Che in Arizona ci fosse lavviso di lavori in corso era chiaro sin dalla scorsa estate, gli arrivi di ONeal per rinforzare la squadra nellarea pitturata e di Porter al posto di DAntoni per dare una maggiore dimensione difensiva al team sembrava fossero una chiara indicazione di dove volesse andare a parare la dirigenza.
Con la trade della scorsa settimana che ha portato a Phoenix la guardia [b]Jason Richardson[/b], lala [b]Jared Dudley[/b] e una seconda scelta di Charlotte nel 2010 al posto di [b]Raja Bell, Boris Diaw[/b] e il play [b]Sean Singletary[/b], sinceramente non si capisce più tanto bene quale sia il progetto al quale Kerr e compagnia stiano facendo riferimento.
Larrivo di Richardson e soprattutto la partenza di Bell e Diaw rappresentano una vera e propria inversione ad U rispetto alla strada che la squadra sembrava aver preso, ossia maggiore applicazione sul lato difensivo. JR è un giocatore che avrebbe reso felice DAntoni: votato al run and gun, tiratore ed attaccante eccezionale, considera però la difesa solo un optional e chiede di giocare molti palloni, cosa che sarà un bel rebus per un team che ha già diversi giocatori molto accentratori. A tale proposito appena un paio di settimane fa [b]Stoudemire[/b] si era lamentato con i media di non essere più il principale riferimento offensivo. Dopo un paio di giorni dopo questo episodio [b]Shaq[/b] ha scritto 35 contro Milwaukee giusto per sottolineare, se ce fosse ancora bisogno, che se la palla arriva nelle sue mani succede sempre qualcosa di positivo.
In questo scenario inserire Richardson, che a Golden State e a Charlotte era incoraggiato a tirare quanto più gli piaceva e che di fatto è un tiratore di striscia che ha bisogno di avere molti palloni per scaldare la mano, non sembra compito facile. Lo stesso [b]Nash[/b] dovrà sudare le proverbiali sette camicie per distribuire i tiri senza scontentare nessuno, lui incluso.
La domanda che serpeggia ora è se altri movimenti sono previsti a breve, con Stoudemire che è maggiormente in ballo soprattutto dopo il malcontento manifestato pubblicamente. La stessa partenza di Bell era forse nellaria, la scorsa estate le sue richieste di prolungare il contratto erano rimaste inascoltate e soprattutto le sue ultime prestazioni difensive molto poco brillanti con una lunga lista di tiratori che hanno avuto vita facile a Phoenix nelle ultime uscite (Wade, Berea, Carter) solo per citare gli ultimi.
Anche Richardson ha un lungo elenco di tiratori che vanno a nozze contro di lui, il suo acquisto riporta il team di Porter al vecchio modo di giocare dei Suns con le briglie un po più sciolte rispetto allinizio della stagione al grido di se non riusciamo a fermare lattacco, imponiamo il nostro ritmo e corriamo a mille allora così da stancare i loro tiratori. Tutto ciò è molto DAntoni style e viene da chiedersi quanto Mike avrebbe gradito gli innesti da Golden State (Barnes e lo stesso Richardson).
Con Barnes, Leandro Barbosa, Dudley, Robin Lopez che escono dalla panchina, i Suns sono ancora costretti a correre e a fare punti. E anche a fare spettacolo così da riempire di nuovo il US Airways Center una volta sempre sold out e ora troppo spesso con tanti posti vuoti.
Da non sottovalutare anche il valore aggiunto della trade, ossia la seconda scelta di Charlotte nel 2010, anno in cui Phoenix non ha diritto di scelta al primo giro (ceduto a Seattle nella trade di Thomas). Se Charlotte continuerà a vivacchiare negli ultimi posti della lega, i Suns si troveranno con una seconda scelta intorno al 30esimo giro senza gli obblighi contrattuali legati ad una prima scelta che sarebbe stata poi comunque di ultima chiamata.
Lo scambio dovrebbe consentire quasi sicuramente ai Suns di tirarsi fuori dalla lotta per lultimo posto dei playoff. Quanto poi a fare strada nella post season questo è un altro paio di maniche e a Phoenix sono consci che allo stato attuale delle cose non cè da essere ottimisti.
Kerr ha predicato difesa per mesi, ha preso Porter per insegnarla e poi le sue prime due mosse da general manager sono state quelle di spedire via Marion e Bell, i migliori difensori che avevano i Suns. E ora chi sarebbe il miglior difensore? Grant Hill? Barnes? I Suns devono seriamente considerare che con un quintetto formato da Nash, Richardson, Hill, Stoudemire e ONeal, gli avversari hanno come unico problema limbarazzo della scelta su chi attaccare.