Delle quattro sfide in programma nel tabellone della Coppa Italia 2009 questa è senzaltro quella forse più spumeggiante e significativa per tutto il movimento italiano del basket.
Si trovano infatti di fronte la sorprendente vincitrice delledizione dellanno scorso, il miracolo cestistico denominato Scandone Basket Avellino, un autentico capolavoro del Presidente Ercolino che solo lanno prima era riuscito a salvarsi da una retrocessione in Legadue quasi sicura, opposta alla ormai quasi immancabile matricola-debuttante della manifestazione, la Banca Tercas Teramo sempre più stupefacente nei suoi risultati contro ogni pronostico.
Essendo questa la gara che inizierà il programma alle 18:30 di Giovedì 19, il sapore di questa sfida ha un retrogusto particolare: colei che fece limpresa contro quella che potrebbe compiere la nuova impresa.
Già perché se da un lato Avellino vinse quasi contro ogni pronostico lanno scorso riuscendo a mettere in mostra a tratti un gioco perentoriamente pulito e preciso dai vari Green, Smith e Righetti capace di stroncare in finale i padroni di casa della Virtus Bologna, oggi Teramo sembra assomigliargli parecchio per attitudine e mentalità di gioco.
Colui che ha costruito questa impalcatura sul campo, coadiuvato dallappassionatissimo Presidente Carlo Antonetti, è lallenatore forse più preparato delle ultime generazioni, quellAndrea Capobianco che proprio nella stagione 2005-06 fu esonerato dal presidente Ercolino al culmine di un record in campionato di sole 10 vittorie contro ben 27 sconfitte. E molto probabilmente la gara si deciderà sulle sue strategie, sulle sue continue e ricercate azioni in fase difensiva che han messo sinora molto spesso in difficoltà tanti quintetti della Lega, strumento probabilmente primario dellinaspettato quanto meritato terzo posto attuale in graduatoria.
Nonostante sia solo alla sua seconda esperienza in Lega A, Capobianco colpisce per le sue idee e soprattutto per il modo con cui riesce a far rendere un roster non certamente accreditato, ad inizio stagione, di poter ambire a posti elevati in classifica: i vari Beppe Poeta, Valerio Amoruso che fanno con capitan Gianluca Lulli, Alessandro Piazza e Bruno Cerella la cerniera italica, assecondati da una legione straniera di non tanti centimetri ma di grande ed assoluto valore come chimica di gruppo.
A completare il tutto, infatti, cè un denso e sano mix fatto di cavalli di ritorno ma nel senso più propositivo del senso, come Ryan Hoover; conferme dellanno scorso come Brandon Brown; punti fermi nel senso di esperienza ed affidabilità come Jacob Jaacks; nuove proposizioni assolutamente felici come scelte nelle persone di Jaycee Carrol e David Moss.
Dallaltra parte del campo una squadra che sta studiando e bene a nostro avviso per mantenersi ai livelli alti del nostro basket e che questanno, oltre che a difendere questo titolo storicamente vinto, ha già fatto capolino nella prima fase dellEurolega uscendone sì eliminata, ma a testa alta.
Per cercare di svolgere più che onorevolmente questo compito è stato chiamato da Vincenzo Ercolino alla guida del roster Zare Markoski, precisione e metodicità al servizio del gioco.
Finora il risultato è stato sufficiente, un po al di sotto delle aspettative in campionato, non eccelso, troppi momenti oscuri in un organico che avrebbe tutto teoricamente per continuare a regalare soddisfazioni al proprio appassionato pubblico ed insidiare più da vicino lattuale triumvirato Siena-Roma-Bologna Virtus. E non ultimo la scelta di far giocare due giocatori diversi, alternandoli tra campionato ed Eurolega, a dimostrazione di un sicuro stato di confusione che però adesso, finendo la competizione europea, ha finito col chiudere questo cerchio di dubbi ma che non sta mostrando evidenti cenni di risoluzione finale.
[b]PUNTI DI FORZA TERAMO:[/b]
Dicevamo prima che questa Teramo edizione 2008-09 è forse meno spumeggiante e sbarazzina rispetto alla squadra che lanno scorso chiuse il torneo con una salvezza ampiamente conquistata prima della fine del torneo ma si sa, le bollicine danno alla testa ogni tanto e di conseguenza ecco la scelta di Capobianco.
Quindi è senza dubbio vero che oggi chi affronta Teramo deve mettere in conto che dovrà dare tutto il meglio che ha per poterne aver ragione, chiedere a Montegranaro per conferme: pochi fronzoli e molta, molta sostanza.
Guidata e scandita nei ritmi offensivi dal miglior playmaker italiano al momento in circolazione, quel Beppe Poeta troppe volte poco considerato dai grossi club che puntano su nomi più esotici che efficaci, Teramo riesce ad associare ad una notevole ed innata pericolosità dal perimetro (ottima la prima stagione da pro di Jaycee Carrol con il 54,1% da 3), una buona fluidità di gioco per linee verticali per servire Jaacks, Brown ed Amoroso con questi ultimi due che si fan rispettare anche dalla lunga distanza a loro volta, senza dimenticare le penetrazioni spesso a buon fine dello stesso Poeta ma anche del giovane Moss.
In difesa invece coach Capobianco si diverte a mutare camaleonticamente le strutture degli uomini in campo: si va dalla zone-press alla uomo a tutto campo per poi passare repentinamente alla zona pura, a volte anche loramai quasi abbandonata 1-3-1, non si passa a caso su di un campo così difficile come quello di Bologna Virtus.
[b]PUNTI DI FORZA AVELLINO:[/b]
Se si scorre il roster oggi in mano a coach Markoski, ove si mischiano muscoli con talento, centimetri con fosforo cestistico, non si comprende bene cosa possa aver portato Avellino ad un record in campionato così contraddittorio, alternando belle partite a caduta di concentrazione notevoli.
E indiscutibile che Avellino abbia ottimi talenti offensivi come Trevis Best, colpo dellultima ora di mercato confermatosi di ottimo impatto; Drake Diener e Chris Warren, potenza e precisione al servizio dellattacco; Eric Williams ed Andrea Crosariol, rimbalzi ed intimidazione in area non seconda a molti nella Lega, con questultimo che da diversi turni regala prestazioni sempre più convincenti. Eppoi cè lesperienza di Marco Tusek e Nikola Radulovic che, a dire il vero, han segnato un po il passo nelle ultime giornate; la fronda italiana guidata dal Russo di casa nostra, quel Daniele Cinciarini mortifero quando è in giornata e da Antonio Porta. Completano il quadro un ottimo tiratore come Peter Lisicky e Tamar Slay.
Ma è in difesa che a volte Avellino mostra qualche cedimento di troppo, mollezza nei cambi in difesa, scarsa applicazione difensiva sui P&R avversari. Troppa confidenza sui centimetri da poter sbattere in faccia a chiunque sotto canestro ?
Tantè, per ovviare a questo inconveniente la condotta di gara contro Teramo deve essere improntato al controllo del ritmo, ma senza rinunciare alla corsa in transizione, arma in più a disposizione di coach Markovski.
[b]PRONOSTICO:[/b]
Noi diciamo Avellino perché crediamo certamente nella bontà di Teramo, ma siamo anche convinti che il noviziato quantunque sia associato allentusiasmo ed alle capacità, alla fine non riesca a prevalere contro una squadra, quella di Zare Markoski, forse più temprata ed esperta della controparte bianco-rossa.