A metà della stagione appena conclusa, con la cessione di Mike Bibby agli Atlanta Hawks, si era chiusa un’era. Se n’era andato anche l’ultimo pezzo di quell’inimitabile puzzle che sono stati i Sacramento Kings d’inizio millennio, una delle squadre più divertenti (ma purtroppo mai vincenti) che si siano viste su un parquet di basket. Petrie, gm competente e mai scontato nelle sue decisioni, è stato bravo a rimettere insieme un roster discreto e giovane, attraverso alcune scelte azzeccate negli scorsi draft, e qualche trade per liberarsi dei contratti più pesanti. L’anno scorso la squadra si è dimostrata futuribile, conseguendo vittorie anche sorprendenti.
Soprattutto ha messo in mostra [b]un allenatore esordiente, Reggie Theus, di grande competenza e duttilità[/b], e che potrebbe restare alla guida dei Kings per diversi anni a venire.
[b]Situazione salariale e contrattuale[/b]
E’ appena entrato in essere il nuovo contratto di Kevin Martin che lo legherà alla franchigia californiana fino al 2013. Prenderà circa 54 milioni di dollari nei prossimi 5 anni, cifre ragionevoli per [b]quello che è ormai considerato il giocatore franchigia dei Kings.[/b] Artest ha esercitato l’opzione per rimanere un ultimo anno, salvo poi chiedere esplicitamente di essere scambiato per poter giocare in una contender. Gli albatross di Abdur-Rahim e Kenny Thoms, eredità della trade Webber, peseranno sul groppone ancora un paio d’anni, ma già la prossima estate potrebbero essere appetibili sul mercato, vista la breve scadenza. Per il resto, oltre al contrattone di Miller, che comunque ha valore di mercato e scadrà anch’esso nel 2010, a libro paga inoltre, ci sono molti giovani giocatori che la società potrà decidere di confermare l’anno prossimo o quello successivo. In sintesi: ci sono notevoli possibilità di arrivare al 2010 (“l’anno in cui la NBA potrebbe cambiare”) con una totale flessibilità salariale, per puntare su un grande nome.
[b]Giocatori da firmare e obiettivi di mercato[/b]
Ad inizio estate la priorità era quella di rifirmare Beno Udrih, e la sua conferma non si è fatta attendere troppo. Al play sloveno è andata l’intera Mid Level Exception e un contratto quinquennale che significa fiducia da parte della franchigia e investitura a pointman titolare per i prossimi anni (salvo improvvisi cambi di strategia). [b]La grana più grossa, in questo momento, è quella che riguarda Ron Artest[/b], desideroso di cambiare aria dopo aver esercitato l’opzione per il prossimo anno di contratto. La scelta è più razionale di quel che si possa pensare, visto che in questo modo Artest percepirà quasi 8 milioni di dollari, mentre sul mercato dei FA è presumibile pensare che nessuno gli avrebbe offerto più della MLE, fissata a 5.8 milioni. L’ala da St. John’s intriga diversi allenatori, ma attualmente [b]le piste più convincenti sono quelle di Miami e Dallas[/b]. Dagli Heat arriverebbe Marion in scadenza l’anno prossimo, e nell’affare verrebbe incluso Brad Miller per mettere a posto la questione salariale, mentre da Dallas si muoverebbero Brandon Bass e il contratto in scadenza di Stackhouse.
[b]Draft[/b]
Con la 12esima scelta assoluta Sacramento ha preso Jason Thompson, senior da Rider. Il ragazzo era pronosticato diverse posizioni più indietro fino a una settimana prima del draft, ma ha scalato il ranking grazie a grandi workout. “E’ il miglior lungo che abbiamo provinato in assoluto,” ha dichiarato Theus la sera del draft. Nondimeno, si tratta di una scelta discutibile e che ha suscitato diverse perplessità tra gli addetti ai lavori. Thompson è un lungo dal grande fisico e con discreto arsenale offensivo, ma la sua preparazione difensiva è perlomeno sospetta e non è detto che si accoppi bene con Hawes, che dovrebbe essere il centro del futuro per i Kings. Inoltre, [b]alla 12 erano disponibili altri lunghi dal potenziale superiore[/b], Speights e Javale McGee su tutti. Al secondo giro sono stati presi Sean Singletary e Patrick Ewing Junior, figlio dell’ex Knicks, che lotteranno per un contratto durante la summer league e nel camp pre-stagionale.
[b]Cosa succederà?[/b]
Difficile pronosticare che tipo di stagione faranno i Kings, a questo punto dell’estate. A seguito delle mosse di mercato si potranno valutare con maggiore accuratezza i possibili obiettivi per il 2008/2009. La sensazione, comunque, è che [b]almeno un altro anno di transizione sia necessario[/b], per poi tornare sul mercato dei FA con maggiore flessibilità salariale e prendere un nome che sposta. Il reparto esterni è giovane è futuribile. Sotto, invece, non ci sono certezze, e si deve sperare che almeno uno dei due lunghi presi in questi ultimi draft abbia un impatto significativo. Ad ogni modo, [b]Theus sta lavorando bene e il gruppo sembra seguirlo[/b], e questo è un ottimo punto di partenza. Probabilmente [i]quei[/i] Kings non torneranno mai più, ma non è da escludere che a breve Sacramento possa nuovamente lottare per un posto ai playoffs.