Roma, 14 dicembre 2008 – Aria pesante al PalaLottomatica, quasi irreale per i padroni casa che subiscono una dura ma ferma contestazione da due diversi gruppi di tifosi assiepati sugli spalti nella zona storica del tifo virtussino, contestazione silenziosa con degli striscioni esposti nella fase di riscaldamento prima della gara contro i trevigiani:
“Basta alibi, fuori le palle!” ed un “5 sconfitte senza orgoglio e dignità, mancate di rispetto a tifosi e società”.
E nel silenzio anche un pò surreale del Palazzo incomincia una partita che senza le recenti vicissitudini andate in scena in casa Virtus Roma sarebbe potuta essere una gara di altissima classifica tra due squadre che cercano la vittoria per differenti ma validissime ragioni opposte.
Roma parte bene, la palla gira che è un piacere in attacco (cosa vista poco nella Roma formato campionato), con Jennings esterno e Jaaber playmaker a fare da chioccia al ragazzino californiano che fanno andare un pò a vuoto Dixon e Neal con qualche palla persa di troppo (alla fine per i trevigiani saranno tantissime, troppe, 22 piene!!), ed al 4° minuto la Virtus Roma si trova già a +8.
Treviso sembra farraginosa, quasi timorosa, non è un caso che in trasferta sinora abbia collezionato prove poco consistenti in campionato nonostante lo startin five non sia certo privo di carattere ed esperienza, Soragna, Rankic e Nicevic su tutti.
I trevigiani sbagliano parecchio e consentono recuperi prodigiosi a Roma che ha bisogno di questo e non se lo lascia dire due volte (protagonisti Jaaber e Jennings con la collaborazione anche di Gabini ed Hutson), scappa con una seconda positiva tripla di Gabini a +10. Si osserva che i ragazzi in maglia rossa si cercano, si passano la sfera di cuoio, sembra insomma una Roma diversa.
Ma proprio dal +10 per Roma, Treviso si scuote perché da questo momento (siamo al 5°), i trevigiani incominciano a capire come attaccare la difesa virtussina: Wallace da sotto e Rancik portano i verdi a -6 ma ci pensa Hutson a riportare Roma a +10.
Jennings si muove bene e Gentile, esordio in campionato per lui come Head Coach, effettua il primo cambio solo al 5° togliendo un comunque positivo Gabini (2 falli a carico ma 2 su 2 da 3), per Gigli che lo ripaga con una tripla che sa di vendetta contro gli ex- compagni di squadra.
Roma convince, Treviso fa storcere un pò il naso, troppo farraginosa la manovra e si finisce con Roma a +8.
Nel secondo quarto i verdi della Marca partono meglio, più decisi: la palla gira con maggior precisione tra Dixon ed il nuovo entrato Markovic, Wallace piazza degli ottimi blocchi per il buon tiro sul P&R di Dixon che buca con frequenza la retina.
Assente Neal, atteso da tutti dopo la prestazione monstre di domenica scorsa contro Pesaro, ma forse è anche merito di Jabber non lo molla un attimo, alla fine per lui un delundetissimo tiro da 3 basta, il vuoto assoluto!?!?
Si vede il rientro di un Brezec al posto di un positivo Hutson per dargli fiato, ma ora Roma sembra essere ritornato quella di 7 gg. fa a Ferrara: prevedibile, macchinosa, con la palla che non viaggia speditamente come prima e sempre grazie a Super Dixon i verdi prima vanno a -3 per poi impattare al 3° minuto sul 33 pari.
La partita è poco bella, meno fluida di prima, Treviso ora gioca con l’orologio in testa e cerca ora Wallace ora Renzi, ma Roma si aggrappa ad una buona difesa nel pitturato, non resta quindi che palla a Dixon che da a Treviso il massimo vantaggio di +3 con la solita tripla.
