Comincia la Finale di Conference tra Lakers e Spurs, e inizia in modo spettacolare e intenso.
89-85 per i Lakers il punteggio finale: una vittoria meritata, frutto di una rimonta furiosa Lakers, con un parziale di 44-18 negli ultimi diciassette minuti.
Gara decisamente a due faccie per entrambe le squadre:
la prima parte targata San Antonio Spurs con uneccellente Tony Parker, che ha perforato sistematicamente la difesa pigra e sonnolenta, soprattutto di Gasol. Tutti gli Spurs hanno cominciato bene il match, segnando a ripetizione senza, comunque, esser troppo contestati da Kobe e soci.
I Lakers sono apparsi addormentati, quasi provati dalleccessivo riposo, vista la conclusione anticipata della serie contro Utah, finita dopo sei gare, e Kobe, paladino della generosità in questa prima metà di gara con solo tre tiri presi e cinque assistenze, di cui una sopra il ferro a Gasol (giocata in coppia tentata più volte durante la gara); ha rappresentato maggiormente il passivo atteggiamento di tutta la squadra portando lo svantaggio dopo metà gara, a otto punti di distacco (51-46 Spurs).
Seconda parte di partita, iniziata ancora nel segno degli Spurs, che han portato il gap di vantaggio sino a venti lunghezze grazie a Parker e a Duncan (30 +18r + 4 stoppate alla fine per lui).
Dopo questo massimo vantaggio gli Spurs han pian piano dilapidato il vantaggio arrivando a tre minuti dalla fine al pareggio a quota 81.
Quel parziale di 44-18 pro Lakers ha reso possibile la rimonta, e il principale protagonista è stato ovviamente Kobe Bryant con 25 punti negli ultimi venti minuti, cominciando con dei tiri da distante per poi avvicinarsi al canestro, come testimonia il canestro finale a 23 secondi alla fine contro un Bruce Bowen finalmente corretto e degno avversario del Black Mamba.
Una grande prestazione per il numero 24 che ha prima accontentato tutti e poi, ha preso la questione Spurs di petto, e li ha sconfitti anche con lausilio di unottimo Pau Gasol, fautore di 19 punti e 7 rimbalzi.
Laltro del Big Three, Lamar Odom, si è preso, soprattutto allinizio del match, troppi uno contro uno conclusi male, che lo hanno messo fuori ritmo dalla partita visto i conclusivi 8 punti e 3/12 al tiro in 34 minuti.
Continua il periodo doro per Sasha Vujacic autore con 10 punti, 5 rimbalzi e due triple di importanza capitale di un 25 di plus-minus. Altra cosa sorprendente per lex Udine è stato il minutaggio, ben 31 minuti di intensità difensiva e offensiva che han reso più difficile il lavoro di Manu Ginobili, apparso nettamente affaticato dalla serie contro gli Hornets (3/13 al tiro per un -19 di plus-minus).
Gara 2 sarà domani notte, sempre allo Staples Center, e ci si aspetterà maggiore lucidità sul lungo periodo per tutti gli Spurs, su tutti, Ginobili e Parker, che, sulla lunga distanza hanno perso efficacia mentale per lasciarsi andare a scelte inopinate.