[u][b]Armani Jeans Milano NGC Cantù 88-78 ( 14-15,19-24, 23-16, 32-23)[/b][/u]
[b]Tabellini:[/b]
[u]NGC Cantù:[/u] Gaines7 (1-6, 0-3), Zachetti 5 (0-1, 1-1), Rich 13 (5-9, 1-1), Berti 1, Tourè 22 (5-5, 2-6), Mazzarino 2 (1-1, 0-1), Elder 15 (5-7, 1-3), Pinkney 13 (3-6, 1-2).
[u]Armani Jeans Milano:[/u] Bulleri 0 (0-1, 0-1), Hall 19 (4-5, 3-7), Mordente 5 (0-1, 1-5), Vitali 17 (1-1, 3-8), Thomas 9 (2-5, 1-3), Rocca 19 (8-10), Hawkins 13 (2-8, 2-3), Katelynas 2 (1-1), Beard 4 (2-3), Sangarè 0 (0-1, 0-1).
[b]Quintetti:[/b]
[u]Armani Jeans:[/u] J.Sangarè, J.Thomas, D.Hawkins, M.Hall, M.Rocca.
[u]NGC:[/u] S.Gaines, J.Rich, BJ Elder, H.Tourè, K.Pinkney.
A Milano inizia un derby senza più un tifo organizzato, la curva milanese è infatti una sparuta comitiva di tifosi che agitano le loro sciarpe a causa dello scioglimento dei Red Shoes. Sappiamo che molto spesso il tifo organizzato ha creato problemi a varie latitudini, ma è chiaro che sia il sale e lolio dello sport e che senza lo stesso la competizione sarebbe vuota e fine a se stessa. Che in una piazza come Milano si arrivi a tali risultati, dovrebbe far pensare sulla cultura sportiva del nostro paese.
Milano parte abbastanza decisa in difesa e prova a prendersi il primo allungo sull8-2, ma con un paio di errori di Sangarè e altrettante brutte circolazioni, non scappa via e i biancoblu rimangono a contatto con sei punti di Elder. Curioso lantisportivo fischiato a Vitali a 28 dalla fine che chiude il quarto sul +1 Cantù.
La difesa di Cantù si fa vieppiù incisiva con landare della partita, scommettendo sul tiro da fuori di Milano. Lo 0-9 per iniziare da dietro larco, dà ragione alla truppa di Dalmonte, che, giovandosi delle scabrose percentuali, prova la prima fuga con Tourè (8 punti nel parziale). Lunico ad avere un minimo di mira al tiro è Mike Hall che è senza mezzi termini, da un paio di settimane, il principale terminale offensivo. Hawkins è fuori synchro, mentre Bulleri e Vitali sono risultati fondamentalmente dannosi (-11 e -10 di plus minus alla pausa).
Il -6 a tabellone del primo tempo può essere considerato un saldo.
Pinkney si rende protagonista dellinizio di terzo quarto sbagliando una schiacciata in solitaria e commettendo il terzo fallo su Rocca, ma recupera subito con la tripla che rintuzza il tentativo di rimonta milanese. Sale lintensità del match, ma finalmente anche lo spettacolo con più canestri e più giocate di talento. Vitali si iscrive al match con due triple importanti, Thomas fa altrettanto con due canestri, ma Cantù è viva ed è in partita con Tourè e soprattutto Rich, che segna un paio di canestri di pregevolissima fattura. Finalmente è clima da derby anche in campo.
La partita è scoppiettante Elder e Hawkins si scambiano triple, ma è lex Lottomatica a prendere, finalmente, in mano le redini dellattacco milanese con tanti pick and roll centrali con Rocca che portano a due canestri di Mason e ad una tripla fondamentale del +5 di Mordente. Cantù ha le idee appannate in attacco a causa dellalto minutaggio dei suoi giocatori e praticamente non segna per un eternità. Nel frattempo Vitali infila una tripla importantissima, prima che Rich provi a rievocare vecchi fantasmi con la bomba del -5. Hawkins si inventa la risposta con larresto e tiro ed ancora Vitali sigla il +11 da dietro larco.
Cantù ha il prezioso pregio di non voler morire e vende carissima la pelle sino allultimo non smettendo mai di giocare e questa è una nota davvero incoraggiante per il futuro. Finalmente Milano riesce a non farsi rimontare in un finale di partita e porta a casa una vittoria che, oltre ai due punti, porta un po di tranquillità nellambiente.
