[b]Armani Jeans Milano Montepaschi Siena 69-82 (24-26, 17-16, 9-21, 19-19) [/b]
[u][b]Quintetti:[/u][/b]
[u]Montepaschi:[/u] McIntyre, Thornton, Sato, Stonerook, Lavrinovic.
[u]Armani Jeans:[/u] Booker, Vukcevic, Gallinari, Sesay, Watson.
Siena domina a Milano come aveva fatto in regular season, dimostra ancora una volta, quanto sia troppo profonda, forte e completa per gli avversari e per il campionato. Merito ai biancoverdi di Pianigiani per una vittoria senza replica.
Siena parte molto lenta in difesa e concede un paio di soluzioni da vicino a Sesay e Gallinari, ma in attacco la mossa di Pianigiani con Lavrinovic in quintetto è quantomai azzeccata, perché il lituano ripaga con otto punti prima di commettere un prematuro secondo fallo. Vukcevic è scentrato al tiro e quando commette il suo terzo fallo su Kaukenas, si autoesclude dal primo tempo come successo in gara 1. Siena cavalca molto Bootsy Thornton che è perfetto con 7 punti, ma quando anche McIntyre si va a sedere per due falli, la circolazione e i tiri della MPS scemano in qualità. Finalmente si affaccia sulla serie Eze con 4 punti che chiudono sul 26-24 il primo quarto.
E chiaramente Booker il faro di Milano e Shaw si serve delle visioni del suo playmaker per realizzare quattro punti in fila. Lex Cantù si concede il lusso di regalare un bellassist a Di Bella, mentre Siena fatica molto ad attaccare la difesa milanese con Ilievski in cabina di regia. Prova a dare la scossa Kaukenas con un paio di contropiedi e una penetrazione, ma Milano rimane in partita grazie al predominio sotto le plance di Watson (7 rimbalzi a metà). Eze (16 di valutazione alla pausa) mette a segno un gioco da tre punti, poi subisce un dubbio fallo di Shaw. Caja va su tutte le furie facendosi assestare un tecnico evidentemente voluto. Giro di fortuna per i senesi che vedono entrare i due liberi di Thornton dopo vari balli sul ferro e trovano un canestro di rimpallo con Ilievski. Gallinari con un canestro di talento mantiene a contatto i suoi prima che la premiata ditta Booker-Shaw non confezioni il 41-42 di fine tempo.
Il terzo quarto si riassume completamente nelle 6 recuperate da parte di Siena. Un clinic di intensità difensiva da parte della truppa di Pianigiani che piazza lo strappo decisivo per la partita con un 21-9 nel periodo. Ogni passaggio milanese è sporcato, ogni tiro nel pitturato è unavventura e solo un paio di invenzioni di Gallinari e una di Shaw non appesantiscono un divario che va ben oltre i 13 punti di distacco. McIntyre pur non essendo brillantissimo (0-6 da 3), ha propiziato tante transizioni e tanti canestri (soprattutto di Lavrinovic) ma è una squadra di 12 giocatori di livello ad uscire alla distanza conto una Milano che tra problemi di falli e rotazioni allosso fa molta fatica.
Lultimo quarto è un susseguirsi di accademia mensanina di grandissimo livello, senza mai schernire gli avversari, ma continuando a far vedere che la grande squadra non molla mai la morsa sino al quarantesimo. Milano continua nel suo crash test contro il muro verde ed è solo Gallinari a riuscire a sgusciare periodicamente alla morsa del cobra. Watson abbandona una incolore partita a favore del positivissimo Shaw, ma il tentativo di rientrare si chiude definitivamente dopo che Thornton schiaccia nel deserto dei tartari della difesa milanese. Nel timeout il pubblico si alza e applaude la squadra, capendo che la partita (e quindi la serie) sono da considerarsi concluse, salvo miracoli.
Da notare la standing ovation per Gallinari che potrebbe aver calcato per lultima volta il parquet del Forum al grido di Non ci lasciare Danilo!.
[b]Play of the game:[/b] Non è una singola giocata, ma tutto il terzo quarto difensivo dei biancoverdi che sigilla il canestro e chiude,di fatto, la partita.
[b]Quotes:[/b]
[u]Pianigiani:[/u] [i]abbiamo giocato una buonissima partita anche nel primo tempo, non fermando mai la fluidità del nostro gioco. Volevamo tenere basse le percentuali del tiro da 3 avversarie anche a costo di rischiare qualcosa in più sotto. Nel secondo tempo abbiamo aggiustato la chiusura dellarea e dei rimbalzi, riequilibrandoli dopo le fatiche del primo. I 9 punti del terzo quarto hanno segnato lo strappo decisivo. Ora non dobbiamo fermarci qui e dobbiamo cercare di chiuderla a Siena per non tornare qua per gara 4.
Abbiamo messo dentro Kaukenas confidando che fosse pronto per aiutare la squadra e lui, forse, ha fatto anche qualcosa in più di ciò che ci aspettavamo. Noi abbiamo fatto molta fatica durante tutto lanno per competere in eurolega ed è importante avere uniniezione di voglia e fiducia di un giocatore che bramava così tanto di tornare. Anche coloro che stanno fuori sono importanti per tenere alto il ritmo degli allenamenti ed il morale della squadra; mi viene in mente Diener che ha dovuto saltare queste due partite e nonostante ciò è sempre presente con entusiasmo.
Eze ha fornito unottima presenza difensiva, ma non ero preoccupato per luiha bisogno di avere ritmo e fisicità, può succedere di passare giorni difficili e contro la Fortitudo era stato una scelta mia di giocare con Lavrinovic contro Bagaric, mentre stasera ha fatto molto bene e ne sono contento.[/i]
[u]Caja:[/u] [i] oggi dal punto di vista sportivo, abbiamo fatto grande risultato e il pubblico lo ha riconosciuto. Siena ha troppe risorse per le nostre residue energie. Abbiamo dato tutto ciò che avevamo sino allultima goccia di energia e lo faremo anche lunedì a Siena, perché la squadra non meriterebbe una brutta sconfitta per chiudere la stagione. Abbiamo giocato un primo tempo molto positivo, poi ci sono mancate le energie e alcuni nostri punti cardine, dopo una stagione incredibile, hanno vissuto una partita difficile, ma glielo si può ampiamente concedere. Ringrazio la squadra che ha fatto cose strepitose ed il pubblico che ci ha applaudito con vigore. Questo ci ripaga di una stagione e di un grandissimo lavoro. Booker e Vukcevic erano in difficoltà fisica, sono stati splendidi durante tutto larco la stagione, ma oggi sono arrivati stanchi ed è comprensibile visto che hanno tirato la carretta per tutta la stagione. Il livello delle due squadre e delle due panchine è diverso, sebbene Shaw e gli altri si siano comportati benissimo.[/i]