[b][u]Carife Ferrara Armani Jeans Milano 61-63 (19-18, 11-22, 15-10, 16-13)[/b][/u]
[b]Statistiche:[/b]
[u]Carife:[/u] Jamison 15 (6-16), Farabello 0 (0-1, 0-2), NNamaka 3 (0-2, 1-1), Allegretti 7 (2-2, 1-3), Riley 10 (1-3, 2-3), Collins 14 (2-7, 2-6), Sacchetti 2 (1-2), Ebi 4 (1-6, 0-1), Zanelli 6 (1-4, 1-2).
[u]Armani Jeans:[/u] Hall 16 (4-7, 2-5), Mordente 2 (1-2, 0-2), Vitali 5 (1-2, 1-5), Thomas 17 (2-7, 4-8), Rocca 0 (0-4), Hawkins 12 (4-7, 0-2), Katelynas 4 (2-4, 0-2), Beard 4 (2-5), Sangarè 2 (1-1, 0-1).
[u]Rimbalzi:[/u] 12 Jamison, Ebi, 9 Hall.
[u]Assists:[/u] 3 Hawkins, 2 Farabello, Riley.
[u]Stoppate:[/u] 2 Nnamaka, Ebi, 1 Hawkins.
LArmani Jeans rimette il naso fuori dalla palude che durava da ben sei partite con altrettante sconfitte. Questa volta con la squadra partono sia Bulleri (solo due minuti per lui in campo) e Vitali, ma Sow rimane a casa e Rocca è visibilmente menomato dal punto di vista atletico. Ferrara si ripresenta al proprio pubblico dopo la storica vittoria contro Treviso di due settimane prima e con Collins e Jamison sorvegliati speciali.
La partita inizia con un equilibrio che perdura per tutto il primo quarto con una Milano che fa girare bene palla in attacco, ma paga un po di difficoltà sotto il proprio tabellone con Jamison che fa la voce grossa contro la piccola batteria biancorossa.
Milano comincia ad allungare allinizio del secondo quarto quando la circolazione si fa viepiù qualitativa, i tiri entrano e la difesa costringe gli avversari a solo 11 punti, andando al riposo con una dote di dieci punti che di questi tempi è tanto usuale quanto cattiva consigliera per la truppa di Bucchi.
Infatti come ogni ultima partita di Milano, nel terzo quarto scatta qualcosa che inceppa i meccanismi. La squadra diventa contratta, con paura di vincere e al contempo paura di dilapidare il vantaggio, cosa che succede con precisione svizzera, grazie alla buona serie di Riley che troverà in questo frangente gli unici canestri significativi del suo match.
Quando Ferrara arriva punto a punto, spreca almeno un paio di buone occasioni con Zanelli e Jamison, ma Milano non si distingue per lucidità con altrettante palle perse.
Si arriva al quarto periodo con la partita in equilibrio.
Milano, dopo il canestro di Vitali, non segna per quattro minuti e Zanelli e Jamison ribaltano il match, mettendo Ferrara con il naso avanti. E ancora scambio di triple tra Vitali e Collins a fare da preambolo ad un periodo di assoluta siccità rotta solo da Thomas e Hawkins che riportano avanti Milano. Collins con due liberi porta il risultato sul 61-60 prima che un isolamento di Hawkins con mezza scivolata non consegni ad Hall la bomba della vittoria prima che lo stesso “Falco” annulli lultimo tentativo di Collins.
[b]Play of the game:[/b] Il giocatore più bistrattato di questo inizio stagione milanese risolve la partita, moralmente più importante della stagione. Dopo tanti semi-buzzer subiti, oggi Hall ha dato una soddisfazione ai tifosi biancorossi con la tripla della vittoria.
[b]Quotes:[/b]
[u]Bucchi:[/u]
Le utlime partite ci hanno tolto tranquillità e avevamo bisogno di una vittoria del genere: due punti brutti sporchi e cattivi, ma che sono maturati dalla nostra voglia di vincere. Ne abbiamo parlato coi ragazzi nel prepartita; oggi poteva accadere qualsiasi cosa, ma dovevamo portar via i due punti. Abbiamo giocato un buon primo tempo con ottima circolazione, ma nel secondo tempo siamo stati un po contratti. Questa vittoria ci deve dare tranquillità per il futuro.
Hawkins, ma soprattutto Sangarè hanno difeso molto bene su Collins. Gli aiuti difensivi hanno migliorato la qualità della difesa, ma soprattutto Johanne ha messo unottima intensità contro il loro terminale più pericoloso.
Giocare il secondo tempo contratti era preventivabile, ma serviva vincere per toglierci insicurezza e spero che sia proprio questo il significato della vittoria di oggi. Mike ha fatto una delle sue migliori partite oggi, ha tirato bene, preso rimbalzi e dato u buon impatto. Era in ritmo da prima, il caso vuole che David sia scivolato e abbia trovato proprio lui. In altri casi scivoli e perdi la partita, li cè stata la sorte che ha messo in ritmo il giocatore che prende il buon tiro, segna e vince. Lidea era isolamento per Hawkins che si sarebbe giocato l1vs1 e se ci fosse stato un aiuto ci sarebbe stato lo scarico. Jamison ha bisogno di tanti riposi ma quando è in campo a pieno regime sposta ancora. Lui e Collins innescano gli altri, essendo i terminali più forti.
[u]Valli:[/u]
Una squadra è stata ingenua e laltra cinica. Chi sbaglia 8 liberi e perde per due punti è ingenuo, chi invece che perdere un pallone segna una tripla e vince la partita è cinico. Abbiamo profuso il massimo impegno. Abbiamo fatto e disfatto noi il match, recuperando, andando avanti e commettendo poi errori nel finale. I nostri lunghi hanno fatto errori banali non tanto per la difesa fisica avversaria, ma per ingenuità.
Ci sta che la nostra squadra abbia dei cali, non è naturale però buttar via tiri facili e ciò ci lascia lamaro in bocca. La squadra ha reagito, ha messo la testa avanti, ma non ha avuto la malizia di chiudere il match. Prima li abbiamo accarezzati non mettendo sufficientemente le mani addosso in difesa, poi ci siamo adeguati alla fisicità e abbiamo giocato meglio. La bella notizia è che riusciamo a giocare alla pari con le grandi squadre.
Ora non possiamo nasconderci, saimo in grado di giocare contro tutti e, a partire da Avellino, si giocherà per vincere. Non mi importa se è la terza squadra di eurolega che incontriamo in altrettante settimane.
Loro oggi hanno avuto un vantaggio fisico pauroso rispetto a noi con playmaker di due metri e ali di 100 e passa chili. Andre ha vinto tante partite per noi in passato, oggi ha trovato un buon difensore che lo ha limitato nellazione decisiva, ma non abbiamo perso per quello. Che fosse fallo o non fallo, non lo so dire e non mi interessa.