Il Teramo Basket cede per la terza volta tra le mura amiche. Avellino è squadra da Eurolega e può ruotare ben dieci giocatori, permettendosi il lusso del turnover tra gli americani. Eppure la partenza non è delle peggiori. Anzi nei primi cinque minuti si vede del buon basket, impreziosito da giocate al limite della perfezione, con Teramo avanti anche di sette punti (17-10). Dopo, il buio totale: Avellino riesce a controbattere azione su azione, è molto più precisa dal campo e in lunetta e riesce a concretizzare tutte le occasioni che le si presentano con tutti i giocatori sugli scudi. Il solo Poeta cerca di far rimanere la partita in equilibrio, ma è un compito ingrato. Se poi fa anche 2/7 dalla linea della carità vuol dire che qualcosa non va. Dopo i primo due quarto scivolati via sul 41 pari il rientro in campo dagli spogliatoi vede Avellino soffrire un pò per poi prendere le giuste misure a tutti i teramani, trovando anche conclusioni pulite dalla distanza. Sembrerebbe che i biancoverdi irpini abbiano giocato una grande partita. In realtà non è così, perchè Teramo non concretizza parecchi giochi da tre punti, subendo così un contraccolpo psicologico importante. Alla fine, il 78-91 finale è u distacco fin troppo grande per quello che in realtà si è visto in campo. Ai padroni di casa è mancata lucidità e anche la circolazione di palla non è stata fluida, sbattendo spesso sui blocchi avversari.
Decisamente sottotono tutti i teramani, a partire da Giuseppe Poeta che, benché metta a referto 20 punti e 4 assist, sporca la sua partita con 6 palle perse, di cui alcune avrebbero potuto portare a impattare la partita. Benino il solito Moss, anche lui poco lucido dalla lunetta e discreto Carroll che però fa fatica a uscire dai blocchi per trovare un tiro pulito o una penetrazione. Per il resto Brandon Brown, Jacob Jaacks e Valerio Amoroso insieme non riescono a raggiungere la doppia cifra in rimbalzi (appena 9 in tre) e anche lo score è dei peggiori (12p. sempre in tre). Discreto stavolta Piazza e anche Cerella lotta per quel poco che è stato in campo, anche se il fallo al limite del tecnico appena entrato in campo se lo poteva risparmiare. Sul fronte Avellino tutte buone prestazioni, forse il solo Warren condizionato dai 2 falli nel primo quarto.
Per Avellino la strada sembra ritornare in discesa dopo alcune prestazioni altalenanti, per Teramo non possiamo parlare di una bocciatura. Ci sta tirare il fiato dopo un avvio di stagione travolgente, ci sta nei momenti natalizi non aver recuperato appieno le energie, ci sta perdere contro una squadra che in Eurolega ha dato filo da torcere ad avversari ben più blasonati. Però deve essere un caso e non bisogna certo fermarsi. La Final Eight è molto vicina ed è necessario conquistarla, la salvezza ancora un pò lontana ma siamo ben oltre la metà del cammino. Forse sarebbe necessario un innesto per non arrivare con il fiato corto alla fine della stagione ma, per ora, non ci sono correttivi da apportare. La priorità è recuperare le energie in vista della delicata sfida di Montegranaro che, tra l’altro andrà in diretta per il Basket Day di Sky alle 18.45.
[B]MVP[/B]: La squadra biancoverde
[B]Play of the Game[/B]: i 2 assist di Brown per Moss nel primo quarto