[b]Play of the game:[/b] Il quarto periodo di Luca Vitali dopo gli improperi del primo tempo, ci parla di un ragazzo davvero con attributi e grinta del campione: 9 punti, 1-1 da 3, 6-6 ai liberi, 4 falli subiti e 11 di valutazione.
[b][u]Quotes:[/u][/b]
[u]Dalmonte:[/u] [i]avevamo preparato la partita per collassare dentro larea e mettere particolare attenzione su quello che poteva succedere nel pitturato: rimbalzi in attacco, scarichi e lunghi che tagliano. Abbiamo sofferto comunque questo aspetto, ma a fine terzo quarto eravamo a contatto, poi nellultimo periodo abbiamo subito 32 punti, che per noi sono insopportabili. Lattacco era stato preparato per far girare palla ed invece abbiamo vissuto di iniziative personali, alla fine ci è mancata solo la possibilità di contrapporre la fisicità e lintensità messa in campo da Milano. Lunica cosa che abbiamo sofferto senza pause è stata la loro difesa fisica, senza la possibilità di contrapporre la stessa voglia. Ci hanno chiuso gli obiettivi primari e dove volevamo mandare la palla, costringendoci poi a schiantarci contro le loro rotazioni. E unesperienza in più per i nostri giovani. Giocare contro Milano con Vitali e Bulleri è un conto, senza è un altro e i risultati parlano chiaro. Facciamo tesoro dellesperienza, la cosa peggiore che possiamo fare è ripetere questo errore contro una difesa così fisica, ma noi vogliamo migliorare e non ripeterlo. Questa sconfitta non deve contaminare ciò che stiamo cercando di fare e il lavoro che stiamo facendo, perché non ce ne sono i presupposti.[/i]
[u]Bucchi:[/u] [i]abbiamo vissuto 20 minuti di tensione, poi nel secondo tempo abbiamo trovato fluidità segnando quei canestri che avevamo sbagliato nel primo tempo pur creando buoni tiri. Soprattutto abbiamo trovato serenità man mano che procedeva la partita e le cose ci venivano più tranquille. La serenità cè, il gruppo lavora e sta bene insieme, questa vittoria è meritata per tutto il gruppo. Per quello che abbiamo fatto fino ad ora la classifica e leurolega ci stanno stretti, però il gruppo ha dato segnali e le sensazioni erano comunque positive. Questa partita può dare un calcio alle tensione, anche grazie al fatto che acquistato serenità e profondità della panchina al fine di mantenere costante lintensità per quaranta minuti.
Nel primo tempo cera molta tensione perché i ragazzi ci tenevano a vincere per i tifosi, per la maglia, per la società e per loro stessi. La difesa è una cosa sulla quale abbiamo tenuto duro sempre e oggi ne è la conferma. Ora avremo una settimana per ricaricare le batterie negli elementi che hanno tirato di più fino ad adesso e potremo lavorare con serenità. Abbiamo evitato che i loro lunghi potessero tirare aperti da fuori area, limitandone percentuali e quantità.
Hall ha fatto esperienza adeguandosi al basket ed è stato un po come i bimbi che devono sbattere il muso sulla fisicità e la qualità del gioco europeo. Bravo lui ad adattarsi in un tempo relativamente breve e trovare buone partite.[/i]
[u]Rocca:[/u] [i]è stato un inizio lento perché ci ho messo un po a trovare la forma dopo linfortunio al ginocchio. Ho bisogno di allenarmi sempre per raggiungere la condizione e oggi mi sentivo bene e mi muovevo meglio. Mi sono gestito anche al punto di vista falli sempre per la miglior condizione trovando la posizione giusta nel momento giusto. La forza di questa squadra è il gruppo. Diamo tutto in campo. Siamo stati tranquilli perché sapevamo che stavamo giocando male ma sapevamo anche cosa dovevamo fare per invertire la tendenza.Stiamo crescendo, questo gruppo non molla, dobbiamo togliere gli alti e bassi, dobbiamo ancora fare molto ma stiamo crescendo. Ieri ho parlato con Bucchi e abbiamo capito che dovevo essere più aggressivo per dare un maggiore contributo dal punto di vista offensivo.[/i]