Il risultato finale, 93-67, dice tutto o quasi, dice di una supremazia indiscutibile dei senesi nei confronti dello Zalgiris, dice di una maggiore compattezza di squadra, dice di un diverso approccio alla gara, dice in definitiva di una disparità di valori che al termine della partita è apparsa imbarazzante. Non dice, però, di una prestazione a due facce da parte dei campioni d’Italia. I biancoverdi, novelli dottor Jekill e Mr. Hyde, hanno fornito un primo tempo balbettante, hanno messo in mostra meccanismi difensivi stranamente non oliati, hanno sparacchiato dall’arco con medie bassissime ed hanno impiegato i 20 minuti dei due primi quarti a rincorrere sistematicamente i lituani. Lituani che apparivano più reattivi, più precisi dalla lunga, vincitori in maniera netta sotto i tabelloni. Nel secondo tempo la partita si è rovesciata come un calzino, i senesi hanno stretto le maglie della difesa, la lotta sotto i tabelloni è rimasta impari ma le medie della Montepaschi si sono sensibilmente alzate e un terzo quarto da 27-14 in favore della Mens-Sana ha permesso ai biancoverdi ospiti di mettere la partita in cassaforte. Autori del sorpasso e della fuga decisiva i due profeti in patria Lavrinovic e Kaukenas che in coppia hanno realizzato 42 punti impedendo dapprima ai padroni di casa di fuggire e distanziandoli poi alla lunga. In casa senese, oltre ai citati “indigeni”, note di merito per Carraretto, sempre pronto ad uscire dalla panchina e a mettersi in bella mostra, per Ress, per il quale può essere fatto lo stesso discorso fatto per Carraretto, per un positivo Sato che, dopo i balbettii del primo tempo è salito in cattedra nella ripresa, per Finley che ha tenuto il campo per lunghi minuti. McIntyre ancora non al meglio della condizione e Domercant non ancora perfettamente inserito nei meccanisimi senesi sono le due pedine da rivedere, il talento dei due ci lascia tranquilli sul prosieguo dell’annata sportiva in Italia ed in Europa. Ci è parso ancora acerbo Lechtaler, ma per lui il tempo e l’esperienza metteranno probabilmente le cose a posto.
In casa lituana ottima prova di Jankunas, assai preciso al tiro, e di Woods dominatore sotto i tabelloni, non è dispiaciuto neppure Salenga.
Il primo canestro della partita è di Sato ma lo Zalgiris effettua subito il sorpasso e mena le danze per tutto il primo quarto, dopo appena 4 minuti la Montepaschi ha addirittura già esaurito il bonus. Domercant e Kaukenas dimostrano di avere la mano calda dalla lunga distanza imitati da Carraretto che ricuce un primo tentativo di fuga dei padroni di casa, con una bomba dall’angolo per il 22-19 in favore dello Zalgiris alla prima sirena.
Entra Finley per un abulico McIntyre alla ripresa del gioco ma lo Zalgiris continua a mantenere il comando delle operazioni, buona la media dei lituani dall’arco e notevole la presenza di Woods sotto i tabelloni. Si va al riposo lungo sul 43-40 per il Kaunas.
Il terzo quarto è quello del sorpasso ospite, sorpasso che poi risulterà definitivo. Kaukenas è un martello terribile per i suoi connazionali, Sato entra finalmente in partita dopo un primo tempo in ombra. Con un parziale di 8-0 Siena vola in vantaggio, la panchina lituana cerca di correre ai ripari chiamando time-out ma alla ripresa del gioco due contropiedi fulminanti di McIntyre e di Kaukenas chiudono il quarto sul 67-57 per la Mens-Sana.
L’apertura dell’ultimo quarto vede un parziale di 7-0 per Siena che chiude definitivamente i giochi, è evidente che lo Zalgiris non ha la forza e la qualità per ricucire uno svantaggio così ampio e il garbage time nulla porta di nuovo alla storia di questa gara che si chiude sul 93-67 per la Montepaschi.
ZALGIRIS: Woods 15, Maciulis 7, Kalnietis 8, Janavicius 8, Klimavicius 2, Jankunas 16, Deane 4, Salenga 5, Alijevas 2.
MONTEPASCHI: Domercant 11, McIntyre 8, Finley 6, Eze 2, Carraretto 3, Sato 18, Lavrinovic 15, Kaukenas 27, Stonerook 3.
PIANIGIANI: Molto bene in attacco contro la loro ottima difesa e molto bene in difesa soprattutto nel secondo tempo. Nel primo tempo siamo stati troppo molli nella nostra area concedendo rimbalzi e punti facili ai lituani. Ottima intensità, invece, nel secondo tempo grazie anche alla rotazione di 11 giocatori che ci ha permesso di arrivare all’ultimo quarto senza problemi particolari di falli. Abbiamo sofferto ai rimbalzi, ma sapevamo che sarebbe stato così, ma abbiamo compensato con un saldo attivo tra palle perse e recuperate.