[b]Lottomatica Roma-Unicaja Malaga 75-88[/b]
(14-26; 20-22; 22-23; 19-17)
Progressione
(14-26; 34-48; 56-71; 75-88)
Quintetti
Lottomatica: Becirovic, Hutson, De la Fuente, Jaaber, Gabini
Unicaj aMalaga: Cook, N’Dong, Welsch, Kelati, Haislip
[b]TABELLINI[/b]
Lottomatica Roma:
Jaaber 12, Brezec 11; De la Fuente 11; Giachetti 10, Gigli 9, Gabini 7, Becirovic 6, Hutson 6, Datome 3, Jennings 0, Tonolli 0, Casale n.e.
Unicaja Malaga:
Haislip 22, N’Dong 15, Kelati 13, Berni Rodriguez 9, Jimenez 7, Welsch 6, Archibald 5, Cabezas 4, Gabriel 4, Gomis 3, Cook 0.
[b]Arbitri: Pitsilkas (GRE), Christodoulou (GRE), Lefwerth (SWE)[/b]
Si riaccendono le luci del Palalottomatica, si gioca finalmente la prima giornata della tanto agognata TOP16 e la prima partita per la Virtus Roma è già un semi-spareggio, una sorta di dentro-fuori ed è una brutta sconfitta quella subita stasera dai ragazzi di coach Gentile.
Considerando infatti come probabile reginetta per il primo posto nel girone G di questa seconda fase il Panathinaikos, già vincente oggi contro il Partizan e squadra che vanta anche tangibilissime aspirazioni di arrivo alle F4 di Berlino, Malaga e Roma affidavano entrambe al primo del loro doppio scontro le concrete chances di passaggio al barrage successivo con un occhio di particolar riguardo alla sfida di questa sera senza però dimenticare il Partizan di Belgrado che potrebbe sempre agire da inatteso guastatore.
Ed il risultato del campo è stato netto, preciso, senza grandi recriminazioni per i capitolini che son riusciti a restare in partita solo nei primi 4 minuti dall’inizio della gara, il tempo cioè necessario per capire che questa sera gli spagnoli erano decisamente più forti in tutto.
Imprecisa ed arruffona in attacco, sempre con evidenti problemi nel pitturato in difesa contro qualunque forma di attacco da fronteggiare, la Virtus non ha potuto lottare ad armi pari contro una squadra che ha impresso il proprio cinico ritmo in attacco sfruttando le doti straordinarie di un Marcus Haislip in grande spolvero ed assecondato da Thomas Kelati e Boniface N’Dong, implacabili esecutori di un gioco estremamente semplice ma altrettanto efficace.
Ora la situazione si complica parecchio per Roma, peccato perchè questa sera la sensazione di chi ha assistito alla gara è stata comune, e cioè che questa squadra per come oggi è impostata più di quanto di bene ha fatto è molto difficile possa fare e tutto sommato siamo solo a metà stagione !?!?
La solidità mentale della squadra c’è e la voglia di lottare sempre ma quando s’incontrano le corazzate d’Europa….Signori, è un’altra musica.
Spiace però constatare che 3 settimane fa Roma aveva quasi battuto il TAU che a sua volta sabato sera scorso aveva sconfitto Malaga dopo un’aspra battaglia.
Ed allora ?
In fin dei conti ci sta perdere una partita…
Sarà, ma intanto da quando c’è Gentile come head coach Roma ha perso 4 gare su 5 e tutte, guarda caso in EL, significherà qualcosa ?
Bisognerebbe forse fare scelte più coraggiose, forse qualche giovane virgulto lo si può tenere per il campionato italiano (tutta un’altra cosa rispetto all’Euroleague ma questo lo si sapeva !?), e contratualizzare qualche esperto marpione per cercare di arrivare al barrage ?
Forse sì se il desiderio della dirigenza romana è quella di frequentare stabilmente i quartieri alti del basket continentale altrimenti non è molto gratificante sempre e solo partecipare, qualche volta si dovrà pur provare a vincere !!
Il Palalottomatica offriva comunque un discreto colpo docchio, non c’era il tutto esaurito ma l’atmosfera era positivamente carica per una Virtus squadra che ha ripreso a marciare molto bene in campionato iniziando così a stimolare la curiosità e la passione del sempre appassionato ma scettico pubblico capitolino.
Roma sconfitta quindi ma linizio non era stato negativo, anzi, era stato uno di quegli inizi che faceva capire che tipo d’intensità si sarebbe tenuto in campo: palla a due per Malaga che schierava il quintetto classico (Kelati, Haislip, NDong, Cook e Welsch), da NDong a Kelati che si arrestava dalla linea dei 3 punti e tirava subito sbagliando. Non contava però lerrore, era basilare capire che Malaga era entrata in campo con una determinazione ed una cattiveria agonistica notevole.
