La Fortitudo Pallacanestro comunica di avere raggiunto un accordo per la stagione sportiva in corso con il giocatore Gregor Fucka (nella foto con la maglia della Lottomatica con cui ha disputato l’ultima stagione). Si tratta di un ritorno a casa per lala-pivot di 215 cm nata a Kranj, Slovenia, il 7 agosto 1971. Se infatti da giovanissimo Grega aveva scelto lItalia seguendo Bogdan Tanjevic a Trieste e, sempre con lui, andando successivamente a conquistare dapprima lo scudetto 1996 con Milano e quindi soprattutto la medaglia doro con la Nazionale agli Europei di Francia 1999, nel 1997/98 approdò in Fortitudo per restarvi addirittura cinque stagioni, quanto in nessun altro posto della sua carriera da professionista, conquistando lo scudetto 2000, la Coppa Italia 1998 e la Supercoppa 1999, oltre a tenere sempre cifre estremamente alte (17.4 punti e 8.0 rimbalzi lultimo anno, 18.2 e 9.0 quello prima in cui stabilì anche lhigh di 35 punti, sempre in doppia cifra nelle tre stagioni precedenti). Di più, a Bologna ha messo su casa e radici e qui era tornato a vivere in estate insieme alla moglie Valentina ed ai tre figli, due gemelle ed un maschietto. Così è nata spontaneamente, a fine estate, la sua richiesta di potersi allenare da solo al PalaDozza insieme allimmancabile allenatore personale Pino Grdovic, immediatamente accolta dalla Fortitudo. Ed altrettanto spontaneamente è venuto poi il momento di allenarsi stabilmente con la prima squadra biancoblù, oltre un mese fa. Perfettamente inseritosi nel gruppo, la Fortitudo ha visto in lui luomo giusto per rinforzare il settore dei lunghi arrivando così rapidamente allaccordo. Per Gregor Fucka comincia la seconda vita in biancoblù, pur sentendosi già completamente di casa.
FUCKA: CERCAVO ANCORA IL MEGLIO
Le parole di Gregor, di nuovo giocatore biancoblù
La voglia e lespressione mentre entra nellarena per un allenamento sono quelle di sempre, quelle di uno juniores che non trascura nemmeno un dettaglio per diventare un campione. Invece, Gregor Fucka campione lo è ormai da oltre un decennio ai livelli più alti in Europa, ha vinto tutto con i club sia in Italia che in Spagna, ed è stato tra i grandi protagonisti che hanno riportato ad essere vincente la Nazionale Italiana. Vederlo arrivare due volte al giorno, a fine estate, per allenarsi negli orari liberi del PalaDozza, faceva davvero riaffiorare i ricordi. E quando poi ha cominciato ad allenarsi con la squadra biancoblù, pur senza pensarci troppo su almeno inizialmente, ha fatto venire lacquolina in bocca. A lui e la Fortitudo, fino a far convergere nuovamente le proprie strade. Gregor, ora si può dire: sei di nuovo un giocatore della Fortitudo E sempre bello tornare praticamente a casa, perché qui ho disputato più anni che in qualsiasi altro club, addirittura cinque stagioni, ed il fatto di tornare in Fortitudo adesso significa per me una grandissima emozione. Sono molto felice di avere trovato la squadra e la fiducia dellallenatore che mi vuole qui, per me questa è sempre la cosa più importante, ma il fatto che questa squadra coincida proprio con la Fortitudo mi fa essere ancora molto più felice, non vedo lora di cominciare e di dare il mio contributo alla squadra. In estate hai rifiutato delle offerte, sia in Italia che in Europa, a costo di restare fermo. Avevo delle richieste, sì, qualcuna importante anche se magari non importantissima, ho sempre avuto il desiderio di continuare a giocare ad alto livello, in una squadra che potesse combattere per qualcosa, come credo che la Fortitudo continuerà a fare sia in Italia che in Europa. Non ho mai pensato di non trovare la squadra giusta, credo invece che un giocatore debba sempre avere lambizione di cercare il meglio, di andare sempre avanti. E con questo spirito che ho aspettato, ero convinto di trovare la squadra giusta anche se allinizio non potevo immaginare che sarebbe stata proprio la Fortitudo, sono felicissimo. Che Fortitudo ritrovi, oggi? Credo che Zoran Savic non sarebbe tornato, se non avesse avuto le possibilità di costruire una grande squadra. E per questo fine che la squadra è stata costruita e sicuramente vuole lottare per vincere quanto più possibile, nulla è ancora precluso ed io ci credo assolutamente. Così come sono convinto che la classifica attuale non rispecchi affatto le potenzialità di questa squadra, che merita di salire molto più in alto. Cercherò di dare tutto quello che servirà alla squadra e al coach per il nostro obiettivo comune, che è sempre la cosa più importante. La strada, per te, ha sempre avuto ununica direzione. Con la voglia e con lallenamento si può sempre fare tanto, limportante è lavorare sempre al massimo per cercare di restare sempre ad alto livello e darsi delle sfide continue. Poi, non sarò proprio uno juniores come dice Zoran, ma la voglia e lo spirito sono quelli, con un po desperienza in più da mettere al servizio della squadra. Ti senti pronto ad avere un impatto immediato sulla Effe? Lo spero, mi sono allenato tanto questestate, tantissimo. Dapprima da solo e quindi con la Fortitudo, ho lavorato giorno per giorno con lobiettivo e lambizione di farmi trovare pronto il giorno che sarei tornato in campo e adesso voglio esserlo.
Sito ufficiale Fortitudo Bologna.