Dopo unannata deludente con una sofferta salvezza raggiunta solo nelle ultime giornate tra mille vicissitudini societarie, (già note da tempo ma mai segnalate dalla stampa locale e nazionale), in estate è esplosa la grana delle gravi irregolarità contributive che hanno prodotto, al momento, in attesa di reclami e contro reclami, una penalizzazione di 15 punti, ma scongiurato sempre provvisoriamente il rischio radiazione del club partenopeo. Il rischio della mancata iscrizione è però tuttora molto concreto. Se, come sembra, manchino diverse centinaia di migliaia di euro per ottenere la ratifica delliscrizione, non si vede come la società possa assolvere tale obbligo, dato che la proprietà non pare possa attingere ad altre risorse finanziarie (la situazione del gruppo industriale di riferimento è molto pesante) e sponsor non se ne vedono allorizzonte.
Il roster presenta tutti elementi nuovi, nuovo è anche il coach, Bartocci ex assistente di Bucchi, mentre il g.m. Ario Costa è alla sua seconda stagione sotto il Vesuvio.
Laddio ai grandi nomi, da Rocca a Jones, Monroe e Thomas, dovuto principalmente al ridimensionamento ulteriore del budget già evidente dopo la scelta di Bartocci come head coach, ha costretto Costa a puntare su giocatori senza grande background che si cimentano per la prima volta in una Lega impegnativa come la nostra.
Sono arrivati pertanto il centro Eddy Fobbs, un 2,11 proveniente dal campionato turco, Gary Forbes, ala guardia panamense di formazione U.S.A., uscito con buoni numeri da unottimo College come Massachussetts, Dontaye Draper un playmaker elettrico che è stato il sixth man of the year in Australia, Mike Nardi, tiratore reduce da un anno di esperienza in A2 a Montecatini e quel Kaniel Dickens, forse il più famoso di tutti se non altro per qualche suo decadale con team Nba.
Per la panchina, rispolverato Max Monti (quasi inattivo lo scorso anno in B1), come cambio di Fobbs, Costa ha puntato sullex play-guardia udinese Nikagbatse, sullala italoamericana Viglianco proveniente dalla lega finlandese e sul mestierante greco Gioulekas, ala-guardia lanno scorso a Veroli in Lega2
[b]IL QUINTETTO[/b]
[b]Dickens[/b]: sulla carta lunico atleta di livello e di talento del roster, dovrebbe essere il principale terminale offensivo in grado di garantire punti con continuità.
I dubbi riguardano ladattabilità al basket europeo più ragionato ed ordinato rispetto a quello prettamente offensivo ed atletico delle Minors da cui proviene lhigh flyer Kaniel.
[b]Fobbs[/b]: Forse un po ingenuo e leggerino per reggere da solo il peso sotto i tabelloni, ha evidenziato in precampionato buoni movimenti da centro ed anche un buon jump dai 3-4 metri.
Giocatore prettamente verticale, può diventare un fattore a patto che migliori il senso della posizione e non cerchi sempre la stoppata in difesa.
[b]Forbes[/b]: Grandi fondamentali, ottima la sua uscita dai blocchi e la sua tecnica con un range di tiro notevole, ha nellinesperienza la sua principale lacuna.
Fisicamente ben strutturato sembra adattissimo al basket europeo mancando della fisicità e dei centimetri per poter agire da 2-3 nella Nba.
[b]Draper[/b]: Famoso più per essere stato compagno di playground di Melo Anthony a Baltimora, che per il suo valore non del tutto ancora noto, Draper è un play con buone qualità realizzative in grado di correre e guidare il contropiede, mentre sono tutte da verificare le doti di leadership richieste da Costa e Bartocci.
[b]Nardi[/b]: Più guardia tiratrice che vero playmaker, lex Villanova sembra maturo per la massima serie dopo un anno altalenante a Montecatini.
Tiratore di striscia, deve essere più continuo e migliorare la fase difensiva se vuole imporsi anche in Lega 1.
[b]LA PANCHINA[/b]
Ovviamente rispetto allanno scorso quando dal pino uscivano i vari Flamini, Malaventura, Bernard e Blums, cè una bella differenza.
Monti, Viglianco, Gioulekas sembrano non allaltezza della categoria e con tutta la loro buona volontà non possono di certo fare miracoli.
Il solo Nikagbatse sembra poter essere in grado di coprire con successo gli spot di guardia e playmaker grazie alla sua energia ed atleticità.
[b]IL GIOCATORE CHIAVE[/b]
Dontaye Draper. Sicuramente il piccoletto di Baltimora sarà lelemento chiave in quanto dovrà dettare i ritmi e cercare di tenere costantemente in partita due realizzatori abituati a prendere molti tiri come Forbes e Dickens, non rinunciando però a sua volta al contributo di punti che ha dimostrato di poter offrire.
[b] IL COACH[/b]
Non se ne dispiaccia ma Bartocci ce lo ricordiamo nella stagione 2004-05 quella in cui subentrò a Caja che a sua volta aveva rilevato Mazzon e non fu decisamente una bella annata per gli azzurri eliminati facilmente da Treviso, 3-0 al primo turno dei playoff.
Ora a distanza di tre anni ecco una seconda chance dettata forse più dai problemi societari che dalleffettivo valore del tecnico casertano, ancora tutto da dimostrare.
[b]LE PROSPETTIVE DELLA STAGIONE[/b]
Al momento col macigno del notevole handicap di partenza che compromette ogni possibilità di raggiungere una salvezza che a nostro parere già sarebbe stata improbabile anche partendo da zero, non si sa ancora con quale squadra Napoli parteciperà al campionato sempre ammesso che riesca a regolare le formalità per liscrizione così come già accennato sopra.
La squadra era stata costruita su un budget molto limitato e con la speranza, forse concreta prima che emergessero i problemi di carattere regolamentare, di acquisire un buono sponsor. Del resto la piazza una certa visibilità la assicura, anche lanno scorso con una stagione ed una squadra che non rimarranno negli annali, la Eldo ha avuto tanti passaggi su Sky. Adesso lappeal per gli sponsor è ovviamente vicino allo zero, visto che nessuno vorrà legarsi ad un sodalizio che è stato sentito in procura per la presentazione di un documento falso (cosa però ancora da provare secondo i legali della società) e soprattutto che difficilmente sarà protagonista in una stagione da iniziare con un forte handicap.
Alla luce di queste considerazioni più che le prospettive sportive diventano forse più attuali quelle societarie: assodato che il presidente Maione non ha più i mezzi economici e finanziari per continuare lavventura in campo sportivo, diventa interessante chiedersi se allorizzonte cè davvero qualcuno interessato a mantenere Napoli nella massima serie del campionato di basket oppure se la querelle legale di questi giorni è solo lanticamera della fine.
Articolo scritto da Money e Leprechaun