Pochi errori quindi da una parte e dallaltra, in gran spolvero Haislip per Malaga che da sotto bruciava spesso, forse troppo spesso, il duo della Virtus sotto le plancie Hutson-Gabini con tripla annessa. Questultimo annaspava nella sua marcatura individuale anche se rubava palla al 2° per sancire il primo allungo di Roma dopo aver recuperato palla su Cook in palleggio, 7-5.
La Virtus, dove si vedeva piacevolmente un brillante De la Fuente assieme al solito Jaaber, cercava inizialmente di mettere pressione al settore dei lunghi avversari nonostante la stazza media degli spagnoli fosse superiore sotto canestro in centimetri e peso specifico ed in uno di questi tentativi Hutson si guadagnava due tiri liberi sul senegalese NDong che lo colpiva involontariamente al volto ferendolo leggermente. Il colpo subito però lo portava in panchina, entrava in sostituzione Brezec che segnava i due tiri dalla lunetta.
Ma Haislip imperversava: altri suoi due canestri da sotto intervallato da un bel tiro di De la Fuente ma lamericano era dominante, la Virtus faticava a contenerlo.
E dopo due tiri liberi, uno a segno ed uno no del redivivo Brezec, iniziava lo show dell’Unicaja: prima un mortifero 7-0 di parziale ad opera del solito Haislip e di Berni Rodriguez e di Archibald (toh, chi si rivede in Italia), al quale rispondeva un bel canestro di De la Fuente per una Virtus già con qualche incertezza di troppo in fase offensiva, ed ancora un altro stordente 8-0 (Cabezas siglava il +10 ad 1’53” dal termine per poi chiudersi con due tiri liberi di N’Dong), che chiudeva il primo quarto sul 14 a 26 per la squadra di Coach Aito Garcia Reneses malgrado la classica “avemaria” lanciata sul filo della sirena da Datome ed entrata ma che gli arbitri non convalidavano perchè giunta a loro parere prima del fatidico suono.
Troppi errori al tiro, poca fluidità in attacco, i vari Jaaber, Becirovic e Jennings che si infrangevano sulla difesa a riccio senza trovare buone linee di passaggio, nessuna incisività sotto canestro da parte dei vari Gigli, Brezec, Hutson: troppo brutta per sembrar vera Roma.
Il secondo quarto si apriva più o meno allo stesso ma questa volta coach Gentile mischiava ancora di più le carte
Ma l’Unicaja non si impetosiva, anzi, infieriva con Jimenez, a segno dalla lunetta e da fuori per un perentorio +15 Malaga.
Gabini siglava una bella tripla facendo prendere un pò di fiato al pubblico presente ma era un fuoco di paglia: due canestri consecutivi del neo-entrato Gabriel portava Malaga ancora più sù, a +16. A 5’27” dal termine Kelati poi siglava la tripla del +18 per Malaga, 21-39, mentre si svegliava Hutson da sotto assieme a Giachetti e De la Fuente, Roma riusciva a risalire a -14.
Ed era proprio Iacopo che procurandosi tiri liberi per falli subiti e relativo superato limite di fallo raggiunto dagli spagnoli, andava con precisione certosina a segno con 6 su 6 che riportava Roma a -13. Gentile provava una zona 2-3 in difesa forse un pò pigra e prima Jimenez e dopo N’Dong inducevano i virtussini ad abbandonare la scialuppa di salvataggio cercando rifugio in una zone-press non eccessivamente aggressiva.
Suonava la sirena del primo intervallo lungo con Malaga in controllo totale della gara e con un ottimo +14 sulla Virtus.
Considerando che la Virtus targata Nando Gentile aveva spesso ultimamente fatto vedere diversi stati letargici seguiti da folgoranti sveglie a 220 volt e mostrato anche carattere e grinta, il pubblico non dava particolari segni di paura anche se questo primo tempo della Virtus lottava, in valori negativi, con l’altrettanto primo tempo casalingo contro l’Air Avellino in campionato !!
Al rientro in campo Gentile optava per un quintetto aggressivo con Jennings, Hutson, De la Fuente, Jaaber e capitan Tonolli al quale “affidava” il possente Haislip.
E dopo una tripla di Jaaber che riportava Roma a -11, il “vecchio” Tonno non falliva il suo obiettivo di rendere la vita difficile alla punta di diamante ex-Milwaukee Bucks ed Indiana Pacers appiccicandosi letteralmente alla sua maglietta e sporcando i palloni che arrivavano nella sua zona d’azione.
