Tanto rumore per nulla.
Come tutti gli anni all’approssimarsi della deadline del mercato NBA, le voci di scambi si susseguono e si rincorrono vorticosamente, ma come spesso accade, di tutte le ipotesi, sono poche quelle che si verificano.
I grandi nomi che dovevano rendere bollente il mercato, tra tutti Bosh e Amare ad esempio, non si sono mossi, anche perchè i GM ormai hanno capito che vendere in prossimità della deadline le proprie stelle è meno conveniente che farlo in estate. Immobilismo anche da parte delle grandi squadre che cercavano di dare via contratti in scadenza per prendere il giocatore in grado di fargli fare il salto di qualità, come Cleveland, che ha cercato di prendere Shaq o Richard Jefferson in cambio del contratto di Szcerbiack, ma che è rimasta com’era ad inizio stagione.
Facciamo allora un recap degli scambi avvenuti questi ultimi giorni e proviamo a valutare i benefici che ne hanno portato alle squadre coinvolte.
[b]Toronto Raptors[/b]
[I]IN Shawn Marion e Marcus Banks (Miami)
OUT Jermain O’Neal e Jamario Moon (Miami)[/I]
Questo è stato il primo scambio di riparazione con un po’ di appeal, con Toronto che si libera di un All-Star perennemente sul filo del rasoio tra campo e lista infortunati e un’ala piccola che dava atletismo e difesa, anche se quest’ultima iniziava a latitare un po’ nella stagione in corso, e pesca un’altra all-star che ha le stesse caratteristiche di Moon, anche se ovviamente di livello decisamente superiore.
Nello scambio Toronto ci guadagna, perchè [b]la presenza di JO non permetteva ai Raptors di far giocare Bargnani in quintetto[/b], dove si è visto che eleva il proprio rendimento, e Marion schierato da 3 può dare quel minimo di fisicità e di rotazioni difensive che possano coprire le lacune a rimbalzo del mago e in difesa dei 2 lunghi canadesi.
Banks può inoltre fare da cambio a Parker che non dovrà nemmeno più preoccuparsi di fare il play in mancanza di Calderon.
Da considerare, inoltre, che Marion scade quest’estate, e lo si potrà cercare di rifirmare a cifre più ragionevoli (ma Shawn difficilmente si accontenterà) o lasciarlo scadere e utilizzare lo spazio lasciato per cercare qualche altro giocatore utile alla causa.
[i]Voto 8[/i]: salary cap e giocatori più utili, di meglio Colangelo durante la stagione non poteva fare.
[b]Miami Heat[/b]
[I]IN Jermaine O’Neal e Jamario Moon (Toronto)
OUT Shawn Marion e Marcus Banks (Toronto)[/I]
Riley, che rimane il padre putativo di Spoestra, è sempre stato attratto dall’asse Play-Centro. E se in play pare che con Chalmers abbia trovato un giovane su cui puntare (supportato ovviamente da D.Wade), con il centro una volta partito Shaq ha sempre avuto qualche problema, non potendo schierare una star del ruolo. In quest’ottica va vista l’acquisizione di O’Neal (Jermaine). Se sano, [b]JO potrebbe infatti dare la dimensione interna[/b] sia in attacco che in difesa che gli Heat stavano cercando in tutti i modi, e con Wade l’assalto ai Playoff potrebbe coronarsi più facilmente. La dipartita di Marion è resa meno dolorosa dall’arrivo di Moon, che chiamando meno palloni in attacco e potendosi dedicare alla fase difensiva, dovrebbe rubare meno spazio al rookie Beasley, a questo punto lanciato con costanza nello spot di PF.
Quello che non convince è la salute di O’Neal, in scadenza comunque nella fatidica estate 2010, che potrebbe far diradare le speranze di offseason della franchigia.
