Se quando gioca la nazionale non sei davanti alla tv, allora non sei lituano.
Gli occhi di Rimantas Kaukenas si illuminano quando si parla del basket di 20 anni fa, quello che metteva davanti la Russia di Tkachenko alla Lituania di Sabonis.
Sarà la guardia lituana il prossimo protagonista dellapprofondimento di Biancoverde News, lhouse organ della Mens Sana Basket in distribuzione domenica al PalaMensSana in occasione della sfida tra Montepaschi e BancaTercas Teramo e scaricabile dal sito [url=http://www.menssanabasket.it]www.menssanabasket.it[/url]
Quando ero piccolo racconta Kaukenas il basket era un mezzo per rivendicare l’indipendenza della Lituania, per aiutare la propria nazione a staccarsi dalla Russia. Era il basket la nostra arma più potente contro i carri armati, contro la pressione, contro l’influenza. E’ sempre stato prima di tutto in Lituania, anche più importante della politica, per molti perfino più della religione.
Ma i tempi sono cambiati. E la sfida di mercoledì prossimo con il Cska non rievocherà ricordi storici.
E vero ammette Rimas – il Cska ha tanti giocatori stranieri, non è più espressione della Russia. Adesso il basket è diventato più internazionale, tanti giocatori si muovo da un paese all’altro. Anche in Lituania è diverso: 25 anni fa c’erano solo giocatori lituani adesso invece ci sono tanti stranieri. Per questo la partita contro il Cska non nasconderà emozioni particolari. Sarà semmai un’occasione importante per giocare contro la migliore squadre d’Europa: ti senti carico. Ecco, in questo senso mi sento molto eccitato”.
Poi su Siena: Mi piace tantissimo. Nella mia carriera non sono mai stato in una città più di una stagione e adesso mi ritrovo ad abitare a Siena da quasi 4 anni. Qui mi sento a casa, sto molto bene, perché anche la mia famiglia si sente bene e questa è la cosa più importante. In più c’è la squadra, gli amici, insomma va tutto benissimo”.