Ma durava poco, palla persa in attacco e Malaga ripigiava sull’accelleratore con uno dei senatori della squadra, il Ceco Welsch che però, nel trasformare un contropiede che riportava i suoi a +15, cadeva malamente sul parquet uscendo definitivamente dalla scena per una brutta botta alla spalla sinistra.
Tonolli recuperava su Haislip, contropiede per Roma e boato del pubblico sul canestro in contropiede di Giachetti, -12.
Capovolgimento, palla in angolo di Cabezas per Jimenez, tripla, e di nuovo Malaga a +15 !!!
Ed a 5’50” dal termine spettacolo puro: Haislip riceveva letteralmente in volo da Cook librandosi in aria e schiacciando a canestro ?!?
Time-out per coach Gentile ed ulteriore tentativo di risalire a -12 ma troppi, troppi errori al tiro di Becirovic (irriconoscibile), Brezec e Datome (spento pure lui stasera), nonostante un bel canestro trovato letteralmente dalla spazzatura in area.
A 3’38” dalla fine Malaga s’issava a +20 grazie a due tiri liberi del solito Haislip susseguente ad un fallo di frustrazione di Brezec che si era visto stoppato proprio da lui un suo tiro da sotto canestro, piovono anche fischi di disapprovazione per lui dallo spazientito pubblico !
A questo punto Malaga mollava un pò e Roma rientrava: gioco da 3 di Brezec (fallo + tiro libero), e 4 tiri liberi consecutivi di Saniboy, finalmente iscrittosi a referto per un 54-68.
Ed a testimoneare però che a Malaga stasera andava tutto bene, il terzo playmaker Gomis tirando da 3 segnava riportando l’Unicaja a +17, chiudeva Brezec da sotto per uno sconfortante 56-71.
E proprio quando ormai tutto sembrava finito, ecco la scintilla che quest’anno la Virtus era riuscita a riaccendere più di una volta una Roma svogliata.
All’inizio del quarto quarto Roma galleggiava sempre sui 10 punti di scarto grazie ad un ottimo Gigli ed a Brezec che producevano azioni da 3 punti (sbagliate però sul tiro libero conclusivo !), mentre Malaga tirava un pò i remi in barca.
Ed anche Jaaber si rivedeva con uno splendido recupero più palla rubata ai danni di Cabezas per un buon -8 che Roma non toccava dal primo quarto; ma prima Gabriel da fuori e poi Kelati da 3 riportavano l’Unicaja in linea di sicurezza.
Altro guizzo d’orgoglio di Gigli & Co., stoppone su Jimenez, errore di Brezec ed a riprova che questa non è la serata di Becirovic, due suoi tiri consecutivi da 3 finivano sul ferro malinconicamente vanificando due splendidi rimbalzi d’attacco altrettanto consecutivi di Gigi Datome.
Ma Gigli lottava come un leone, altro buono + fallo che però non concretizzava, Cook dall’altra parte sbagliava grossolanaente e Jaaber segnava e poi schiacciava sul nuovo capovolgimento di fronte sull’errore a tiro del solito Gigli nel tripudio generale del Palalottomatica, Roma a -5 a 3’25”, partita riaperta, chi l’avrebbe detto ??
Ma Aito Garcia, da vecchissima volpe dei parquet europei chiamava time-out ed all’uscita dallo stesso Malaga piazzava un mortifero, definitivo, velenosissimo parziale di 6-0 che spegneva ogni velleità romana (spettacolare la schiacciata, l’ennesima, del solito Haislip nell’uno contro uno su Gigli).
Finiva così, mestamente, il debutto nelle TOP16 di Roma.
Per carità, nulla è perso ma servirà un’impresa vera e propria se si vorrà ribaltare questa classifica che oggi parte per il verso sbagliato.
[b]MVP ROMA[/b]
E’ decisamente difficile trovare un giocatore della Virtus che questa sera abbia meritato questo appellativo, scegliamo però di applaudire le prove di Angelo Gigli e Rodrigo De la Fuente perchè vitali, energiche, grintose senza dimenticare Ibby Jaaber che con i suoi “soli” 12 punti è riusltato il TOP Scorer in casa virtussina nonstante anche lui abbia sbagliato parecchio questa sera.
[b]MVP MALAGA[/b]
Singori, Marcus Haislip.
Atletismo, tecnica, cuore, grinta, carattere, tutto insomma per descrivere un giocatore monumentale e quasi unico nel suo genere che quest’anno ha tutto per essere nominato MVP dell’Euroleague.
Quasi immarcabile in certi movimenti, ha anche acquistato una sicurezza invidiabile con il tiro da fuori.
