In cosa speravamo per questi Wizards prima dellinizio della stagione regolare?
Quante possibilità davamo a questa squadra di avere un record positivo senza il loro deus-ex-machina Arenas in campo per la fine di questo 2008?
Potevamo credere che uninizio così stentato da parte dei capitolini potesse portare, addirittura, al licenziamento del coach Eddie Jordan?
Queste sono tre domande a cui cercherò di fornire un perché, visto che di questi tempi, in spogliatoio Wizards, non si può non pensare a cosa fare per uscire da questo atroce buio di prestazioni, visto lindecoroso record di due vittorie e dodici sconfitte in queste prime quattordici partite di regular season.
Nonostante lanno passato, questo team, senza Gilbert in campo, ha saputo fornire prestazioni meritevoli di playoff per tutta la durata della stagione regolare, in questo periodo, sebbene il gruppo ha dimostrato unione nellaffondare con i propri mezzi, il rischio è quello di buttare via già da ora una stagione che si presupponeva, potesse portarli addirittura a passare lostacolo del primo turno dei playoff.
Né Jamison, né Butler stanno trascinando positivamente la squadra, e tutti e due, seppure ne abbiano i mezzi (soprattutto il secondo), stanno fornendo statistiche realizzative mediocri con percentuali moderatamente basse. Se a questo aggiungiamo uno scarso impegno difensivo da parte di tutti, troviamo semplicemente il record negativo che hanno conseguito.
Il quintetto base Daniels, Stevenson, Butler, Jamison e McGee appare stantio, benché un giovane di belle speranze come McGee; piedi veloci a dir poco, ma inesperienza da vendere, potrebbe rendere più rosee le aspettative future.
Unaltro dei problemi di questo pessimo inizio è stato lelevato alternarsi di giocatori nei ruoli di play e di centro: in questo mese di Novembre sono stati ricoperti da vari giocatori, ma né Dee Brown, né Daniels, né Young, né Blatche, né Ethan Thomas sono riusciti a mutare il cammino.
Apparentemente Dee Brown potrebbe esser un giocatore che cambia ritmi delle partite entrando dalla panchina o partendo subito in quintetto, ma la sua velocità non ha contribuito a questa, tanto sperata, inversione di tendenza.
Pure Nick Young, con il suo talento cristallino in attacco, potrebbe invertire questo trend negativo, ma nelle partite finora disputate, ha fatto registrare una preoccupante altalenanza in fatto di punti, con una media, comunque niente male visto il grado di sophomore, di 12 punti ad allacciata di scarpa. Il massimo stagionale sino ad ora, è stato di 23 nella sconfitta contro Detroit alla seconda gara stagionale.
Antonio Daniels, invece, sarà letà o la poca verve che gli trasmettono i compagni, in campo sembra lombra delleccellente guida degli anni passati, sia in maglia Wizards, che Spurs o Sonics. Le statistiche (5 punti, 3.5 assist e solo 0.8 rubate) sono lì a ribadire che la chioccia sembra avvicinarsi sempre di più al tramonto della sua carriera, vista comunque letà non proprio giovane.
Ovviamente si spera che lui, come pure gli altri vecchi, portino fuori da questi bassifondi melmosi, la squadra dellattuale coach Ed Tapscott.
Parlando dei ruoli interni e di chi li dovrebbe occupare: Jamison, Thomas, Blatche, Songaila e McGee, si può annotare come questo sia stato il main-problem di questo scorcio iniziale.
Poca difesa interna, tagliafuori dimenticati di continuo, zero intimidazione, viste anche le caratteristiche fisiche dei giocatori, e la troppa fragilità della prima linea difensiva han reso gli Wizards una squadra perforabilissima subendo una media di 103 punti lasciando agli avversari il 48% al tiro. Delle dodici sconfitte, ben otto di esse han visto i rivali superare i 100 punti: con questa leggerezza difensiva non si potrà di certo sperare in una apparizione nei playoff della prossima primavera. Continuando così, visto pure il ritmo non molto veloce tenuto in partita dai Maghi, è impossibile pensare di arrivare a quota quaranta vittorie ad Est del Mississippi.
Thomas, rientrato dopo loperazione al cuore della stagione passata, sta comunque fornendo la solita energia sotto le plance, ma visto le sue peculiarità fisiche non intimidisce quanto basterebbe, e lassenza di Haywood per tutta la stagione, fa disperare il management e tutto lo staff capitolino.
Blatche, oramai, è candidato a una carriera NBA da compassata presenza sottocanestro in difesa, esibendo un buon talento offensivo, ma lasciando a bocca asciutta i tanti (sottoscritto compreso) che speravano in una sua esplosione in NBA.
Songaila e Jamison offrono parallelamente il solito contributo perimetrale in fase dattacco, ma nella propria metà campo, sebbene siano navigati NBAer, non spendono troppe energie visto lo scarso impegno dei compagni attorno a loro. Comunque, tentano a loro modo, vista lesperienza di entrambi, di arrangiarsi un po come possono.
Lultimo giocatore interno: Javale McGee, rookie da Nevada-Reno, sta sorprendendo tutti gli addetti ai lavori con grande impegno, sia in fase di corsa che di salto con eccellente coordinazione di piedi. Le statistiche per i soli 19 minuti di impiego sono strabilianti, 8 punti, 5 rimbalzi e 1 stoppata per una matricola dotata di un fisico molto gracile ma con leve lunghe che stanno infastidendo un minimo gli addormentati dinizio stagione lunghi avversari.
Da lui e dagli altri giovani, Nick Young e Dee Brown, dovrà partire la riscossa per questo gruppo in sordina, e dovranno tenere su la baracca almeno fino al ritorno di Gilbert in campo (Gennaio-Febbraio 2008).
Per ultimo, cè poi da considerare pure il ritorno di Juan Dixon a casa Wizards:
lex play-guardia di Maryland sta facendo registrare discreti numeri (5 punti, 1,7 rimb e 3 assists) e nonostante il minutaggio non sia così elevato, ha fornito costanza di punti realizzati (sempre attorno alla doppia cifra scarsa).
Un giocatore come lui, che sa crearsi un tiro in molti frangenti senza esser troppo egoista, risulterà fondamentale quando Arenas tornerà in campo. Ho detto Arenas per dare unesempio di possibile azione in cui Dixon potrebbe esser molto efficace: posizionandosi al di fuori dellarco da tre punti per una tripla dopo essersi visto arrivare il pallone da unArenas o un Butler in penetrazione nellarea avversaria.
Questi rappresentano i problemi attuali per questa squadra decisamente poco abituata a perdere così tante partite di fila (una delle peggiori partenze della loro storia), facendo deludere svariati fans. Molti di questi, poi, diranno che con Arenas la squadra cambierà in meglio, ma se qualche partita sarà più facile vincerla, bisogna anche saper portare una squadra ai playoff senza dover sempre esagerare in prestazioni di punti tralasciando il resto del team.
Staremo a vedere come andrà questo Dicembre appena iniziato, e che vedrà di scena Martedì notte i Nets di Devin Harris al Verizon Center di Washington.
Intanto auguri e tanti belli propositi coach Ed!