E domenica e allo Staples cè la solita parata di stelle.
Limpressione nel prepartita è quella che i Lakers vinceranno agevolmente questa gara per poi soccombere sotto il tifo Irish del Td Banknorth Garden mercoledì.
Linizio depone completamente a favore di questa tesi con i Lakers che, come in gara 3, escono molto forte dai blocchi di partenza.
Dopo un paio di minuti di studio lattacco losangeleno comincia ad ingranare; la faccia di Bryant è quella delle grandi occasioni, cosi come i suoi 15 punti nella prima frazione, che regalano un interessante + 17 alla prima sirena.
I Celtics sembrano non avere contromisure allattacco (spesso sui ventotto metri) degli avversari ed inoltre dimostrano una certa letargia sulle palle vaganti e sui rimbalzi sporchi.
A suonare la carica è [b]Paul Pierce[/b] che dopo dodici minuti piuttosto silenti si erge a completo dominatore del match, facendo impazzire la difesa gialloviola con una molteplicità di soluzioni degni dellMVP di queste finals. Radmanovic non può stare con lui per passo e stazza, Bryant fatica più del lecito nonostante le motivazioni fornite dallo scontro diretto e Jackson non sa più a che santo votarsi.
In poco più di cinque minuti [i]the truth[/i] realizza 15 punti e riporta i Cs ad un incredibile 4, con i Lakers ancora ad affrontare i fantasmi dellennesima rimonta e di un Bryant in versione “me first and me only”.
Odom e Farmar ristabiliscono le distanze con una serie di 10 punti tutti loro, sfruttando anche il fisiologico break del #34 avversario, ma Allen supplisce alla perfezione al compagno. Nonostante Garnett fuori partita, Perkins in borghese e Rondo più dannoso che produttivo, i Celtics vanno al riposo con sole tre lunghezze da recuperare.
Il primo sorpasso Celtics arriva a 9.59 dalla fine del terzo quarto con un libero di Pierce, ma in questo caso la rimonta arriva troppo presto ed un altro buon break dei Lakers con Gasol finalmente protagonista, ristabilisce il divario sugli 8/9 punti.
Sul finire del quarto è ancora Gasol a dettar legge e a provare la fuga, ma i Celtics grazie sempre al duo Pierce-Allen (54 punti in coppia alla fine) rimane in linea di galleggiamento .
Doc Rivers predica [i]mental toughness[/i] nellultima pausa e, come spesso è accaduto nella serie, quando i Celtics sembrano spacciati e sullorlo del baratro, trovano la forza di nervi di ribaltare la situazione.
Cassell va al lavoro e realizza sette punti praticamente filati, Bryant torna a farsi sentire dopo una fase centrale di partita del tutto anonima, ma lennesima rimonta biancoverde porta la solita firma di Pierce e [b]Posey[/b], che confezionano trattati di difesa su Bryant ed Odom, unendolo ad un 8-0 di parziale che riapre ogni possibile scenario.
Due liberi di un redivivo Garnett (nullo in attacco ma sempre presente ed efficace in difesa) ammutoliscono lo Staples Center che vede il tabellone recitare 90 pari con 4.35 sul cronometro. Cè evidente paura di perdere dopo aver visto campeggiare sulle tribune i soliti striscioni [i]not in our house[/i].
La sagacia offensiva di [b]Fisher[/b] è la chiave che indirizza la partita, con 5 punti nel finale. Tutto ciò corrobora lidea che con lui in campo nel finale di gara 4 sarebbe potuta finire diversamente.
Pierce è chiamato a decidere il destino dei suoi colori, ma per due volte viene scippato da Kobe Bryant con due giocate di pura astuzia, che fruttano prima un recupero e poi la schiacciata in solitaria che chiude moralmente il match a 37 dalla sirena.
La completa pazzia difensiva dei Lakers concede ad House due tiri da tre praticamente analoghi dalla rimessa e lex Heat realizza la bomba dellennesima resurrezione a 3. I liberi di Fisher a sette secondi dal termine, però, chiudono definitivamente la contesa, dando ai Lakers la possibilità di tornare a Boston per il sesto atto della serie, senza particolari pressioni e con la voglia della (molto difficile) impresa.
Con un [b]approccio difensivo[/b] come quello visto in gara 4 e 5 i Lakers non hanno una singola possibilità di andare a violare il TD Banknorth Garden. Non cè una logica nel sistema difensivo e il fatto che Rivers sfrutti molto di più il duo House-Cassell in regia, non permette a Jackson di utilizzare il battitore libero.
Le scelte difensive di Kobe e Gasol sono al limite del presentabile e con due giocatori fuori dallo spartito è dura creare un sistema efficace.
I Celtics hanno dimostrato nelle tre partite dello Staples una solidità mentale incredibile ed è difficile che si possano far sfuggire il titolo in gara sei, ma ormai quante volte in questa serie abbiamo detto che avrebbe vinto qualcuno e poi tutto è cambiato in due minuti?
Per questo motivo i pronostici li lasciamo ai più audaci, noi tifiamo per unaltra gara di selvaggia intensità.