E non dimentichiamoci Boniface N’Dong, 22 di valutazione per una prestazione solidissima e concreta, sempre in aiuto ed a supporto della squadra.
[b]WVP ROMA[/b]
Purtroppo questa sera abbiamo l’imbarazzo della scelta.
Jennings inesistente o quasi, Brezec che alterna cose decenti o minimali a cose fuori dalla norma o indecenti, Becirovic che ha purtroppo sempre vissuto di alti e di bassi e che se continua ad avere anche guai fisici ed ad intestardirsi quando non entrano i suoi tiri…
Deludente questa sera anche Hutson ma ci può strare, malino anche Gabini al quale però fischiano contro anche i ….Sospiri !!
E finiamola quì per amor di Patria !!
[b]WVP MALAGA[/b]
Non siamo riusciti a scorgere qualche giocatore negativo, partita quasi perfetta perchè tutti quelli scesi in campo si sono iscritti a referto, anche il giovani Gomis.
A zero punti solo Cook ma ha fatto girare la squadra, eccome.
[b]Le cose da salvare Roma[/b]
Poco, molto poco.
La grinta di qualche singolo, Gigli, De la Fuente e Jaaber su tutti assieme a Giachetti ed al redivivo Capitan Tonolli, per il resto [i]turn the page[/i] e sperando che ci concentri sulla Fortitudo.
Questa partita non andava persa, adesso a Belgrado sarà durissima.
[b]SPOGLIATOI[/b]
[b]AITO GARCIA[/b]
“Cosa dire ??? Sono molto soddisfatto, abbiamo disputato una gara maschia, perfetta, una grande partita con una grande difesa, una buonissima percentuale di tiro anche se abbiamo perso molti palloni ma il vantaggio era buono, diciamo che abbiamo pagato un pò troppo la Ns. deconcentrazione in qualcune fasi.
Abbiamo tentuo un ottimo livello di concentrazione, Roma non ha trovato facili canestri anche per merito nostro e voglio credere che sia stato più merito nostro che loro demerito.
Ma non pensiate che sia tutto finito, credo che anche se abbiamo vinto non penso che Roma sia già fuori perché il prossimo turno noi andiamo ad Atene, credete che sarà facile per Noi?
Non sempre è possibile giocare bene, Sani, Hutson non mi son sembrati al loro livello abituale ma sono certo che si rifaranno.”
[b]GENTILE[/b]
“Partita male, approccio sbagliato, 36 punti in 12 minuti, a questi livelli non puoi fare questi errori e finisci col pagarli duramente anche se anche questa volta abbiamo recuperato, ce l’avevamo fatta ma alla fine, questa volta ci è andata male.
Loro hanno giocatori molto più esperti dei Nostri, non dimenticatelo, giocare a questi livelli non è roba da tutti i giorni e Noi stiamo imparando.
Malaga è squadra organizzata, hanno centimetri e peso, fanno grandi canestri in contropiede, molto difficile da battere per Noi se non segnamo da fuori.
Dobbiamo lavorare, migliorare, lotteremo sino alla fine anche se mi dispiace per il divario che è stato ingeneroso, 13 punti sono troppi.
Biosgna però riconoscere che hanno sempre avuto il controllo della gara e noi siamo stati poco lucidi.
Sicuramente qualcosa abbiamo pagato per l’aver giocato quasi sempre all’OT ma finora è andata bene; abbiamo fatto però fatica, si alza lasticella e le difficoltà aumentano e dobbiamo cercare di allenarci al meglio per superarla quest’asticella.
Abbiamo avuto difficoltà al tiro insolite, questo non me lo aspettavo.
Hutson è un pò in calo, ma cosa posso dirgli ? Finora ci ha portato quasi lui sin quì !?!?
Ma non dimenticate che giocare contro NDong, Harchibald…Non è facile.
Sani ci ha provato, ha dato tutto ma era molto difficile anche per lui.
Gigli bene come determinazione e desidero vederla anche in tutti gli altri.
Su Primoz stasera ha iniziato maluccio poi si è ripreso pagando però qualche fallo di troppo.
Comunque le TOP16 erano il ns. obiettivo, abbiamo lottato allo strenuo e la partita l’abbiamo provata a riaprirla questa volta senza successo.
Sì, adesso la trasferta di Belgrado sarà difficile ma non ci illudiamo anche se non molliano, poco ma sicuro !!!
Puntiamo alla Coppa Italia ? Troppe difficoltà, molte energie spese.
Poco spazio per Jenninga, forse il livello di queste gare per lui oggi è ancora troppo alto, ho scelto quindi giocatori più esperti ma sono fiducioso che possa imparare presto.
Questa sera loro sono stati più forti di Noi, ammetterlo non è cosa brutta.