dal sito [url=http://www.benettonbasket.it]www.benettonbasket.it[/url]
(15 Mag., h 17.05) Giorgio Buzzavo a cuore aperto. L’A.D. di VerdeSport parla e risponde alle domande dei molti giornalisti presenti per un’ora abbondante, toccando tutte le sponde dell’isola VerdeSport, dal basket alla pallavolo passando per le attività sportive, legate al sociale, che il gruppo che si identifica ne La Ghirada conduce. “Penso in 17 anni di averne viste di ogni tipo, di belle e di brutte – l’incipit di Buzzavo – la mia fortuna è stata quella di non guardarmi mai indietro e di non fermarmi, sempre rincuorato da quella che era la mission, il progetto della famiglia Benetton che bisognava portare avanti. In 17 anni ho vissuto tanti problemi e li ho sempre analizzati con il mio gruppo, perchè in VerdeSport ho uno staff di persone giovani, competenti e piene di entusiasmo che mi supportano: e i problemi li abbiamo sempre risolti internamente, prorpio perchè non ci siamo mai soffermati troppo sui singoli episodi, non ho goduto troppo delle vittorie come non mi sono disperato per le sconfitte. Ora è un momento brutto specialmente per la Benetton Basket, che rientra nel grande progetto sportivo del gruppo: per questo motivo riteniamo che l’ultima stagione sia frutto di un errore nostro, per questo noi adesso vogliamo recuperare il terreno perso, facendo quadrato al nostro interno. Com’è sempre stato nello stile dell’azienda Benetton, ogni sezione ha avuto un manager con pieni poteri decisionali ed operativi, con alle proprie spalle la massima fiducia proveniente da VerdeSport che, nella perosna mia e del mio staff, doveva garantire quella copertura economica rappresentata dalle partnership: negli anni siamo riusciti a far crescere dei grandi dirigenti, pensiamo a Gherardini o a Da Re, uomini eccezionali giunti qui giovanissimi e diventati punti di riferimento nei rispettivi settori, ma cresciuti in seno a questo ambiente, La Ghirada”.
“Proprio per questo- spiega l’A.D. di VerdeSport – non è semplice trapiantare nel nostro tessuto, persone di grande affidabilità e professionalità ma che arrivano da differenti esperienze: è il caso capitato a Marco Atripaldi, un uomo eccezionale, un manager serio e preparato, che sfortunatamente qui non ha trovato le condizioni per esprimersi al massimo. La gente che non è cresciuta dentro VerdeSport e che non ne conosce le dinamiche vi arriva forse intimorita ed ha bisogno di tanto tempo per capire a fondo questa realtà”.
Sul futuro della Benetton Basket, “l’obiettivo è far crescere un altro dirigente giovane, Massimo Iacopini, che è stato una bandiera di questo club da giocatore e che dall’anno scorso è tornato, dietro la scrivania, per imparare: nell’ottica di allenarlo alle grandi sfide, gli affiancheremo Enzo Lefebre come vice presidente esecutivo. Lui è già e rimarrà Direttore Generale di VerdeSport, ma viste le sue indubbie doti e la grande esperienza acquisita nel mondo della pallacanestro come GM nel passato, saprà dare il contributo importante per costruire la nuova Benetton Basket, assieme a coach Oktay Mahmuti, che ha sposato il nostro progetto e che, dopo un primo anno in cui ha pagato lo scotto della prima esperienza nel nostro campionato, sarà in grado di fare bene”. E c’è anche qualche cenno sulla squadra che verrà: “Ripartiremo per costruire una formazione giovane, che sappia divertire e soprattutto riconquistare il pubblico del Palaverde: i nostri capisaldi saranno capitan Soragna, Maresca, i giovani Renzi e Rullo che avranno spazio per dimostrare il loro valore, senza troppe pressioni. Attorno a loro, una squadra con giocatori che possibilmente conoscano già la realtà italiana. Mordente? E’ una delle nostre stelle e ci ha dato tanto, adesso il nostro staff farà le valutazioni del caso a livello tecnico e di budget, ora non posso dirvi se resterà o meno. Su Gigli, è un ragazzo straordinario, con Gherardini pensavamo di poter lanciare un altro talento anche in prospettiva Nba ma qui non è esploso, anche per colpe nostre: difficile che possa rimanere, probabilmente questo non è il posto giusto per lui per consacrarsi”.
Sugli obiettivi della Benetton Basket: “Dovremo avere una squadra giovane – ripete Buzzavo – e che sappia divertire il pubblico, il massimo sarebbe per il prossimo anno centrare il quarto posto e rientrare nel giro dell’EuroLega”. “I tifosi sono arrabbiati? Ne hanno tutte le ragioni, negli ultimi anni abbiamo deluso le attese specialmente di quello zoccolo duro rappresentato dai nostri abbonati e nostro obiettivo primario è quello di riconquistarli: studieremo delle inziative per loro, continueremo le attività sociali soprattutto in provincia, legate al Pool Crescere Insieme nello Sport che ogni anno porta 20.000 bambini al Palaverde, alle visite nelle scuole e agli incontri con la gente. Prometto subito una cosa, le presentazioni dei nuovi arrivi le terremo d’ora in avanti di sera a La Ghirada, in modo che tutti i nostri appassionati possano parteciparvi: sono piccoli gesti ma importanti per riavvicinarci alla gente”.