Al Palaverde la gente è tornata finalmente a divertirsi. Dopo la peggior stagione della storia biancoverde, come più volte sottolineato, questo doveva essere lanno del riscatto. Per ora le aspettative sembrano rispettate.
In campionato Treviso si trova attualmente a 2 lunghezze dalle seconde (Virtus Bologna e Montegranaro) ed ha un bilancio di 6 vittorie e 4 sconfitte. In Uleb Cup, grazie a 4 vittorie su 4 partite, si è già qualificata per la seconda fase. Un bilancio positivo, ma tuttaltro che stellare. Considerato, con tutto il rispetto, il valore degli avversari finora battuti, lunica vittoria di grande prestigio è quella, netta, contro il Khimki. Quanto alle trasferte, finora è stato un mezzo pianto: 3 sole vittorie (solo una in campionato, a Rieti) e tante grigie prestazioni, se si esclude lesordio a Siena, a tuttoggi la miglior partita esterna dei Casuals.
E tuttavia ci sono molti motivi per essere soddisfatti. Anzitutto, è bene sottolinearlo, [b] questa squadra non deve vincere il campionato[/b]. Lobiettivo di inizio stagione era quello di costruire un gruppo tale da recuperare lentusiasmo dei tifosi ed iniziare un processo di crescita per un ritorno al vertice non necessariamente immediato. Bene, per ora la missione può dirsi compiuta. La squadra che si vede al Palaverde è una squadra che lotta: quello che vogliono vedere i tifosi.
Non solo. Il gioco finora espresso è di elevata qualità. Indubbiamente una bella sorpresa. Se infatti le vittorie ottenute potevano essere messe in preventivo (ma quanti pronostici erano saltati la scora stagione…), non altrettanto può dirsi per il modo in cui sono state raggiunte: attraverso una difesa rocciosa ed un attacco a tratti (certo, i momenti di blackout non mancano nemmeno tra le mura amiche) avvincente.
Forse è proprio la fase difensiva ad esaltare il buon lavoro di [b] coach Mahmuti [/b], considerando che non pochi giocatori del roster presi singolarmente non sono dei mostri in difesa. Invece la squadra morde eccome. Sorprende soprattutto il lavoro dei lunghi, che si trovano spesso a dover affrontare avversari con più chili e centimetri (e quasi sempre più verticali), me che, insieme, sanno fare muro e nascondere le proprie carenze.
Lattacco poggia molto sul talento dei lunghi, che non solo producono punti (in molteplici modi), ma sono anche degli eccellenti passatori: perciò, tanti canestri trovati con il gioco alto-basso ([b] Nicevic [/b] è di fatto un playmaker aggiunto). Per il resto, molta transizione e tanti extra-pass per trovare buoni tiri, sotto la regia di un finora buonissimo [b] Dixon [/b]. Poi… cè[b] Gary Neal [/b]: dà limpressione di avere margini di miglioramento, ma già così è una macchina da punti, come se ne vedono poche; nei suoi momenti on-fire è inarrestabile.
Difetti? Con Dixon giustamente impegnato in regia (forse non è un caso che nel giorno in cui ha sfiorato il trentello, la squadra ne abbia presi 20), Neal è lunico esterno che garantisce grandi bottini. Per il futuro è necessario che altri facciano di più in attacco; vedi [b] Lorbek[/b] (comunque ben inseritosi e in crescita anche in attacco) e [b] Soragna [/b] (in una stagione finora priva di momenti esaltanti). Ma il vero problema è che… [b] non si gioca solo al Palaverde [/b]. La diversità di rendimento tra le partite in casa e quelle in trasferta (si veda, ad esempio, la statistica degli assist) è evidente e sconsolante. Mahmuti dice che le batoste fuori casa sono linevitabile prezzo da pagare, per una squadra giovane, che deve migliorare e crescere ancora molto sul piano caratteriale. Vero! Alla vigilia, se cera qualcosa di facilmente prevedibile erano proprio gli affanni in trasferta; in fondo, la squadra dellultimo scudetto ha vinto in campi importanti solo ai play off… Per contro, è proprio il livello di gioco espresso in casa (attenzione, non i meri risultati) a rendere così poco digeribile ciò che si era pur messo in preventivo. Più che da un fisiologico generale miglioramento (come detto anche in casa frangenti di difficoltà non mancano) sarà proprio il cambio di marcia in trasferta la chiave della stagione della Benetton: la differenza tra una buono, anonimo, campionato ed uno buonissimo (magari con laccesso alla prossima Eurolega) sta tutta qui.
Stiamo a vedere, in attesa anche che si sciolgano i dubbi sullutilizzo di [b] Wood[/b], che ha ripreso a giocare (non bene) in coppa.