Scavolini Spar Pesaro Armani Jeans Milano 62-67 (15-15; 30-27; 47-45)
Tocca a Scavolini Spar ed Armani inaugurare un campionato mai tanto atteso per via dei noti fatti extra cestistici; ancora una volta lAdriatic Arena è il palcosenico per lanticipo mattutino di Sky, circostanza che i curvaioli di casa hanno palesemente mostrato di non gradire con cori e striscioni prima dellinizio della partita.
Pesaro parte lasciando in panchina Myers (previsto) e Akindele (meno previsto), mentre lattesa Armani Jeans schiera un quintetto più ortodosso con Bulleri, Thomas, Hawkins, Hall e Sow.
La prima palla del campionato è milanese, ma il primo canestro è di marca pesarese con Shaw che conclude un ottimo gioco a due con Stanic; ciò nonostante la Scavolini Spar dimostra di essere ancora in piena fase di rodaggio ed è Milano a prendere il largo avendo buon gioco in difesa contro dei giocatori ancora spaesati ed in attacco appoggiandosi a Bulleri, Hawkins e Sow, inizialmente incontenibili per gli avversari.
Dopo poco più di tre minuti Milano è già sul 10-2 e Sacripanti è costretto a chiamare time-out. Al ritorno in campo linerzia della partita improvvisamente cambia: mentre Bulleri perde improvvisamente la bussola lasciando i suoi senza una guida stabile, dallaltra parte è il veterano Hicks a prendersi la squadra sulle spalle, ben coadiuvato dal neo-entrato Akindele.
La rimonta pesarese, a causa delle persistenti difficoltà offensive contro laggressiva difesa milanese, è lenta ma anche inesorabile e così in chiusura di quarto Hicks suggella il vantaggio sul 15-13, prima che Rocca non riporti il punteggio in parità poco prima della sirena.
Il secondo quarto vede Milano arrancare sempre di più, al punto di non segnare alcun punto per quasi 6 minuti; tuttavia lattacco della Scavolini Spar continua ad essere incerto e farraginoso, anche grazie alla sempre asfissiante difesa avversaria, cosicché i padroni di casa non riescono a prendere il largo.
Sospinti in apertura di quarto da Curry ed Hurd i pesaresi, con un parziale di 21-5, arrivano fino al 23-15, prima che 2 tiri liberi di Thomas non interrompano il digiuno milanese. Pesaro, sempre con ottimo Akindele sui due lati del campo (spettacolari un paio di sue stoppate), sempra poter mantenere il vantaggio, prima che Bucchi non estragga il proprio coniglio dal cappello inserendo lottimo Sangarè, capace di lasciare la propria impronta sulla partita in soli 4 minuti, segnando 5 punti in un amen e trovando un avventuroso e fortunato assist per Hawkins, che permette ai suoi di chiudere il primo tempo con il divario più che accettabile di -3 (30-27).
In apertura di terzo quarto Milano impatta immediatamente con un gioco da tre punti di Rocca; di lì in poi la partita viaggerà sui binari dellequilibrio fino alla fine.
Pesaro prova continuamente lallungo con le folate di Hicks, Curry ed Hurd mentre, dallaltra parte, lArmani poggia sulle possenti spalle di Hawkins, autore di otto punti nel terzo quarto (preludio al monumentale finale di partita) ed assolutamente immarcabile per ciascun diretto avversario.
Si riparte così nellultimo quarto sul 47-45. Quattro punti consecutivi di Akindele, cui corrisponde il quarto fallo di Sow, risospingono Pesaro sul +4 (51-47); tuttavia oramai Hawkins è in piena trance agonistica e qualsiasi palla tocchi si tramuta in canestro, mentre lattacco di Pesaro, al contrario, continua a non trovare la continuità necessaria per tentare una fuga.
La partita contiunua a viaggiare sul filo dell’equilibrio e, pur non essendo certamente bella, è oramai sempre più avvincente e coinvolge un pubblico fino a quel momento piuttosto distaccato, oltre che piuttosto scarso per i canoni pesaresi.
Si entra nei cinque minuti finali con i padroni di casa che sbagliano limpossibile da sotto (gridano ancora vendetta due rigori sbagliati da Zukauskas), mentre Hawkins continua nel suo personalissimo show (28 punti finali con 11/13 al tiro!), portando i suoi sul 55-58 a 4:22 dalla fine.