Ma ci vuole una sosta ai box per lindemoniato play americano in maglia verde, entra il giovanissimo Rullo assieme a Lorbek e qui rientrano in scena Jaaber e Jennings che scuotono Roma, rubano due palle consecutive allo spaesato play italiano (per Lui purtroppo un -9 di valutazione globale !?), e Roma vola a +4, poi ancora +6 con il solito Hutson e dopo un bel canestro in transizione da sotto di Renzi, va a +7 con la terza tripla consecutiva di un ottimo El Tanke Gabini.
Treviso si disunisce, Neal sbaglia ancora e Roma dilaga scacciando gli spettri: +12 con un gioco da 3 di Jabber e sulla sirena lunica tripla dai 6,25 di Rodrigo de La Fuente: Roma 53 Treviso 38.
L’aria adesso al Palattomatica è rilassata, la Virtus ha dato prova di concretezza e di saldezza di nervi nel momento in cui Treviso aveva capito come tirar fuori il meglio da se stessa.
Il terzo quarto si apre con gli stessi quintetti, solo Mahmuti toglie Rancik per un buon Wallace che sembra in certi istanti essere tornato quello di Capo d’Orlando.
Mentre compare uno striscione pro-Jasmin Repesa sempre dalla zona storica del tifo virtussino con cori in allegato, Treviso ricomincia a crivellare da 3 con Dixon, Wallace e finalmente Neal per un buon -8, ma questa sera Roma ha in Gabini un cecchino mortifero: altra tripla siderale ed è 5/5 da 3.
Nando Gentile si agita il giusto ma si osserva, come confermerà poi lo stesso Head Coach per caso nel dopopartita, come la panchina di Roma sia viva, reattiva, meno apatica del passato.
Adesso la gara è buona, canestri da una parte e dallaltra ma appena Treviso molla un attimo, Roma se ne va di nuovo: +12 al 5° con Gigli, Treviso però tampona la falla con lennesima tripla del redivivo Lorbek (accolto da qualche strano, ingiustificato fischio al suo ingresso sul parquet). Si chiude con il solito Becirovic, finalmente più preciso e presente, a gestire sugli ultimi scampoli del terzo quarto in lunetta che ribadisce il +12 di Roma.
Il quarto periodo si attende una Treviso inferocita e cattiva ed invece per quasi 3 minuti non si vede un canestro che uno. Si rivede in campo Jennings assieme al redivivo Brezec che si accorge di avere davanti il volenteroso ma inesperto Renzi e lo castiga per due volte. Treviso si affloscia, Dixon continua a roteare la palla e cerca ora Markovic, ora Wallace, ora Neal ma Roma difende benissimo (è entrato anche Datome che buca subito la retina da 3), ed Andrè Hutson si concede il lusso di un tiro che per pochissimo non viene dato buono da 3: Roma a +17.
E’ finita, manca ancora parecchio ma si capisce che è finita, è garbage time e si chiude in scioltezza con una Treviso che cade rovinosamente nel punteggio al cospetto di una Roma ritrovata e fiera.
MVP Roma
Gabini per la Virtus, sebbene Hutson e tutti gli altri in maglia rossa abbiano messo assieme una prova convincente e soddisfacente, lArgentino con le sue bombe da 3 al momento giusto ha dato quel vigore e quella convinzione che in certi istanti sembrava essere in rosso per Roma.
MVP Treviso
Dixon per il Benetton, ha tenuto veramente in piedi da solo sia il gioco che il punteggio dando in certi istanti la sensazione che per fermarlo ci sarebbero volute le manette !
WVP Roma
E’ difficile trovare qualche elemento che questa sera non abbia dato il suo ma se proprio vogliamo essere pignoli forse Sani Becirovic ha un pò deluso, ancora forse non al top della forma fisica.
WVP Treviso
Neal, senza dubbio, ci si aspettava dall’ex-Barcellona unaltra grande prova ma è stato francamente evanescente, poco presente, poco reattivo anche in difesa, ha subito tutta la partita la pressione di Jaaber e non è quasi mai riuscito a mettere seriamente in crisi la difesa Virtussina.
