[b][u]Armani Jeans Milano Panionios Atene 77-73 (18-17, 18-21, 26-18, 15-17) [/b][/u]
[b]Statistiche:[/b]
[u]Panionios:[/u] V.Xanthopoulos 0 (0-1 da 3), B.Cvetkovic 10 (3-6, 0-1), I.Zoroski 8 (1-2, 2-5), I.Georgallis 0, I.Kalampokis 7 (1-2, 0-3), A.Miles 16 (3-7, 2-3), M.Marinos-Raicevic 14 (3-3, 2-3), L.Kendall 3 (1-3), Y.Giannoulis 0, G.Nikolic 0, L. Baxter 15 (4-7).
[u]Armani Jeans:[/u] M.Bulleri 4 (2-2, 0-1), M.Hall 14 (1-2, 4-6), M.Mordente 2 (1-4, 0-1), L.Vitali 7 (2-3, 1-4), J.Thomas 10 (2-5, 2-4), R.Mason Rocca 16 (6-11), J.Beard 2 (1-1), J.Sangarè 4 (2-3, 0-1), D.Hawkins 18 (5-7, 0-1).
[u]Rimbalzi:[/u] Baxter 12, Rocca 10.
[u]Assists:[/u] 5 Miles, 3 Vitali.
[u]Valutazione:[/u] 25 Hawkins e Baxter.
[b]Quintetti:[/b]
[u]Armani Jeans:[/u] J.Sangarè, J.Thomas, D.Hawkins, M.Hall, R.Mason Rocca.
[u]Panionios:[/u] A.Miles, I.Kalampokis, B.Cvetkovic, M.Raicevic, L.Baxter.
In un Forum non degno della massima competizione europea, va in scena la partita tra le grandi deluse di questo girone di andata e, a far visita a Milano (ancora a quota zero), cè il Panionios dellex senese Baxter. E chiaro il piano di Bucchi di impegnare proprio lex Maryland e Rocca in avvio è lunica credibile opzione offensiva con 8 punti. Thomas contribuisce con due bombe, ma la partita è tuttaltro che godibile con un livello di intensità prossimo allo zero. Come ogni occasione in cui non si difende, si spendono falli e alla prima sirena Milano ha già Thomas e Hawkins a quota due.
Linizio di secondo quarto è quanto di più orrido si possa vedere su un campo da basket. I padroni di casa segnano la miseria di due punti in cinque minuti di gioco, subendo ogni genere di penetra e scarica e addirittura 7 punti da Marinos-Raicevic (si lex napoletano che non aveva riscaldato troppi cuori intorno al Vesuvio). Per la disperazione Bucchi inscena una zona posticcia, che però, dopo i primi due errori dalla lunga del Panionios, paga ottimi dividendi, permettendo di recuperare un parziale di 15-4 che stava assumendo proporzioni imbarazzanti. Finalmente si iscrive al match Hawkins con 4 punti tutti dalla lunetta, assieme a Vitali che dopo un pessimo primo tempo infila la tripla in zona cesarini. Come ogni partita di Milano che si rispetti, arriva il canestro a fil di sirena di un Miles, sin li piuttosto rinunciatario, che chiude il tempo sul +2 per i greci.
Lapproccio al match di Milano vive di alti e bassi, infatti la partenza sembra buona con un 4-0, ma poi la confusione torna a regnare sovrana nellattacco e ne derivano 3 minuti di poca lucidità, anche da parte degli arbitri che valutano in modo approssimativo almeno quattro chiamate equamente distribuite. Dopo i soli tre tiri del primo tempo, Miles decide di prendere in mano lattacco greco e di segnare in rapida successione due giochi da tre punti. Qui Milano torna a vivere il momento buono con un 9-0 di parziale culminato da un curioso assist di Vitali per Hall che si tramuta in unottima finta con tripla allo scadere.
E il momento del down per Milano e il Panionios confeziona lennesimo parziale della partita, per andare avanti di quattro lunghezze prima che Hall non realizzi la tripla che ferma lemorragia. E il solo il coloured a trovare canestri nellinizio di quarto, ma i greci non affondano la lama nella ferita aperta e si trovano a giocare gli ultimi tre minuti punto a punto. Kendall sigla il +1, Thomas risponde da par suo ed è uno scambio di canestri sino al contropiede di Thomas con rimbalzo e canestro di Rocca, che replica nellazione successiva con il gioco da 3 punti su un poetico assist di Vitali. Cvetkovic penetra ma sbaglia e Rocca prende lennesimo rimbalzo di questo finale, andando a sbagliare entrambi i liberi, ma il tiro da tre di Miles va corto e Milano riesce a portare a casa la partita.
[b]Play of the game:[/b] Assist al bacio di Vitali per Rocca nel traffico, che converte con il gioco da tre punti che, di fatto, chiude il match. Bello e importante il gioco a due sullasse italiana.
[b]Quotes:[/b]
[u]Trifunovic:[/u] Congratulazione ad entrambi i team per lo sforzo profuso e la voglia di vincere che hanno messo in campo. La chiave della nostra sconfitta è stato il non esser in grado di arrivare nel finale di partita con un buon vantaggio, commettendo palle perse banali soprattutto contro la loro difesa a zona e sbagliando tanti liberi (23-33 alla fine).
Entrambe le squadre rimangono vive per la qualificazione, ci saranno tanti risultati e tante cose ancora da decidere. I falli hanno condizionato la prova di Marinos, che ha fatto molto bene quando è stato in campo con rimbalzi e punti, ma con il quarto fallo era difficile farlo rientrare ed è stata una mia decisione lasciarlo in panchina per non esporlo a difficoltà e magari guastare la chimica creatasi.
[u]Bucchi:[/u] è stata una vittoria importante perché era fondamentale per stare aggrappati alleurolega, e soprattutto perché si giocava davanti al nostro pubblico dopo due trasferte di fila. Estata una vittoria fortemente voluta da tutti, perché era il momento di raccogliere qualcosa di concreto dopo buoni lavori in palestra durante le ultime settimane. Avevamo davanti squadra molto fisica e i momenti di ups and downs sono stati dettati dalla loro bravura nel metterci in difficoltà. Noi abbiamo fatto ricorso alla zona e alla zone-press per molto tempo e questo ci ha permesso qualche contropiede per tornare sotto nei momenti di difficoltà come il secondo quarto. I tifosi sono pochi, ma li ringrazio per la presenza che ci ha dato un po di carica, cosa che la squadra aveva bisogno di sentire. Mi viene naturale provare a coinvolgere il pubblico e provare a farlo entrare in partita anche con gesti platealii miei trascorsi napoletani aiutano in questo senso dice scherzosamente-
Katelynas non è stato bocciato, stasera avevamo bisogno della precisione al tiro e un pochino più di talento e quindi ha dovuto giocare molto di più Mike. Minda ha giocato tanti minuti ad Avellino con buoni risultati, stasera ha accettato di buon grado i cambi e lo scarso minutaggio, perché ci serviva qualcosa di diverso.
Sangarè a volte dimentica di essere un buon attaccante e deve migliorare in questo, Luca se pressato non è un super atleta, come lui stesso ammette, e ha bisogno di qualche palleggio in più per superare la pressione. Da questo ne derivano le difficoltà di gestione della palla e della fluidità dellattacco. Non è un problema strutturale, dobbiamo solo capire e adeguarci.