Raggiungere leurolega era lobiettivo della scorsa stagione. Ad un certo punto sembrava pura utopia, ma poi con uno swing che ha del clamoroso, si è riusciti nellimpresa di centrare la semifinale scudetto.
Lepilogo fisiologico della stagione arriva con laccoppiamento al cospetto dei senesi futuri campioni dItalia, che con la loro forza (e la spia della riserva milanese accesa), spazzano via gli avversari con un secco 3-0.
La differenza tra le squadre in campo è la naturale conseguenza di quella tra le società, infatti i toscani hanno un entourage societario di tutto rispetto e di insospettabile solidità, partendo dal GM Minucci, per finire a coach Pianigiani.
Milano questanno sta cercando di trovare finalmente delle fondamenta solide per poter costruire qualcosa di buono nel futuro più o meno recente.
Ora ci sono Armani, il suo marchio e la sua passione a fare da cima alla piramide che annovera anche Livio Prioli (Amministratore delegato) e Lucio Zanca (Gm che tanto bene ha fatto in quel di Montegranaro).
[b]Il quintetto:[/b]
[IMG]http://i122.photobucket.com/albums/o259/datruth_84/pape_sow.jpg[/IMG] [u]Pape Sow:[/u] Giocatore già visto dominare le aree italiane lo scorso anno a Rieti con doti di verticalità insospettabili, salvo poi svernare in Polonia al Prokom, lasciando più perplessi che persuasi. Le doti fisiche ed atletiche di Sow risulteranno imprescindibili per la squadra di Bucchi, alla luce del fatto che risulta essere lunico, insieme ad Hawkins, giocatore di fisico e potenza della squadra.
[IMG]http://i122.photobucket.com/albums/o259/datruth_84/mike_hall.jpg[/IMG] [u]Mike Hall:[/u] La più grande incognita del mercato milanese. Cera Jumaine Jones che si sposava alla perfezione con questa squadra, alla luce della sua grandissima vena realizzativa e allottima predisposizione a giocare come ala grande che apre il campo. Peccato che la doppia firma di contratto con Milano e lUral Great Perm gli abbia garantito il pubblico ludibrio e un anno sabbatico forzato a causa della squalifica. Tornando al giocatore ex Tulsa 66ers possiamo dire che sulla carta potrebbe essere lemulo di Jones, ma sembra ancora molto indietro come adattamento al gioco e decision making. Sarebbe fondamentale una buona stagione di Hall, perché lunica alternativa a lui è Katelynas, che non può dare apporto di altissimo livello, soprattutto su un vasto minutaggio.
[IMG]http://i122.photobucket.com/albums/o259/datruth_84/david_hawkins_1.jpg[/IMG] [u]David Hawkins:[/u] e lultimo arrivato, ma è il colpo che i tifosi aspettavano. Si è sempre parlato dopo larrivo di Thomas, Mordente e Sangarè, che ci volesse unala piccola con spiccate doti penetrative, offensive e di fisico. Il Falco rientra in pieno in ognuna della tre categorie. Questanno probabilmente sarà chiamato a togliere qualche castagna dal fuoco nei momenti in cui lattacco faticherà a macinare gioco, ma è una sfida che non lo impensierisce, anche perché sa bene comè il campionato italiano ed ha esperienza ad alti livelli.
[IMG]http://i122.photobucket.com/albums/o259/datruth_84/jobey_thomas.jpg[/IMG] [u]Jobey Thomas:[/u] E il migliore di Milano in questo precampionato. Arriva da Montegranaro come Vitali e Zanca ed è stato acquistato per il suo mortifero tiro da fuori, ma soprattutto per lo spessore umano da grande professionista e altrettanto valido lavoratore. La sua meccanica di tiro è esiziale e proprio il suo essere tiratore puro dovrà aprire gli spazi alle scorribande degli altri esterni, punendo ogni rotazione troppo accentuata.
[IMG]http://i122.photobucket.com/albums/o259/datruth_84/vitali0524.jpg[/IMG] [u]Luca Vitali:[/u] E uno dei giovani più promettenti del nostro basket. Lo scorso anno si è dimostrato il vero leader tecnico della Premiata, molto più di Garris, mostrando doti di grande livello. Da questo momento avrà in mano le chiavi di un buon SUV da gestire, cercando di far rendere al massimo tutti i cavalli del motore, salvo poi colpire in modo cinico e spietato quando serve. E un test importante per Luca che deve riscattarsi dalla brutta prestazione fornita in nazionale.
