[b]E adesso arriva il difficile[/b]. Dopo una stagione esaltante, culminata con l’accesso ai playoff che mancava da circa un decennio, dopo una serie di playoff entusiasmante, dove JJ e compagni hanno portatoa gara 7 i Celtics poi campioni NBA, per Atlanta è ora di prenderem delle decisioni importanti. Più precisamente due: le firme di [b]Childress e Josh Smith[/b]. Cerchiamo di analizzare la situazione degli Hawks e prevere le loro mosse.
[b]Situazione salariale e contrattuale[/b]
Atlanta ha buoni margini di manovra, per muoversi sul mercato. Joe johnson è sotto contratto fino alla stagione 2009/2010 compresa, mentre [b]Bibby[/b] andrà in scadenza alla fine della prossima stagione, liberando così ulteriore spazio sotto il cap (che potrà essere usato per rifirmare il play ex Arizona o per sondare il mercato). Il contratto di [b]Speedy Claxton[/b] comincia a diventare ingombrante, soprattutto considerando i continui problemi fisici. Anche [b]Zaza Pachulia[/b] entra nell’ultimo anno di contratto. Il Georgiano piace al pubblico e il suo lavoro sporco non deve essere sottovalutato.
[b]Giocatori da firmare e obiettivi di mercato[/b]
Due nomi su tutti: Josh Childress e Jossh Smith. Due diverse situazioni. [b]Childress[/b], giocatore che con la sua energia e il suo atletismo cambia spesso le partite degli Hawks, [b]dovrebbe strappare un buon contratto[/b]. Atlanta è intenzionata a tenerlo, a patto di non svenarsi. Sul giocatore potrebbe piombare squadre di vertice, intenzionate ad inserire nel roster un giocatore eclettico, dalla buona etica lavorativa e soprattutto non bisognoso di troppi palloni per lasciare il segno sulla gara.
[b]Più complicata la situazione per quanto riguarda Smith[/b]. La priorità è rifirmarlo, ma a che prezzo? Phila è interessata al giocatore, tanto da offrire un [b]quinquennale da 66 milioni di dollari[/b]. Atlanta potrebbe (e dovrebbe) pareggiare l’offerta, ma lo farebbe a suo rischio e pericolo. Perchè? Smith è sicuramente un giocatore di un’altra categoria dal punto di vista atletico. Gioca ad una velocità e a delle altezze proibitive anche in una Lega di super atleti com’è l’NBA. I dubbi sono sul suo ruolo e sulla sua percezione del proprio talento. E’ un’ala forte? E’ un’ala piccola? [b]Chi è il vero Smith[/b], il giocatore dominante in casa oppure quello inconsistente fuori dalle mura amiche? Quello che è certo, è che il giocatore piace al pubblico, ed il potenziale è tutto li da vedere. Dalla sua firma (e dalle modalità), passerà buona parte delle fortune di Atlanta per i prossimi anni.
Sul mercato intanto, gli Hawks si muoveranno per cercare un corpaccione da affiancare a [b]Horford[/b]. L’ex Florida quest’anno ha disputato una stagione scintillante, adattandosi a giocare da 5, ruolo per il quale è forse troppo piccolo. L’idea è che con un altro lungo di ruolo vicino, Horford possa crescere ulteriormente come impatto fisico sulla gara. Atlanta ha i soldi per andare sul mercato, anche se in quel ruolo la scelta non è molta, e soprattutto chi è libero costa, eccome se costa.
[b]Draft[/b]
Dal Draft non è arrivato niente, visto che Atlanta ha ceduto le sue scelte per far arrivare prima Joe Johnson e a metà anno Mike Bibby.
[b]Cosa succederà?[/b]
Come detto, molto, se non tutto passerà dalla firma di Smith. Non è scontato che pur mantenendo invariata la squadra, atlanta possa rifare i playoff (a meno di un clamoroso acquisto, che per ora non è neppure all’orizzonte). Molte squadre si sono rinforzata, come Miami, gli stessi Nets sembrano poter tornare competitivi, e anche Indiana potrebbe trarre giovamento dallo scambio di JO (per ora bloccato). [b]Coach Woodson[/b] ha esteso il suo contratto e questo non può che essere un bene, perchè è apprezzato dai giocatori, e da sempre un coach nell’ultimo anno di contratto è visto in modo diverso dalla squadra.. I tifosi della Philyps Arena si augurano di potersi ritrovare ancora ad esultare a tarda primavera, ma confermarsi è sempre più difficile che arrivare.
[b]Stefano Manuto[/b]