Siena: i Campioni dItalia si schierano ancora una volta ai nastri di partenza con la consapevolezza di essere la squadra da battere. Le ultime due annate hanno parlato chiaro ed hanno evidenziato i valori in campo in maniera inequivocabile, chi vorrà accampare velleità di vittoria finale dovrà vedersela coi biancoverdi senesi. Ancora il prestigioso sponsor Montepaschi sulle maglie, ancora il vecchio Palasclavo come fortezza inaccessibile, ancora la forza di un gruppo inossidabile, questa è la Mens-Sana 2008/09 che si appresta a difendere il suo terzo scudetto conquistato qualche mese fa. I cambiamenti sono stati pochi, partiti Thornton e Ilievski sono arrivati Morris Finley da Rieti per aiutare il piccolo immenso McIntyre in cabina di regia e Henry Domercant, americano talentuosissimo che darà forse qualcosa in meno di Bootsy Thornton in difesa o come uomo tattico, ma che ha nelle mani tantissimi punti. Infine è arrivato, anzi è ritornato, Luca Lechtaler per dare sostanza, peso e muscoli sotto canestro, al giovane trentino è offerta loccasione della vita sta a lui sfruttarla nel migliore dei modi. Riconfermatissimo il gruppo ormai storico formato da capitan Stoonerook, Eze, Carraretto, Ress, McIntyre, Kaukenas, Lavrinovic, Sato. Il merito del presidente e general manager Ferdinando Minucci è stato quello di essere riuscito a resistere alle sirene di un mercato miliardario che tentava di portare in Grecia o Russia almeno un paio, se non tre, degli artefici degli ultimi due scudetti mensanini.
[b]IL QUINTETTO[/b]
Terrell McIntyre: lmvp del campionato 2006/07 e dei play-off 2008 è ancora saldamente al timone della caravella senese.
Romain Sato: la pantera nera è di nuovo lì, pronto con il suo atletismo ad arrivare dove gli altri non possono.
Shaun Stonerook: il capitano, leminenza grigia di questa squadra, luomo del lavoro sporco, il secondo play in campo, la longa manus di Pianigiani dalla panchinaetc etc
Benjamin Eze: laltra pantera nera del quintetto, il giocatore più verticale del campionato, stoppate, rimbalzi e il P&R letale con McIntyre sono i suoi ferri del mestiere.
Henry Domercant: è lecito pensare che sarà lui a prendere il posto, nello starting-five dei campioni, di Bootsy Thornton, ci si aspetta un ventello di media e tanta fisicità.
[b]La panchina:[/b]
Definire riserve giocatori come Kaukenas o Lavrinovic è sicuramente troppo riduttivo ma il roster immenso della Montepaschi ci impone di parlare di questi giocatori come di rincalzi anche se il termine è assolutamente inadatto. Probabilmente dalla panchina senese si alzano due dei più forti giocatori del campionato (Lavrinovic e Kaukenas, appunto) che sarebbero titolari inamovibili in qualsiasi squadra europea. Accanto ai due lituani ci sarà Finley, arrivato da Rieti sulle ali dellentusiasmo di unannata straordinaria giocata nella compagine laziale, ci sarà Lechtaler pronto a dare minuti di fiato ad Eze, ci saranno i soliti Carraretto e Ress dei quali ormai i tifosi senesi e Pianigiani conoscono i tanti pregi e i quasi inesistenti difetti. Una panchina di lusso che garantisce lunghi minuti di qualità in campo e tanti tanti punti oltre ad una notevole esperienza. Un neo? Forse la scarsa esperienza di Lechtaler che, parliamo dellEurolega, dovrà di sicuro farsi le ossa.
[b]Il giocatore chiave:[/b]
Sempre lui, il leader silenzioso, luomo che è capace di marcare 20 di valutazione segnando a malapena 4-5 punti, il giocatore del quale la Mens-Sana non può fare a meno: Shaun Stoonerook, luomo al quale non trema mai la mano nei momenti topici.
[b]Il coach:[/b]
Nel 2006 era una scommessa, Simone Pianigiani veniva da una gavetta infinita alle spalle di Ataman, Recalcati, Pancotto, Melillo, Frates.mai aveva avuto la responsabilità piena della panchina, ebbene la sua risposta fu devastante: scudetto alla primissima apparizione. Nel 2007 era luomo che doveva confermarsi, doveva dimostrare di non essere una meteora e la sua risposta è stata, se possibile, ancora più devastante: altro scudetto e terzo posto europeo. Nel 2008 cosa si può dire di Simone Pianigiani? Ormai è una certezza della panchina, un allenatore e un motivatore bravissimo, un profeta in patria come se ne vedono davvero pochi in circolazione, una certezza, un coach maniacale nel lavoro e stimatissimo da tifosi, Società biancoverde e giocatori, più di così..
[b]Le prospettive per la stagione:[/b]
Per chi parte con lo scudetto cucito sul petto direi che è dobbligo tentare di ripetersi. Un tris consecutivo sarebbe straordinario, soltanto Milano, Varese e Bologna (cioè il gotha della pallacanestro nostrana) ci sono riuscite nella storia del basket italiano e questo da lidea di quanto difficile sia limpresa. Però è inutile nascondersi, la Montepaschi parte per vincere tutto in Patria, magari quella coppa Italia che appare stregata per i senesi, e per ben figurare in Europa. Uno dei 4 posti di Berlino 2009 è alla portata della Mens-Sana ma le avversarie sono agguerritissime e ripetere lo stratosferico risultato di Madrid sarà molto ma molto difficile. Realisticamente si può pensare ad una finale-scudetto in Italia e ad una partecipazione alle top16 in Europa. Il campo, come sempre, sarà giudice inappellabile, le avversarie più credibili in Italia saranno le bolognesi, Milano e Roma; in Europa ci sarà da guardarsi dalle greche, dal Maccabi, dalle spagnole e dal solito CSKA, e scusate se è poco!!!!!