[b]Panchina:[/b]
La bench mob si basa su un trittico di italiani di sicuro valore e rendimento: Bulleri, Mordente e Rocca. A loro si chiederà di dare quellesperienza e quella solidità che lanno scorso era garantita da veterani del calibro di Vukcevic e Booker. E molto probabile che inizino le partite dalla panchina, ma che poi si trovino a giocare minuti importanti nei finali, vista la loro vastissima esperienza italiana ed Europea. Se per Mordente e Rocca il discorso linearità e costanza di rendimento è valido, per Bulleri la questione è leggermente diversa.
Il Bullo è il più classico dei sesti uomini di lusso, perché ha la possibilità di entrare a partita avviata e spezzarla in due con le sue accelerazioni e la sua imprevedibilità, mentre nel momento in cui le sue idee sono appannate, deve potersi affidare ad un titolare che gestisca di più la situazione e metta in campo acume tattico. Avendo sgravato una personalità come quella di Bulleri dalla completa gestione di ritmi e palloni, Bucchi ha tutta la possibilità di enfatizzarne i pregi, mascherandone i difetti.
Il resto della panchina è formato da: Katelynas, che già al raduno della squadra si è eretto a idolo e giullare di corte, ma è un ragazzo davvero contento di essersi riguadagnato il posto;
Johanne Sangarè, che è chiamato a dare minuti (si presume limitati) come guardia o ala piccola, e i due giovani Ariel Filloy e Marko Micevic che sono indubbiamente da tenere docchio, ma forse ancora uno step indietro per questi livelli.
Si unisce alla batteria anche lultimo acquisto Joey Beard, che permetterà un pochino di intercambiabilità in più tra i lunghi. Per lui contratto annuale ed altro professionista di qualità aggiunto alla rosa milanese.
[b]Il giocatore chiave:[/b]
Potrebbe sembrare paradossale dire Mike Hall, con allinterno del roster giocatori del calibro di Vitali, Hawkins, Bulleri ecc., ma se il coloured riuscisse a garantire un buon rendimento nella posizione di ala forte, senza grossi ups and downs sarebbe unimportante scommessa vinta dallo staff e soprattutto una soluzione tattica coperta, che potrebbe garantire più efficacia alle prime punte. Non gli si chiede di essere come Jumaine Jones, ma di fornire un tipo di apporto alla Jumaine Jones e se lo facesse anche ad unefficacia paragonabile, tutta la rotazione milanese ne gioverebbe, perché oltre a Katelynas, non cè il Gallinari da 4 tattico a mettere la pezza.
[b]Il coach:[/b]
Anche questanno si è parlato di Scariolo e Messina (fantabasket), ma alla fine Milano si è affidata ad un coach che il nostro campionato lo conosce bene e può trarre buoni risultati da una squadra che comunque (per la prima volta dopo diversi anni) è stata costruita considerando il parere dellallenatore sugli acquisti. Sembra quasi scontato dirlo, ma nella Milano Corbelliana era tuttaltro che tale. La peculiarità della squadra sarà sicuramente la difesa forte, quindi non aspettiamoci grossi bottini, ma una squadra che sputa sangue in campo ed onora la maglia. Starà nella bravura del coach portarla tanto avanti da garantirle di avere la meglio sulle dirette rivali come Treviso, le due bolognesi ed Avellino.
[b]Prospettive:[/b]
Lobiettivo non è vincere lo scudetto, perché Siena e Roma, a meno di clamorose sorprese, sono ancora un gradino più in alto, ma quello di garantirsi un posto al sole in Eurolega. Lanno prossimo ci sarà una corposa riforma riguardo alla partecipazione in eurolega e verrà stilata la lista delle 16 sorelle che avranno licenza imperitura per partecipare, in base a criteri che vanno oltre il mero merito sportivo. Le spese delle altre grandi come Virtus, Fortitudo e Treviso sono chiaramente propedeutiche a quel fine e per Milano, che già dispone di unottima infrastruttura come il Forum, guadagnarsi sul campo e sugli spalti la possibilità di partecipare costantemente alleurolega, darebbe una grossa sterzata al futuro biancorosso.