E un annata senza infamia e senza lode per il Teramo Basket 2007/2008 o è un annata da ricordare per aver eguagliato il record di punti in serie A, ottenuto con un decano come coach Pancotto? Il bicchiere si potrebbe vedere mezzo pieno e mezzo vuoto ma sarebbe riduttivo nei confronti del lavoro svolto da Massimo Bianchi che, se talvolta ha peccato di inesperienza, talaltra ha saputo plasmare uno dei migliori play del campionato italiano come Giuseppe Poeta. I tifosi hanno sognato, sulla cresta delle prime cinque vittorie di poter approdare a Final Eight e Play-Off, ma così non è stato facendo rumoreggiare, forse troppo, la piazza. Non si deve dimenticare infatti che per una città di soli sessantamila abitanti la massima serie di Basket è un bene prezioso non solo per gli sportivi, ma anche per leconomia stessa della Provincia e anche della Regione. Ed è per questo che va conservata con lo sforzo di imprenditoria, istituzioni e tifosi, ognuno nelle proprie capacità di spesa. Il simbolo di questa stagione però non è Poeta, ma un giocatore che ha mostrato cuore, grinta, passione e senso del sacrificio: Brandon Brown, soprannominato scherzosamente killer dei marchigiani in virtù delle due bombe infilate a fil di sirena contro Pesaro e Montegranaro.
Ma Teramo è stata anche Clay Tucker, capocannoniere indiscusso del nostro campionato attratto dalle sirene russe del Khimky che ha voluto investire forte su di lui per arginare lo strapotere del CSKA di Ettore Messina. I tifosi biancorossi ricordano sicuramente con piacere le bombe impossibili della guardia americana che ha regalato tante soddisfazioni al Presidente Antonetti. Però non si possono dimenticare tutti gli altri artefici del sesto anno consecutivo targato Siviglia Wear: a partire da Marco Lupo Carra che ha accettato di fare da balia a Giuseppe Poeta con cui si è diviso un ottimo minutaggio, per passare per Roger Powell, The Rev, fermato da un infortunio che non gli ha permesso di completare la preparazione e per andare a Yango, centro francese dalle grandi qualità tecniche e umane. Non vanno neanche dimenticati Hassan Adams e il suo atletismo da circo e di cui ricordiamo alcune schiacciate memorabili, nonché gli scontri aerei in difesa contro i lunghi avversari. Forse ci si aspettava di più da Tskitishvili, che non ha reso sicuramente quanto il suo enorme potenziale, vittima forse del troppo successo precedente negli anni della NBA. Infine Green chiamato a rimpiazzare Tucker ma sicuramente non eccellente. Buon passatore, ma poco da leadership. E una nota di merito va anche a Franco Migliori che nonostante i lunghi infortuni ha contribuito alla causa biancorossa.
Discorso a parte per gli eroi italiani, Peppe Poeta in primis. I quotidiani lo danno ora a Roma, ora a Bologna, ora a Treviso, chiamato in teoria al salto di qualità in una squadra da competizioni europee. Lo scugnizzo di Battipaglia è uno dei prezzi pregiati del mercato, ma il sostanzioso buy-out chiesto dal Teramo Basket mette a freno le eventuali richieste delle squadre a lui interessate, anche in virtù dei restanti anni di contratto che lo legano al sodalizio biancorosso. Però per Poeta un altro anno a Teramo potrebbe essere veramente lanno della consacrazione insieme allallenatore che per primo ha creduto in lui: coach Capobianco da poco presentato a stampa e tifosi. E infine Gianluca Lulli, lanima e il cuore di questa squadra, ormai teramano dadozione. Un grande trascinatore dentro e fuori il parquet, collettore di uomini e di idee, capace di caricarsi la squadra sulle spalle nel momento del bisogno anche se questanno ha spesso ciccato dallarco. Ma al capitano si può perdonare questo e altro.
E adesso il Teramo del futuro: come e con chi si presenterà ai nastri di partenza la Banca Tercas Teramo (tra laltro fresca di un nuovo e importante sponsor ben radicato sul territorio)? Sicuramente ci sarà Andrea Capobianco che ha viene da due annate molto positive con Jesi dove ha vinto la Coppa Italia di LegaDue ed ha cercato di togliere la serie A alla forte Caserta in finale. Ci saranno Brandon Brown fresco di rinnovo e Gianluca Lulli, mentre potrebbe rimanere anche Giuseppe Poeta. Discorso diverso per tskitishvili che non ha convinto appieno la dirigenza biancorossa e dovrà decidere se rescindere o meno visto il contratto biennale che aveva firmato lanno passato. Per quanto riguarda i rumors, finalmente è ufficiale che David Moss indosserà la canotta biancorossa mentre ancora si parla di un cauto interesse per Rick Apodaca. Inutile dire che secondo i costi sono per ora improbabili (si tratta di 1mln di $ a stagione). Anche il destino di Carra e Yango è incerto, ma leggendo tra le righe le varie dichiarazioni lintenzione della società sarebbe quella di riconfermare il nucleo della squadra dello scorso anno. Altre voci danno alcuni compagni di Moss sulle tracce di Teramo, ma è ancora presto per parlarne. Certo è che il primo vero colpo della serie A lo ha messo a segno la squadra del Presidente Antonetti visto che lattaccante è stato nominato Forward of the Year, battendo addirittura (dai si dice) la concorrenza di Siena. Occorrerà aspettare ancora un po di giorni per capire come sarà la prossima struttura del team guidato da coach Capobianco, ma se queste sono le premesse, la Teramo basket sarà una squadra dura e coriacea anche lanno prossimo.