[i]Voto 7[/i]: troppo incline all’infortunio il neo Heat per giudicare troppo positivamente la mossa di Riley
[b]Sacramento Kings[/b]
[I]IN Sam Cassell (Boston), Andres Nocioni, Drew Gooden e Cedric Simmons (Chicago), Rashard McCants e Calvin Booth (Minnesota)
OUT Brad Miller e John Salmons (Chicago), Shelden Williams e Bobby Brown (Minnesota)[/I]
Francamente chi capisce Sacramento è bravo. Il loro obiettivo era far partire Thomas i un pacchetto comprendente Brad Miller, per spedire altrove il suo contrattone, invece, i Kings si tengono Thomas sul groppone e cedono il promettente Salmons insieme a Brad. Chiara l’intenzione di [b]rifondare e ringiovanire la rosa[/b] da parte dei Kings a questo punto, ma in uno scambio con Chicago, quello che di poteva fare era cercare di includere qualcuno dei giovani Bulls in rampa di lancio e renderli parte del progetto. Invece hanno preso Gooden che ha solo l’enorme vantaggio di scadere quest’estate, come Simmons, e Nocioni, che è un gran bel giocatore, ma non proprio tagliato per giocare in una squadra da lottery.
Più interessante l’acquisizione di Rashard McCants, che come cambio di Kevin Martin potrebbe dimostrare di essere un buon giocatore di rotazione.
Stenderei un velo pietoso sull’acquisizione di Cassell, che passerà da essere uno sventolatore di asciugamani in una squadra da titolo a elemento da injury list in una squadra da lotteria.
[i]Voto 5[/i]: si poteva decisamente prendere altro o cedere qualche contratto scomodo.
[b]Chicago Bulls[/b]
[I]IN Brad Miller e John Salmons (Sacramento) Tim Thomas,Jerome James e Anthony Robertson (New York)
OUT Andres Nocioni, Drew Gooden e Cedric Simmons (Sacramento), Thabo Sefolosha (Oklahoma), Larry Hughes (New York)[/I]
Da Chicago ci si aspettava sicuramente qualcosa prima del termine del mercato, e ci si aspettava che scambiasse qualcuno degli esterni o qualche guardia per prendere un lungo che potesse dare punti in post. Il lungo è arrivato. Da Sacramento è infatti sbarcato in Illinois Brad Miller, centro che ultimamente ha avuto qualche problema fisico, ma che garantisce fisicità e punti nel pitturato. Il problema è che [b]Brad ha 34 anni[/b], e che per prenderlo è stato dato via Nocioni, giocatore di “garra” che a Chicago rischiano di rimpiangere parecchio. [b]Salmons è in rampa di lancio[/b] non prende molto e può servire nel futuro, soprattutto se come pare [b]il roster è destinato ancora a cambiare in estate[/b]. Attualmente John è più utile a far da cambio a Gordon e a Deng, e probabilmente con la cessione di Gooden si è cercato anche di lasciare più spazio a Tyrus Thomas, che si cercherà di valorizzare per farne un perno dei Bulls o per provare a cederlo ottenendo qualcosa.
Cavallo di ritorno Tim Thomas che rischia di fare la stessa fine del partente Larry Hughes, ovvero molta panchina, infatti già si vocifera di un possibile buy out. Jerome James è la vera perla di questo mercato.
Da capire se i Bulls stiano cercando di rivedere il progetto o se puntano nuovamente sui giovani. In quest’ottica non si capisce l’acquisizione di Miller.
[i]Voto 6[/i]: hanno preso il centro, ma se ne fanno poco per il progetto. Salmons può venir buono, ma non sembra un acquisto che possa cambiar qualcosa. Ci si aspettava altro.
[b]Oklahoma City Thunder[/b]
[I]IN Malik Rose (New York), Thabo Sefolosha (Chicago)
OUT Chris Wilcox (New York)[/I]
I Thunder hanno preso lo svizzero da Chicago, che può essere utile nelle rotazioni a dare un po’ di difesa sugli esterni. Una mossa che potrebbe rivelarsi più utile del previsto.
Rose è il contratto che libera quasi 8 Milioni in estate, e che potrebbe anche essere tagliato per cercarsi una squadra per finire la stagione. La cessione di Wilcox poco dolorosa per una squadra che sta giocando questa stagione solo per prepararsi meglio alle prossime.
[i]Voto 7[/i]: lo svizzero viene buono per questa e le prossime stagioni, per il resto, movimenti di poco conto.
