Si tratta di una situazione disastrosa quella che P.J. Carlisemo lascia nelle mani del neo coach ad interim Scott Brooks, il quale dopo alcuni anni passati a fare da assistant coach tra Denver, Sacramento e appunto Oklahoma City, tenta il salto probabilmente più lungo della sua carriera.
Da [b]evitare il titolo di peggior franchigia della storia[/b] che appartiene per ora ai 76ers di Philadelphia del 1972, con sole 9 vittorie a fronte di 73 sconfitte.
La strada pare alquanto tortuosa date le sconfortanti prestazioni offerte finora dagli arancioblu che sono a detta di tutti o quasi, la squadra con meno talento della lega potendosi però permettere di schierare il miglior rookie del 2007.
Un piccolo punto a favore dei Thunders può essere la bassissima età media del roster che si aggira intorno ai 24 anni, di cui fanno parte quattro rookie che la proprietà spera possano crescere portando la squadra ad essere competitiva col passare del tempo.
La squadra mescola un insieme di giovani di belle speranze con vecchie volpi quali Joe Smith, Desmond Mason ed Earl Watson, ma per il momento non è stata trovata nemmeno lombra di una chimica che possa portare a qualcosa di costruttivo e positivo per il gioco espresso che risulta parecchio lento e macchinoso con pochissimi sbocchi offensivi; ancora oggi infatti, ad un mese dallinizio della regular season, i Thunder sfoggiano il penultimo attacco della lega e sono praticamente privi di gioco perimetrale, concludendo alcune partite con linvidiabile percentuale dello 0% dallarco, con il solo [b]Durant (21.7 ppg)[/b] che prova a caricarsi la squadra sulle spalle, con scarsi risultati però, perché troppo solista, e perché nessuno è in grado di offrire un degno supporto.
Altri giocatori che possono dare qualcosa alla causa sono leterna promessa Chris Wilcox, Jeff Green e [b]Russell Westbrook[/b]: il primo reduce da sei anni di professionismo, impegnato nel tentativo di far esplodere il potenziale di cui è accreditato; il secondo sta facendo vedere cose discrete sia in attacco che a rimbalzo (13.6 ppg e 5.7 reb), e il terzo, che tra i 4 rookie pare essere quello con il maggior potenziale e con il maggior estro creativo, doti che lo stanno portando a guadagnarsi sempre più spazio in squadra.
Se Clay Bennett pensava di poter schioccare le dita metaforicamente e risolvere tutti i suoi problemi semplicemente spostando la franchigia da Seattle a Oklahoma City si sbagliava di grosso: se infatti da una parte ha ottenuto un buon riscontro di pubblico dagli abitanti della città dei tornado, dallaltra non ha per nulla messo mano al portafoglio segnando in parte il destino della sua squadra; che risulta avere il secondo monte stipendi più basso per lannata in corso, dietro ai soli Grizzlies, con $59,705,329, che è molto al di sotto della media NBA che si attesta a circa 72 milioni di dollari.
La situazione pare addirittura poter peggiorare nella prossima stagione con 6/7 giocatori in uscita e nessun contatto avviato dagli emissari arancioblu in ottica di mercato, situazione questa che lascia presagire ad una strategia simile a quella adottata la scorsa estate con il possibile approdo di giocatori allinizio della carriera, condito da qualche giocatore sul finire della propria in cerca di gloria e contratti che presumibilmente nessun altro sarebbe disposto a concedergli.
Detto questo, lipotesi di eventuali miglioramenti del team, almeno a breve termine, potrebbe provocare non poco scetticismo anche se lunico modo per poter ottenere qualcosa di buono potrebbe essere quello di lavorare molto sodo sui singoli giocatori; mettere infatti nelle condizioni ottimali i numerosi giovani dandogli spazio e tempo, anche a costo di eliminare in parte il già scarso talento corale, potrebbe portare a beneficiare di una decisiva crescita del livello generale.
Molti non saranno di questo avviso pensando al lavoro per migliorare il gioco di squadra come soluzione ottimale, ma come dimostrano le cifre, se non è presente una quantità passabile di talento è inutile adottare strategie per far si che si giochi di squadra.
Se il record attuale di 2-16 è il risultato massimo che si può ottenere, vale la pena lasciare da parte le statistiche e provare a tirare fuori qualcosa di positivo in attesa della prossima stagione, a patto che ci sia un piano serio e fruttuoso per dimostrare che i Thunders non sono solo delle comparse per mantenere pari il numero di franchigie.
Insomma la strada pare ancora lunga e piena dinsidie per poter uscire dal tunnel