C’eravamo lasciati con i 45 punti di un James, che nonostante un tabellino finale migliore del
diretto avversario Paul Pierce, lasciava il Boston Garden a testa bassa, dopo aver lottato per 7 gare con tutte le forze che i Cavaliers hanno avuto, perdendo così l’opportunità di partecipare alle East Conference Finals, contro i Pistons per il secondo anno consecutivo.
Caso vuole che il 28 ottobre, all’opening Night dell’NBA, al Boston Garden andasse di scena ancora una volta Cleveland vs Boston, ma le speranze degli ospiti di vendicare quella brutta serata di fine maggio sono state vane, abbattute dai 27 punti dell’MVP delle Finals 2008, Pierce.
Ma vediamo ora, nel dettaglio, come si presenta quest’ anno la squadra allenata da coach [b]Mike Brown[/b].
Pur non avendo un roster di prima classe, i Cavaliers si sono sempre presentati ,negli ultimi 3 anni, ai PO con risulati insperati, in particolar modo nel 2007,quando il loro sogno si spense solo contro gli Spurs che chiusero le pratiche della serie in 4 gare.
Cleveland, da ormai 5 anni, basa le proprie speranze sul ventiquattrenne Lebron, senza dubbio il miglior giocatore del momento sulla faccia della Terra: James non è solo marketing per l’NBA, Lebron è spettacolo, Lebron è Dio mandato sul nostro pianeta a spiegare basket, ma per anni la dirigenza non era riuscita ad affiancargli qualcuno capace di dargli una vera alternativa in fase offensiva. La scorsa primavera, però, sono state prese una serie di scelte mirate a colmare questo vuoto, per portare sempre più al top la squadra dell’Ohio.
Nella Central, infatti, sembra siano proprio i Cavaliers lunica squadra ad aver fatto un upgrade degno di nota, con lottimo operato del GM [b]Danny Ferry[/b] che ha permesso larrivo a Cleveland di [b]Mo Williams[/b], lo scorso anno buona stagione ai Bucks (17 punti di media), e del rookie [b]JJ Hickson[/b], ex-North Carolina, del quale se ne parla molto bene e che potrebbe rivelarsi unottima aggiunta alla corte di Brown.
Gli altri innesti sono stati:
[b]Delonte West[/b], che in termini di difesa e attacco può dare molto
[b]Wally Szczerbiak[/b] ancora in fase di verifica e che quest’anno mira a dimostrare il proprio valore, dopo una serie di deludenti prestazioni, causa evidenti difficoltà nell’entrare del sistema di Coach Brown
Wallace, in scadenza di contratto, ha dato un buon contributo alla difesa dei Cavs, in particolare la sua aggressività sotto canestro, è stata e sarà utile in caso di assenze per infortuni da parte di Ilgauskas, che oltretutto,ultimamente, ha sviluppato un buon tiro dalla media, lasciando a lottare nel pitturato Varejao e lo stesso Ben.
Con questa situazione interna si è aperta la nuova stagione, nel segno di 4 vittorie e 2 sconfitte, entrambe, però, subite fuori casa, contro due squadre di tutto rispetto quali Boston e N.Orleans.
La splendida vittoria a Dallas(100-81), è stata fondamentale per avere un quadro più generale di cosa i Cavaliers possano veramente dare quest’anno: fanno notizia i buoni apporti di Williams e West (che erano in realtà già arrivati anche nelle precedenti gare, ma non con questa incisività), l’aggressività messa in mostra da Varejao e Wallace, entrambi deludenti in fase offensiva, ma che sono riusciti a limitare il campione tedesco Dirk Nowitzki e i quattro uomini in doppia cifra insieme al solito James, situzione ripetutasi anche mercoledì contro i Bulls (103-97), dove però il numero 23 è tornato a fare voce grossa con 41 punti 9 rimbalzi e 6 assits (massimo stagionale)
Contro gli Hornets,nonostante la dura sconfitta, la squadra è restata unita fino alla fine, il deludente James, visibilmente stanco e autore di solo 15 punti, non ha potuto aiutare la squadra, che ha però lottato fino a 3 minuti dalla fine, quando Paul & co. hanno iniziato ad aprire un gap impossibile da rimarginare (92-104)
Cosa dobbiamo dunque attenderci da questi Cavaliers?
Che James voglia qualcosa in più di MVP all’All Star è chiaro a tutti, ma può Cleveland già da questa stagione, con così tanti giovani inesperti puntare al titolo che James per tutto il lavoro fatto meriterebbe veramente?
Cleveland può sicuramente ambire ad uno dei posti alti a East, visto anche lo scarso livello che da due anni che vi regna , tanto più che ora Detroit è sulla strada della ricostruzione, è sembra meno accreditata ad arrivare così in fondo come gli scorsi anni.
Le sei partite giocate non sono ancora in grado di dirci cosa prospetta il futuro a Cleveland, ma lobiettivo di questanno rimane comunque, oltre a vincere la propria division, quello di provare ad infastidire nuovamente Garnett e compagni, magari con un esito ancora migliore rispetto a quello passato, nel tentativo di vincere qualcosa prima del possibile addio del 23, perennemente corteggiato da più squadre europee e non, Knicks su tutte.
Contando anche i contratti in scadenza di Snow e Wally, che potrebbero portare nuovi giocatori alla Quicken Loans Arena.
Pronostico: CONFERENCE FINALS
Roster 2008/09
Quintetto base:
PG MO WILLIAMS SG LEBRON JAMES SF WALLY SZCZERBIAK
PF BEN WALLACE C ZYDRUNAS ILGAUSKAS
Panchina:
PG/SG Daniel Gibson, Eric Snow, Delonte West, Sasha Pavlovic, Tarence Kinsey
SF/PF Jawad Williams, Lorenzen Wright, Anderson Varejao, Darnell Jackson, J.J. Hickson.
Coach: Mike Brown
Giocatore Chiave: The chosen one, Lebron James
Punti di forza: l’aver acquisito esperienza ed equilibrio nei vari ruoli
Punti deboli: l’inesperienza di alcuni giovani e possibili scontri interni al gruppo
Season 2008/09
Cleveland – Boston 85-90 (0-1)
Charlotte – Cleveland 79-96 (1-1)
Cleveland – New Orleans 92-104 (1-2)
Cleveland – Dallas 100-81 (2-2)
Chicago – Cleveland 93-107 (3-2)
Indiana Cleveland 107-111 (4-2)