[b]New York Knicks[/b]
[I]In Larry Hughes (Chicago), Chris Wilcox (Oklahoma)
Out Tim Thomas, Jerome James e Alvin Robertson (Chicago), Malik Rose (Oklahoma)[/I]
Hanno preso Larry Hughes, che con D’Antoni potrebbe fare bene e può giocare da guardia, dando qualche punto in più da esterno. La [b]cessione di Tim Thomas[/b], pretoriano di Mike, potrebbe essere [b]solo temporanea[/b], perchè in caso di taglio da parte dei Bulls il lungo ex Suns e Clippers potrebbe rientrare alla base.
Wilcox è un altro 5 sottodimensionato ma molto fisico che in mezzo all’area può dare fiato a Lee, cambiandolo o facendogli fare minuti da 4 cambiando Harrington. La cessione di Rose e Robertson sono assolutamente indolore, mentre quella di Sexy James il coniglio che ogni GM vorrebbe tirar fuori dal cilindro.
[i]Voto 10[/i]: hanno ceduto Jerome James quando nessuno ci avrebbe mai sperato. Priceless!
[b]Orlando Magic[/b]
[I]IN Rafer Alston (Houston)[/I]
In cambio di una prima scelta, e in un giro a tre con Memphis, Orlando è riuscita a prendere Skip to my lou, giocatore mai veramente esploso ma che lo scorso anno è stato [b]uno degli artefici della striscia di vittorie dei Rockets[/b] sul finire della stagione. In questo momento in cui Nelson, che stava giocando molto bene, è fermo ai box, è sicuramente un’ottima presa. Da rivedere quando Jameer rientrerà, con i minuti da dividersi tra i due, ma di sicuro l’acquisizione di Alston è da considerarsi più che positiva. Ovviamente per la fase difensiva siamo ancora all’ABC, ma obbiettivamente non si poteva continuare con Anthony Johnson titolare in questo scorcio di stagione
[i]Voto 8[/i]: a fari spenti i Magic hanno preso ciò che gli serviva per non perdere terreno, e se trovano la chimica può essere un’ottima addizione anche nei Playoff.
[b]Houston Rockets[/b]
[I]IN Kyle Lowry (Memphis), Brian Cook (Orlando)
OUT Rafer Alston (Orlando) [/I]
Sostanzialmente un cambio alla pari tra Alston e Lowry, dato che non credo che Cook possa essere molto utile alla causa. E credo che il cambio non sia stato azzeccatissimo. Alston ormai era entrato nei meccanismi dell’attacco dei razzi, e Kyle rischia di essere [b]troppo giovane[/b] per rendere al meglio da subito. Fino all’ultimo Houston [b]ha provato anche a dar via McGrady[/b], un po’ ai ferri corti con la squadra, ma senza riuscirci. Vediamo se potrà essere proprio questo l’acquisto importante dei Rockets.
[i]Voto 6[/i]: Mi lascia perplessa la cessione a cuor leggero del play titolare, soprattutto per una squadra che vorrebbe correre fino in fondo alla stagione, ma mi sento di dar fiducia allo staff di Houston che già in estate ha dimostrato di essersi mossa bene nel mercato.
Per concludere vorrei fare due parole su uno scambio che non è stato uno scambio. In origine [b]Tyson Chandler[/b] era stato scambiato a [b]Oklahoma City per Joe Smith, Chris Wilcox e i diritti su Devon Hardin[/b]. Una svendita che aveva fatto gridare al furto da parte dei Thunder e che aveva messo tutti sul chi va là per la situazione finanziaria degli Hornets. Invece la trade è saltata perchè Tyson non ha passato le visite mediche per i problemi alla schiena. Due considerazioni: la prima è che per fortuna si inizia a prestare più attenzione allo [b]stato di salute dei giocatori[/b], la seconda è che [b]a New Orleans si devono iniziare a preoccupare[/b] perchè con un problema fisico al loro centro difensivo, è difficile andar lontani, e sarà meglio che, se l’intenzione continua ad essere quella di vincere il titolo, che anche loro inizino a far la corsa a tutti i veterani che tra poco inizieranno a essere tagliati per poter concorrere al titolo.
Mikki Moore è il stato il primo a essere tagliato e in procinto ad accasarsi a Boston, alla continua ricerca di un lungo per far legna. Vediamo chi saranno i prossimi.