Paradiso, poi, un mese e spiccioli dopo, inferno. Ora si cerca in mezzo al calore e ai forconi, di buttare le basi per una scalata degna del miglior Dante. Chi sicuramente resterà negli inferi romani è Repesa: la sua situazione riassume perfettamente quella della sua, ormai ex, squadra. Dopo le prime giornate era visto di buon occhio da tutta la tifoseria blu giallorossa: inizio scoppiettante in campionato, con un 4 a 0 che dava fiducia, una grande vittoria in casa della Effe, un Eurolega che, nonostante fino a quel momento avesse dato lunico dispiacere stagionale con la sconfitta di Berlino, procedeva per il verso giusto.
Poi arriva Udine: Roma gioca bene offensivamente, ad un certo punto sembra controllare la partita, ma dallaltra parte cè un pugnale che fa male. Anderson, soprannominato the dagger (il pugnale, appunto) dai tempi di Uconn, è in una di quelle serate da raccontare ai nipotini, ne mette 37 con irrisoria facilità, dando il là ad un festival di triple che porterà la Snaidero a segnare 104 punti. Roma si fermerà a 100, ed arriva così la prima sconfitta in campo nazionale, che più che male dà fastidio. Il mercoledì seguente si scende in campo in casa del Tau, campo inviolato ormai da oltre 40 partite. Nella testa dei tifosi romani cè ancora il meno 43 di poche stagioni fa. Quella sera Roma toccherà il punto più alto della sua stagione, almeno fin ora, concedendo una prestazione magistrale: Brezec dominante, Ray che difende, corre e tira, Becirovic che illumina, Jennings finalmente convincente, e Hutson che continua a stupire. Si vince a Vitoria, Udine è lontana anni luce, cè tanta fiducia attorno alla squadra, tante aspettative: da questa squadra ci si attendeva molto, e molto sta dando.
Non cè il tempo di godersi limpresa spagnola che al Palalottomatica arriva la acerrima nemica delle ultime stagioni, Siena. Una prova di maturità non da poco, una vittoria contro i campioni in carica potrebbe davvero essere il trampolino di lancio per una stagione memorabile, ma a prescindere dal risultato, ai giocatori in campo si chiede una buona prestazione68-88: Roma è spenta, mai in partita, mentre la Montepaschi gioca come sa, da schiacciasassi qualè, dando ai ragazzi di Repesa una lezione di basket vera e propria. Repesa incolpa i suoi ragazzi di non aver interpretato come lui voleva la partita, qualcosa sembra scricchiolare dentro lo spogliatoio romano. Una settimana ancora, e gli scricchiolii diventano crepe. Si va a Pesaro, e si incassano 106 punti. No qualcosa non va, in campo europeo si continua a vincere, ma sempre meno a convincere. In Italia sono tre le sconfitte di fila, contro la Virtus Bologna diventano 4, in una partita vinta a 35 secondi dalla fine, e incredibilmente persa dopo un supplementare. 35 secondi per passare dalla luce al buio, Paradiso-Inferno appunto, in stile Virtus Roma.
Si respira aria pesante ormai attorno alla squadra, la panchina di Repesa trema, la sua gestione dello spogliatoio è discutibile: dai casi Jennings e Ray (che esamineremo meglio più avanti), alle dichiarazioni post-sconfitte, in cui, spesso e volentieri, il coach croato accusa i giocatori, senza assumersi troppe responsabilità.
Per tutti questi motivi, la partita di Ferrara assume importanza capitale, poco conta il primo posto nel girone di Eurolega. In una partita così importante si vede la Virtus più brutta.
Quinta sconfitta in fila: è crisi, vera.
Ciò che è accaduto veramente dentro gli spogliatoi del PalaSegest, probabilmente, non lo sapremo mai. Di sicuro si sono sentite urla tra Bodiroga e Repesa, e di certo 48 ore dopo, Jasmin consegnava le dimissioni, che questa volta verranno accettate da Toti. Insieme al coach viene allontanato dalla squadra Allan Ray. Il recente futuro parla di una Roma che torna a vincere in campionato e si qualifica matematicamente alle top 16, grazie al successo con Lubiana.
