Il tabellone dice 85-73, 12 punti di scarto che non rendono merito ad una indomita Lottomatica che ha fatto soffrire ogni oltre limite immaginabile la corazzata senese. Del resto questi sono i play-off, e cioè una lotteria difficilissima, e questa è la Lottomatica, e cioè la squadra che più di tutte era accreditata alla vigilia come anti-Siena. I romani hanno recitato alla perfezione la loro parte restando in partita praticamente fino a due giri di lancetta dalla fine (77-73), sprecando lo sprecabile e calando, forse inevitabilmente, nel finale. La Lottomatica ha trovato risorse insperate in Jaaber, autore di due primi quarti mostruosi, che ha supplito in maniera egregia ad un Roko Ukic da -2 di valutazione e ben presto penalizzato dai falli. Anche lo spauracchio Hawkins non è stato incisivo come in altre occasioni mettendo a referto 13 punti, ma solo 5 dal campo, con un non lusinghiero 2/8 al tiro. Chi non ha tradito le attese, oltre al già citato Jaaber, è stato Lorbek, vera spina nel fianco della difesa senese. Sulla sua prova, peraltro ottima, incidono negativamente un paio di tiri sbagliati nel momento topico della gara e i 21 punti segnati ma con ben 19 tiri dal campo. Poco dagli altri, quasi nulla da Fucka, nulla da Tonolli, non entrati Giachetti, Aradori e Crosariol. In definitiva una buona prova dei romani che possono trarre motivi di soddisfazione dalla prima gara di una serie che, ne siamo certissimi, sarà lunga.
Veniamo a Siena. Dopo aver tessuto le giuste lodi degli sconfitti non possiamo non notare che, se nel basket le cifre hanno un senso, la vittoria della Montepaschi è più che limpida. I senesi hanno tirato meglio da 2 (62% contro 50%), meglio da 3 (37% contro 35%), hanno catturato più rimbalzi (33-28), hanno tirato dalla lunetta con un favoloso 86% (24/28) che risulta ben più incisivo del 100% di Hawkins (8/8) unico giocatore romano ad andare in lunetta. La valutazione finale delle due squadre non lascia dubbi sulla legittimità della vittoria mensanina: 115-68!!! In casa senese note di merito per McIntyre, a nostro avviso il migliore in campo, che ha segnato 22 punti ed ottenuto 34 (MVP) di valutazione. Accanto a lui un ottimo Eze finchè i falli non lo hanno fermato, i soliti positivi Thornton, Sato e Stoonerook e, soprattutto, un Lavrinovic vera arma tattica della Mens-Sana. Il lituano, uscito come sempre dalla panchina, ha dato la scossa alla gara, ha segnato 13 punti, è stato poco preciso dall’arco (0/2) ma ha collezionato 23 di valutazione in 26 minuti sul parquet. In campo per qualche minuto anche Ilievski, Ress e Carraretto.
Si comincia con un Palamensana esaurito, con una buona rappresentanza romana, con il canto della Verbena che sale altissimo, con uno striscione dei tifosi romani di solidarietà per i senesi incappati negli incresciosi fatti di Madrid.
All’inizio il pallone pesa molto, il nervosismo è palpabile, il primo canestro arriva per mano di Eze, risponde Lorbek, ancora Eze, ed ancora Lorbek. Roma allunga sull’11-8 con buonissimi sprazzi di Lorbek, ancora lui, e di Jaaber che colpisce con inusitata precisione dall’arco. McIntyre impatta sul 11-11 ed è Lavrinovic dalla lunetta a firmare il sorpasso. Botta e risposta tra Thornton e Gabini e la partita resta in equilibrio. Equilibrio che si rompe quando a Kaukenas vengono fischiati due falli in 5″, sul secondo la protesta del lituano porta un tecnico che frutta 4 tiri liberi ed un possesso convertito in canestro da Hawkins, più 5 per la Lottomatica. Grandissimo assist no-look di McIntyre e 22-19 alla prima sirena.
