Con la sconfitta nella Finale di Conference patita contro i Los Angeles Lakers, si erano fatte sempre più insistenti le voci di cambiamenti importanti nel roster degli Spurs, di rinnovamento di una squadra che aveva mostrato evidenti limiti fisici dovuti all’età media dei propri componenti (una difficoltà emersa sopratutto nelle situazioni di partite ravvicinate, mascherata più volte con l’infinito carattere e la sconfinata esperienza ad altissimo livello degli uomini di coach Popovich).
Voci evidentemente errate perchè anche quest anno gli Spurs si presentano ai nastri di partenza della nuova stagione con il trio all-star e [b]pochi cambiamenti[/b] che potrebbero però risultare [b]importanti[/b].
[b]Movimenti di mercato in entrata ed uscita:[/b]
Salutato il compagno d’avventure Brent Barry, che ha scelto di accasarsi nei nuovi Houston Rockets del trio TMC – Yao – Artest, la dirigenza ha deciso di confermare ancora per un anno la fiducia negli uomini di esperienza, rifirmando un Finley non particolarmente brillante nell’ultima parte della stagione, ma sempre un elemento di valido apporto, sopratutto nell’ottica di un Ginobili out per l’operazione post-Olimpiadi.
Il management degli speroni ha cercato di catturare dal mercato free-agent giocatori in grado di allungare le rotazioni aggiungendo qualità e atleticità (si era parlato di un forte interesse nei confronti di Maggette, di sondaggi su Posey).
Svaniti gli obiettivi principali (Maggette ha scelto i Warriors, mentre Posey indosserà la maglia degli Hornets) R.C. Buford ha fatto cadere la sua scelta su [b]Roger Mason[/b]: in uscita dai Wizards al termine di una stagione importante in cui ha saputo approfittare al meglio dell’assenza di Agent 0 crescendo dal ruolo di sesto uomo al ruolo di PG titolare.
Mason potrebbe essere un addizione importante al roster degli Spurs: pur avendo giocato spesso in posizione di PG a Washington, il ragazzo è essenzialmente una SG (e probabilmente sarà utilizzato in questo ruolo da Pop); sa fare tutto, difende, penetra, può aiutare nel portare la palla, è affidabile dall’arco, e sa crearsi un tiro, è un jolly che mancava agli Spurs.
L’opzione “Mason in posizione di SG” è confermata dalla firma di [b]Salim Stoudemire[/b] e del neo-draftato George Hill, indiziati principali a riverstire il ruolo di vice-Parker.
[b]Quintetto:[/b]
Vista l’assenza di Ginobili e l’età di Bowen, durante la regular season è probabile che vedremo Mason, Finley e Udoka in campo per buona parte della stagione, così come Oberto dovrebbe essere scelto come centro partente, salvo poi lasciar spazio a Thomas nelle fasi calde.
[b]Tony Parker[/b] – PG: quello che ci si aspetta dal play francese è la leadership in regular season: per la prima parte, complice l’assenza di Ginobili, starà a lui il compito di dover aiutare Duncan a sorreggere la squadra. Il ragazzo è maturato molto ed è ormai in grado di ricoprire stabilmente questo ruolo; considerato che è il più giovane del trio di stelle sarà risparmiato meno di Duncan e Ginobili.
[b]Manu Ginobili[/b] – SG: dopo un’Olimpiade voluta fortemente dal giocatore, Manu ha deciso di sottoporsi ad un intervento alla caviglia sinistra (che lo aveva funestato nella scorsa stagione, rendendolo irriconoscibile nella fase finale dei playoff). Una scelta che ha fatto storcere il naso alla franchigia nero-argento (che avrebbe preferito un’operazione si, ma senza partecipazione all’Olimpiade). Manu dovrebbe tornare a dicembre, con la speranza che l’intervento possa risolvere un problema che va avanti ormai da troppo tempo.
[b]Bruce Bowen[/b] – SF: passano gli anni, ma lui è sempre lì.
Giocatore odiato dalla stragrande maggioranza di coloro che seguono il basket americano per via di alcuni atteggiamenti non proprio in linea col politically correct (anzi…), Bruce è sempre e comunque un uomo del quale Popovich non farebbe mai a meno. Quest anno dovrebbe veder diminuire il suo minutaggio in regular season per permettergli di arrivare ai playoff nelle migliori condizioni.
[b]Tim Duncan[/b] – PF: è il leader assoluto di questa squadra, quello che illumina la strada che gli altri devono seguire. Ancora una volta gli si chiede, più che di produrre punti e rimbalzi (cosa in cui il ragazzo sembra saperci fare) di guidare i compagni e di trasmettere loro la voglia di dare sempre il massimo
[b]Kurt Thomas[/b] – C: si alternerà presumibilmente con Oberto nello spot di centro (l’argentino probabilmente sarà il titolare nella regualar season) per preservare le energie per i playoff.
L’alchimia con il gioco di Popovich e con Duncan dovrebbe essere a buon punto e Kurt potrebbe essere fattore importante per le sorti degli speroni.
[b]Panchina:[/b]
Detto del ruolo di Mason, la rotazione può contare su Hill e Stoudemire nel ruolo di PG, Finley e Udoka per quello di SG/SF, Mahinmi, Bonner e Thomas per i pacchetto lunghi.
Le situazioni più intriganti sono quelle di [b]Hill e Mahinmi[/b]: entrambi classe 1986, il primo è stato scelto a sorpresa con la prima scelta: è un’autentico enigma; durante la summer league non ha mostrato grandi numeri, ma pare che Popovich voglia trasformarlo nel vice-Parker (giocatore del quale Hill è ammiratore di primo livello). Il secondo è in orbita Spurs da tempo, e quest anno gli è stata data la possibilità di disputare tutta la stagione: 2,11 cm per 104 kg sono misure che potrebbero comunque far comodo sotto le plance.
[b]La stella & il giocatore chiave:[/b]
Le sorti di questi Spurs passano certamente per le mani di Duncan e per le caviglie di Ginobili. Duncan sembra aver recuperato dai problemi fisici delle passate stagioni, certo, l’età avanza per tutti, ma se sarà in grado di continuare ad essere a posto fisicamente pochi altri giocatori potranno stargli davanti. Uomo chiave non può essere che Ginobili: la sua capacità di cambiare il ritmo alla squadra e alla partita non ha eguali e gli Spurs non ne possono assolutamente rinuciarvi.
[b]Il coach:[/b]
Il vecchio volpone Popovich inizia l’ennesima stagione alla guida della franchigia texana, la sua capacità di gestire il gruppo è ormai assoluta; i giocatori lo seguono ancora alla lettera, nonostante sia lì da tanto tempo. Le sfide più importanti saranno certamente l’inserimento di Mason nel gruppo e la crescita di Hill e, perchè no, di Mahinmi.
[b]Gli obiettivi della stagione:[/b]
Quando si parla di Spurs non si può che parlare di titolo; è vero, la concorrenza ad Ovest dovrebbe essere ancora più alta (Portland e New Orleans sono in rampa di lancio) e la squadra ha ancora un’età media molto alta, ma qualche giovane da testare è arrivato anche a San Antonio… e se l’intervento di Manu dovesse riportarlo ai suoi livelli allora le prospettive potrebbero farsi davvero interessanti…