Le cose da salvare Roma
Beh, quando vinci con +21 su una delle squadre più in forma in campionato ed in Europa, c’è poco da fare gli schizzinosi.
Si son ritrovati certi automatismi in attacco ed in difesa ieri smarriti.
Ed i singoli? Jennings ad esenpio, sembra essere più sereno di agire come meglio crede ma non esagera forzando limpossibile, trova belle soluzioni in penetrazione e difende decentemente. Gli infortunati stanno recuperando, insomma, la luce dallinterno del tunnel si vede, eccome.
Le cose da salvare Treviso
E una Squadra che ancora deve trovare il giusto mix tra giovani e meno giovani, oggi forse ha abusato troppo del tiro da 3 trovando comunque un Bobby Dixon eccellente da 28 punti complessivi con un tonante 7/10 da 3.
Per il resto troppe palle perse, come Roma contro Badalona in EL, stasera Treviso ha eguagliato questo pessimo primato con 22 palle regalate agli avversari, sono decisamente una cifra spaventosa per qualsiasi squadra di lignaggio cestistico elevato.
I verdi trevigiani dovranno evitare di regalare ancora tanto ben di Dio se vorranno proseguire nell’ottimo cammino svolto ad oggi in campionato.
LA NOTA LIETA.
Non si son visti letteralmente gli arbitri, nel senso che il trio Tola-Lo Guzzo-Sardella non si è fatto notare, arbitraggio quindi perfetto quello cioè che dovrebbe sempre essere nel Ns. Amato Sport.
Lottomatica Roma – Benetton Treviso 96-75
Parziali: 29-21; 24-17; 20-23; 23-14
Sala Stampa
Mahmuti
“Eravamo scesi a Roma convinti di fare la Ns. bella partita ma sinceramente ci aspettavamo questa reazione da parte della Virtus e dovevamo mettergli più pressione. Siamo partiti invece “soft” e li abbiamo agevolati non mettendogli la pressione che avremmo dovuto mettergli all’inizio. Poi ci siamo ripresi ma le troppe palle perse ci han tarpato le ali. Abbiamo cercato di difendere forte per rientrare in partita ma non c’è stato nulla da fare, ci siamo disuniti e stop.
E’ vero, a volte fuori casa soffriamo in campionato anche se a Ferrara abbiam fatto bene ma il mio roster è un mix che deve crescere, non è una scusa, è la realtà e le vittorie in trasferta in ULEB ne sono la prova.”
Gentile
“Innanzitutto lasciatemi salutare e ringraziare Jasko col quale ho un solido legame di amicizia e stima. Dopodicchè, anche stasera ho visto una squadra sgombra mentalmente, libera di giocare e volenterosa di giocare da squadra. Anche a Badalona avevo visto questo ed oggi ne avuto la conferma, sono felice di questo ed anche i ragazzi han dato prova di maggiore freschezza mentale ed allegria di gioco. Si son cercati, han voluto passarsi la palla forse anche troppo ma era quelllo che desideravo vedere.
Finalmente abbiamo invertito il rapporto palle perse/recuperate, finalmente un +16 per Noi e questo da sempre morale, fa sempre bene! Bravi Tutti, ma questa squadra deve correre e per correre deve fare una buonissima fase difensiva e deve ritrovare il gusto del giocare nei ruoli preferiti e per cui sono stati voluti a Roma.
Ho deciso di mettere Jennings con Jaaber per cercare di togliere un pò di peso al Ragazzo e credo che sia andato benissimo.
E’ vero abbiamo subito molto da 3 ma sono contento perchè comunque abbiamo tirato meglio Noi eppoi loro son rimasti a 75, credo non sia poco con la media che hanno avuto !?!? Se rimarrò ? No, io sono quì a dare una mano e l’ho detto e ripetuto e ci tengo a sottolinearlo. Sono contento di questa vittoria ma quì mi fermo (ma non ha detto mica che non ci sarà Giovedì, ndr).”
Fabrizio Noto/FRED