Nel preview di inizio anno avevo scritto testuali parole: “Lobiettivo, secondo le parole del presidente Ercolino e del coach Boniciolli, sono i play-off, ma questo traguardo non è così semplice da raggiungere”. Questo basta a spiegare la portata dell’impresa compiuta quest’anno dall’AIR Avellino, capace in un colpo solo di aggiudicarsi la Coppa Italia e di qualificarsi per l’Eurolega, per la prima volta nella sua storia in entrambi i casi.
Annata fantastica, dopo un breve appannamento iniziale si è messa in moto una macchina perfetta che, nonostante una rotazione di giocatori limitata, ha prodotto un basket di eccellente livello, dal punto di vista dei risultati e dello spettacolo. Il campionato è stato strepitoso, menzione doverosa per la vittoria in casa contro Siena che fino ad allora non aveva mai perso e le quattro vittorie in altrettanti derby contro Napoli e Scafati; squadra fenomenale soprattutto in trasferta, ma ciò che ha più impressionato è stato l’andamento nelle partite più importanti, infatti Coppa Italia vinta battendo Montegranaro, Biella e i padroni di casa della V. Bologna, e quarti di finale Play-off chiusi sul 3-0 ai danni di Capo D’Orlando, poi semifinale persa con Roma, squadra obiettivamente più forte soprattutto per quanto riguarda la panchina.
Merito del ‘miracolo’ Air è del nuovo presidente Ercolino, che ha portato soldi ed entusiasmo, e che è stato uno dei primi a credere in questo gruppo, al pari del coach Matteo Boniciolli, eletto allenatore dell’anno, che è stato ben coadiuvato dall’assistant senior Antonio Zorzi.
I protagonisti assoluti sono stati Marques Green, MVP della prima parte di campionato, eccellente assist-man e ruba-palloni, vero trascinatore della squadra, e Devin Smith, cannoniere della squadra e giocatore completo. Poi Eric Williams, dominatore dell’area colorata con eccellenti percentuali al tiro, Nikola Radulovic, il cestista con più classe anche se discontinuo, e Alex Righetti, buon tiratore e difensore.
Hanno dato il loro prezioso apporto Daniele Cavaliero, Peter Lisicki, Catalin Burlacu, Stalin Ortiz(delusione rispetto alle aspettative), Sylvere Bryan e l’ultimo arrivato Marcus Campbell, qualche presenza anche per Pasquale Paolisso, Evangelos Sakellariou e Simon Petrov.
La nuova stagione non si è aperta nel migliore di modi: subito dopo l’eliminazione dai play-off c’è stato l’annuncio di dimissioni di coach Boniciolli per motivi familiari, nonostante avesse altri due anni di contratto, ci sono ritardi legati all’ampliamento del PalaDel Mauro per consentire di giocare l’Eurolega ad Avellino senza trasferirsi altrove, e c’è stato l’addio a Green e Smith, entrambi passati al Fenerbahce di Tanjevic.
I nomi che per ora circolano in chiave mercato sono quelli di Vitali, che però è vicino a Milano, Datome, Gigli e J.Thomas.
Dopo aver vagliato più ipotesi, la scelta del coach è ricaduta su Zare Markovski; per il macedone si tratta di un gradito ritorno in Irpinia, essendo già stato alla guida del team biancoverde per tre stagioni dal 2001 al 2004. Da lui, che ricoprirà anche il ruolo di gm, ripartirà Avellino verso un altro campionato e soprattutto verso l’Europa.
Santo C.