5-0 per Siena in apertura di seconda frazione, una tripla per parte e poi un fallo tecnico alla panchina di Repesa. Su questo tecnico, alla stregua di quello fischiato a Kaukenas, Siena prova ad involarsi con 4 punti in fila ma Roma non molla e con Jaaber torna a -1 (31-30). Stefansson firma un sorpasso romano che dura poco, 3-3 dalla lunetta di Lavrinovic seguente ad un fallo su tiro dall’arco e schiacciata di Ress. Il quarto termina con un canestro di De La Fuente sulla sirena non prima di aver assistito ad una tripla fortunatissima di McIntyre. 43-39 per la Montepaschi.
Il terzo quarto si apre con un alley oop di Eze che converte l’invito di McIntyre, 4 punti in fila di Lorbek e schiacciata ancora di Eze. Si assiste al primo canestro di Kaukenas e poi ad un botta e risposta dall’arco di De La Fuente e McIntyre. Gabini spara una tripla da almeno 8 metri, McIntyre segna in penetrazione e Ukic chiude il quarto segnando da oltre metà campo. 61-55 e partita che rimane in equilibrio pur se Siena la sta ormai guidando, nel punteggio, da molti minuti.
5 punti in fila di Stoonerook in apertura di ultimo quarto, canestro di Hawkins e poi di Lorbek che non ci stanno a mollare. Botta e risposta in continuazione con Siena che prova un paio di volte a scappare sul +10 prima e sul +9 poi ma Roma è bravissima a non farsi distanziare in maniera decisiva. A 2’43” dalla fine la svolta decisiva: 2/2 dalla lunetta di McIntyre, palla persa di Roma, schiacciata di Sato. La tripla di Ukic sembra riaprire i giochi ma l’appoggio in penetrazione di McIntyre e i falli sistematici che mandano in lunetta i senesi non consentono più speranze di riaggancio alla Lottomatica. Si chiude sull’85-73.
MONTEPASCHI: McIntyre 22, Eze 10, Carraretto 2, Sato 11, Thornton 9, Lavrinovic 13, KAukenas 6, Ress 2, Stoonerook 10.
LOTTOMATICA: Fucka 2, Jaaber 13, Stefansson 5, Lorbek 21, Hawkins 13, de La Fuente 6, Gabini 5, Ukic 8.
REPESA: Complimenti a Siena per la vittoria che è meritata. Complimenti ai miei giocatori che sono stati attaccati alla partita fino in fondo. Non sono contento della deconcentrazione finale e del calo fisico che abbiamo avuto negli ultimi minuti. Dobbiamo riparare ai piccoli errori commessi e riparare in gara-2. Con tutto il rispetto, giocare contro Cantù e Avellino è una cosa, giocare contro una delle squadre più forti d’Europa è un’altra e certi errori non ci si possono permettere. Ho giocato molto con un lungo solo, perchè? Forse mi sono scordato di Crosariol………………
BANCHI: Pianigiani sta malissimo, la febbre lo ha debilitato ed ha fatto tantissima fatica a venire in panchina. La squadra ha dimostrato di essere pronta e di non aver risentito della lunga pausa. Abbiamo messo molta energia e siamo riusciti a contenere i nostri avversari. Ottima la nostra difesa ed ottimo non aver ceduto ai loro falli sistematici, sappiamo che applicano una difesa molto dura infarcita di molti falli, tattica che alla fine di solito paga ma che stavolta siamo riusciti a disinnescare. Roma è stata brava a rimanere sempre in partita ma se non avessimo sbagliato qualche tiro troppo facilmente non credo che avremmo avuto difficoltà a fuggire.
THE PLAY OF GAME: L’assist no-look di McIntyre per Lavrinovic sul finire del primo quarto vale da solo il prezzo del biglietto.