Sulla panchina siede Gentile, ma probabilmente non sarà lui lhead coach della Virtus del 2009. Ray è sempre fuori squadra, sembra imminente il taglio; Bodiroga ai microfoni di Sky ha detto che per lamericano e per il nuovo coach si deciderà la prossima settimana. Ora tutti concentrati su Rieti. Un altro passo falso metterebbe a rischio la partecipazione alla Coppa Italia, un lusso che la Lottomatica non può permettersi, in vista dellassegnazione delle licenze dEurolega.
Casi Jennings e Ray dicevamo. Con Allan tutto inizia a Folgaria. Repesa non vedeva di buon occhio la conferma dellamericano, latteggiamento di Ray in Trentino è di quelli irritanti, almeno per il coach, che chiede il taglio immediato, ricevendo però dalla società risposta negativa. Con Jennings invece inizia bene, sembra un rapporto come quello tra un padre ed un figlio. Nelle amichevoli precampionato il piccolo talento di Compton gioca alla grande. Appena si passa alle gare ufficiali Brandon arranca, ma comunque lambiente mantiene grande fiducia su di lui. Repesa lo gestisce al meglio nelle prime settimane. A Vitoria gioca una gran partita, contro Siena Jasmin lo manda in campo titolare, contro McIntyre. In quel pomeriggio si vedrà tutta linesperienza di BJ. A Pesaro parte dalla panchina, entra, dando 8 minuti di qualità, poi passerà il secondo tempo in panchina, apparentemente senza motivo. 45 saranno invece i minuti di panchina contro la Virtus Bologna. Sotto accusa le parole di Jennings sul suo blog ai danni di Repesa e dei suoi allenamenti troppo stancanti. Lì qualcosa si incrina nel rapporto tra i due, tanto che si dice che Repesa, prima di consegnare le dimissioni, avrebbe chiesto il taglio di Ray, Brezec e Jennings, mentre Brandon alla domanda dispiaciuto per le dimissioni di Repesa? risponde: non ci ho nemmeno pensato.
Tornando alle richieste post-Ferrara del coach, sul piatto dargento viene servita la testa del solo Allan, messo poi fuori squadra nonostante Repesa non fosse più il coach della Lottomatica.
Ormai Ray veniva visto come un capro espiatorio per gli altri giocatori, che si sentivano quasi deresponsabilizzati, visto che le critiche si concentravano principalmente sul raggio. Ray è stato un giocatore che ha suscitato in tutti qualche sentimento, e che ha diviso i tifosi: dai suoi estimatori ai suoi detrattori, ogni suo gesto, ogni sua giocata, ogni sua mancanza è stata sempre commentata, discussa. Sicuramente il talento cè, ed è di quelli puri, cristallini, questo, nessuno lo ha mai messo in dubbio. Lattitudine a giocare questo tipo di basket probabilmente manca, per questo tanti, con le dimissioni di Repesa, speravano nellesplosione di Allan. Bodiroga, come detto, ha dato qualche speranza a tutti i suoi sostenitori, dicendo che il taglio non è ancora ufficiale, e che si decidera comunque prima dellinizio del nuovo anno. In questo periodo di alluvioni sembrava davvero che il raggio fosse destinato a splendere da qualche altra parte, ora, con il sole ad affacciarsi nuovamente sulla capitale dopo tanto tempo, ci si sta pensando più di una volta, prima di privarsi di un giocatore con queste capacità.
Il futuro, attualmente, è molto difficile da disegnare. Non si sa chi sarà il nuovo coach, non si sa dove giocherà Ray, ed eventualmente non cè alcun nome pronto per sostituirlo.
Paradiso-Inferno, alla ricerca di nuovo del Paradisosotto lalbero i tifosi virtussini sperano davvero di trovare il Virgilio di turno, per tornare a vincere qualcosa.