[b]La partita:[/b]
Con una convincente vittoria (73-59) e senza troppi patemi lOlimpia resta in corsa per la qualificazione alle Top 16 di Eurolega. La squadra di Bucchi aggredisce da subito lavversario, e con la precisione di Thomas scava subito un solco che risulterà incolmabile per i ragazzini terribili del Partizan: 26-16 il risultato a fine del primo quarto, frutto di una imbarazzante superiorità in ogni aspetto del gioco (33-7 il dato statistico sulla valutazione di squadra). Va detto che i serbi sono apparsi mosci, svuotati, poco inclini a dare battaglia, quasi che la partita per loro contasse poco o nulla
Nel secondo quarto si comincia con un po di pasticci da ambo le parti, e Vujosevic si fa dare un tecnico dopo meno di 90 secondi: forse per svegliare i suoi, forse per incanalare la partita in binari più consoni ai suoi, oppure solo perché stanco di scelte arbitrali cervellotiche e per questo livello vergognose. Milano soffre la stazza di Vranes in mezzo allarea, non ha mezzi per contrastarlo ed anziché correre e stancare lavversario pare quasi aspettarlo: dopo 5 il punteggio dice 30-27, la zonaccia serba (ma non era bulgara?) è vischiosa ed appicicaticcia, i biancorossi non sanno scrollarsi di dosso lavversario tanto che Sow inchioda sul ferro una devastante schiacciata. Ci pensa però Mordente a tenere a bada gli ospiti, castigandoli dalla distanza e consentendo a Milano di chiudere avanti di 7 (41-34) allintervallo.
Alla ripresa delle ostilità Hall (abbastanza evanescente oggi) commette il suo terzo fallo, escludendosi di fatto dalla partita; Milano però difende in modo molto intenso, la partita si fa spigolosa ed i ragazzi di Bucchi sembrano a proprio agio nella bagarre: in particolare Mordente si incolla a Tripkovic, cancellandolo definitivamente, mentre Rocca è sempre più monumentale: loriundo è su tutti i palloni, in difesa si immola su Vranes (cui rende 30 centimetri buoni) e pure in attacco si fa rispettare (anche se la percentuale ai liberi grida vendetta, purtroppo). Il Partizan non sa più come provare a raddrizzare lincontro, il black-out è totale ed i bianconeri realizzano solo 6 punti in 10 minuti: il parziale allultimo break dice 57-40 per Milano.
Ci si avvia al termine con rotazioni ampie e continuate, tutti hanno spazio e si intravedono sprazzi di ripresa pure dal desaparecido Katelynas, che colleziona 10 punti e 9 rimbalzi in 19 minuti dimpiego (quasi il suo fatturato complessivo da inizio stagione). Tripkovic saluta la compagni a metà tempo, dopo 26 di impalpabile leggerezza, e Tepic rimpingua il proprio tabellino a giochi fatti. Thomas e Rocca si godono il meritato riposo, cè un comprensibile calo di tensione fa rientrare il Partizan a 10 (62-52 a 2 dalla sirena) ma ormai il destino della partita è segnato, si chiude con un +14 (73-59) che rimette in sesto la classifica biancorossa. Ora meritata pausa fino ai primi di gennaio, quando il Real Madrid farà visita al Forum: che possa essere loccasione per chiudere i conti con la sfiga?
[b]Sala stampa:[/b]
Vujosevic si presenta in sala stampa facendo i complimenti a Milano, che ha giocato bene ed ha voluto la vittoria; noi avremmo dovuto e potuto giocare meglio, soprattutto in attacco; poi parte con un delirante pistolotto contro la FIba, che non dovrebbe favorire a suo dire le squadre ricche nei confronti di quelle povere, e si lamenta dellarbitraggio, che avrebbe penalizzato oltre il lecito i suoi ragazzi.
[b]Bucchi[/b] è stanco ma felice, sottolinea limportanza della partita e della vittoria, elogia la squadra sia per la prestazione difensiva che per quanto visto in attacco (un po troppo statico, a dire il vero nota dello scrivente), e fa giustamente notare come finalmente si stia vedendo il vero volto di questa squadra, che lavora al completo da poche settimane. E la convinzione, la grinta, la dedizione che i suoi ragazzi mettono in campo sembrano proprio dargli ragione.
[b]Hombre del partido:[/b] Mordente, in netto recupero fisico, fa tutto quello che ci si aspettava da lui ad inizio stagione: difesa, esperienza, carisma, e se capita qualche tiro (che non guasta mai).
[b]Note a margine:[/b]
Da segnalare la modesta partecipazione di pubblico (circa 2800-3000 persone sugli spalti), ed un vergognoso coro da parte della curva milanese (o di quel che ne resta) a partita quasi ultimata.