Sacripanti chiama time-out ed al rientro i suoi, con pazienza, ristabiliscono la parità a quota 60 con ancora Hicks ed Akindele sugli scudi; ci pensa ancora Hawkins, con un provvidenziale tripla da 8 metri, a dare una prima spallata alla partita e poi, dopo un altro buon canestro di Akindele, è Vitali a trovare unaltra tripla spezza-gambe che porta i suoi sul 66-62 e pone la parole fine sulla partita.
Manca ancora poco più di un minuto ma Pesaro spreca ancora troppe occasioni, dapprima perdendo banalmente una palla in attacco con Curry (non senza qualche contestazione da parte dei padroni di casa, a dire il vero) e poi facendosi soffiare ancora un rimbalzo offensivo sul successivo tiro dei milanesi, quando ancora cera del tempo per provare la disperata rimonta.
La partita termina così con un altro tiro sbagliato da parte dei pesaresi e con Bulleri che, con la palla in mano, nei secondi finali può esultare per un vittoria tanto sofferta quanto importante; per Pesaro, nonostante la consapevolezza di essersela giocata alla pari contro una delle corazzate del campionato, rimane lamaro in bocca per essere ancora a zero punti, specialmente in prospettiva delle prossime due partite esternano che si preannunciano per niente facili.
[b]Play of the game:[/b] Il giovane leone Akindele sembra aver fatto velocemente dimenticare Pasco, rispetto al quale sembra posseder certamente maggior talento offensivo ma anche la stessa energia difensiva, come dimostrano le quattro stoppate che hanno respinto nellordine i tentativi di Sow, Rocca ed Hawkins e tra le quali non cè che limbarazzo della scelta per cercare la giocata della partita.
[b]Quotes:[/b]
[u]Sacripanti:[/u] E la prima volta che mi capita di perdere una partita avendo fatto 7 punti di valutazione in più rispetto agli avversari. Non vorrei accampare scuse ma due triple come quelle trovate da Hawkins e Vitali nel finale, in una partita tanto serrata e con un basso punteggio come questo, sono state decisive; noi abbiamo perso tanti palloni, sbagliato troppi contropiede e sofferto sui loro rimbalzi offensivi, ma quei due episodi ci hanno tagliato le gambe. In ogni caso è stata brava Milano a tenere sempre alta lintensità e comunque anche a trovare questi due episodi. Noi invece siamo andati male sotto il profilo della lucidità mentale negli ultimi minuti, dove abbiamo sbagliato troppi tiri da sotto e non abbiamo avuto il necessario killer instinct per portare a casa la vittoria; ciò che non ci è mancata è stata la volontà e da qui dobbiamo ripartire, anche perché nel complesso mi è piaciuta tutta la squadra e ci sono stati molti aspetti positivi. I giocatori si sono cercati parecchio e dobbiamo solo limare alcuni difetti tipici delle squadre nuove, come le palle perse e qualche rimbalzo concesso di troppo.
[u]Bucchi:[/u] Per noi era importante cominciare con una vittoria, specialmente fuori casa su un campo tanto prestigioso e contro un avversario sicuramente buono. Abbiamo evidentemente ancora dei problemi offensivi, ma la grande difesa ci ha permesso di rimanere a galla nei momenti difficili (come nel secondo quarto) e poi di prendere fiducia nonostante gli errori offensivi. Se il nostro atteggiamento difensivo è già questo, possiamo lavorare con più serenità sulle inevitabili lacune offensive di una squadra molto rinnovata. Il momento decisivo è stato senzaltro nel secondo quarto, quando siamo riusciti a reggere nonostante non segnassimo più. Hawkins è stato certamente determinante per la vittoria, ma penso che se sei in grado di lasciare solo 62 punti in casa a Pesaro vuol dire che i meriti appartengono a tutta la squadra.
Scavolini Gruppo Spar Pesaro: Tomassini n.e., Zukauskas (0/2), Stanic 1 (0/1), Curry 11 (3/7 1/2), Akindele 16 (5/7), Myers 2 (1/2 0/1), Hicks 16 (7/10 0/3), Ziliani n.e., Shaw 2 (1/3), Amici n.e., Van Rossom 2 (1/2), Hurd 12 (4/6 1/4).
Armani Jeans Milano: Bulleri 8 (2/5), A. Filloy n.e., Hall 2 (1/4 0/4), Sow 7 (3/6), Mordente (0/2 0/2), Vitali 4 (0/3 1/5), Thomas 2 (0/4 0/4), Rocca 7 (3/9), Hawkins 28 (8/10 3/3), Katelynas 2 (1/1 0/1), Beard 2 (1/1), Sangarè 5 (1/1 1/1)