E’ finita prima del tempo l’avventura di Darius Miles, esempio come tanto di talento prima fisico e poi tecnico bruciato da una testa non proprio bella fissa sulle spalle, ai Boston Celtics.
Nonostante le belle parole di Danny Ainge, Executive Director of Basketball Operations/General Manger ai Celtics: [i]”Darius è stato un cittadino di modello durante la sua permanenza quì a Boston. Ha dimostrato che ha ancora la pallacanestro che gli scorre nel sangue”[/i], il taglio di Miles era preventivabile, dopo la preseason non certamente scintillante ( 6 partite chiuse a 1.8 punti e 1.3 rimbalzi in 10.4 minuti d’impiego) ed anche a causa del fatto che fosse l’unico contratto non garantito, e quindi più facilmente scaricabile, nel roster odierno dei Celtics.
A questo punto c’è curiosità di vedere cosa farà Miles e se riuscirà a spuntare un contratto da qualche altra parte, visto che la situazione è monitorata con interesse anche dai Blazers, che al momento hanno scaricato Miles (ed il suo vecchio contratto, che prevedeva ancora 2 anni a 9 milioni l’anno) dal salary cap ma che dovrebbero riaccollarselo nel caso in cui Darius trovi una squadra che gli dia un contratto e gli consenta di giocare almeno 10 partite.