[b]LOTTOMATICA VIRTUS ROMA – PANATHINAIKOS ATENE 71-90[/b]
[b]Parziali[/b]
(20-20; 18-25; 21-23; 12-22)
[b]Progressione[/b]
(20-20; 38-45; 59-68; 71-90)
[b]Startin’ five[/b]
[b]Lottomatica Virtus Roma:[/b] De La Fuente, Gigli, Hutson, Jaaber, Becirovic
[b]Panathinaikos Atene:[/b] Nicholas, Fotsis, Diamantidis, Pekovic, Perperoglou
[b]TABELLINI[/b]
LOTTOMATICA VIRTUS ROMA:
Jaaber 18, Gabini 13, De La Fuente 11, Brezec 8, Datome 7, Becirovic 6, Douglas 3, Hutson 3, Gigli 2, Giachetti 0, Jennings 0. Tonolli ne
PANATHINAIKOS ATENE:
Pekovic 20, Batiste 17, Nicholas 15, Jasikevicius 14, Spanoulis 6, Fotsis 5, Tsartsaris 4, Diamantidis 3, Hatzivrettas 2, Perperoglou 1, Kecman 0.
[b]Arbitri[/b]
Juan Carlos Arteaga, Shmel Bachar, Marek Cmikiewicz
In una serata densa di buoni auspici e di aria di festa al Palalottomatica per l’esposizione della splendida mostra fotografica dei 50 anni dell’Eurolega, ieri Coppa dei Campioni, la Lottomatica abbandona definitivamente la scena europea perdendo contro i campioni di Grecia del Panathinaikos in modo non così netto come tradirebbe il risultato finale.
Sotto gli occhi di un interessato Ferdinando Minucci e Gentile Consorte (molto probabilmente Siena incrocierà proprio il Pana nel barrage che porta alle F4 di Berlino), risulta ingeneroso infatti lo scarto di 19 punti inferti dai verdi ellenici contro una Virtus che ha lottato sino alla fine senza risparmiarsi, dando il massimo ma cedendo alla fine di schianto allo stra-potere anche fisico dei ragazzi di coach Obradovic e ribadendo ad alta voce che un posto alle F4 di Berlino gli spetta forse di diritto.
Ma che emozione, prima della gara, rivedere quelle immagini della Coppa Campioni di un tempo, impresse nella nostra memoria che scorrono vivide, quasi magiche nella loro nitidezza: le prime vittorie del Dino nazionale a Varese e quelle del grande Real Madrid di Wayne Brabender; lascesa della scuola slava con Cibona e la prima vittoria francese con il fantastico Limoges; infine, i giorni più vicini a Noi con la Virtus Bologna sul tetto dEuropa e le squadre greche con un nuovo e più ricco CSKA a sfidarsi in questi anni.
Ed i brividi e le sensazioni forti si sono visti anche sul parquet romano, con Virtus e Pana che han dato vita ad un vibrante combattimento davanti al cospetto di un denso pubblico con immancabile anche se sparuta rappresentanza ellenica, meno rumorosa del solito.
Primo quarto molto equilibrato ed a sancirlo è anche il punteggio, 20-20, ma in questo quarto già si vedono i soliti pregi ed i soliti difetti delle due squadre soprattutto nella fase difensiva.
La Virtus concede ben 12 punti nel pitturato frutto di uno spettacoloso Batiste, 10 con un tiro libero fallito, e soli 2 del lungo serbo Pekovic e dimostra, nel caso in cui qualcuno non se ne fosse ancora accorto, che sotto canestro soffre da morire; e la prova è data dal fatto che il Pana prova molto poco la soluzione dal perimetro, due soli centri con Drew Nicholas ed il lituano di ferro, quel Sarunas Jasikevicius che in certi istanti predica letteralmente basket.
Ma, trattandosi dei campioni di Grecia, possiamo osare nel dire che se Atene piange, Sparta non ride affatto. Roma cattura diversi rimbalzi offensivi, ben 3, e tiene sotto scacco i più blasonati avversari giocando ad un buon ritmo, forse sbagliando qualche scelta di troppo ma mettendo insomma alla frusta i diretti avversari, proprio come all’andata di due settimane fa ad Oaka.
Le note liete vengono dall’espolosiva prova del centro Batiste per il Pana e della ritrovata vena offensiva del redivivo Jaaber che in quel di Casalecchio (a proposito, il Pana domenica aveva intanto anche vinto la Coppa Nazionale), nelle F8 di Coppa Italia non aveva certamente brillato.
L’equilibrio si perpetra anche nel secondo quarto sino a quando, sul 30-32 per il Pana al 5° minuto di gioco, Drew Nicholas colpisce da 3 seguito subito dopo da un ottimo tiro da sotto di Nikola Pekovic servito in transizione da uno scatenato ed incisivo Spanoulis: è il segnale, gli ellenici scappano.
Roma serra le fila, stringe i denti ma all’intervallo il divario è di 7 punti in favore dei greci anche in virtù di uno spettacolare tiro da 3 di Batiste che questa sera non solo fa le pentole ma anche i coperchi.
Al rientro il divario aumenta, il Pana colpisce quasi con freddo cinismo con i suoi lunghi e con due triple del solito Nicholas il quale viene imitato insolitamente da Tsartsaris, greci a +14 e lo spettro di un’altra imbarcata stile Oaka aleggia al Palattomatica.
Ma coach Gentile argina l’emorraggia, time-out e grazie a Super Gabini che sigla ben 3 triple consecutive intervallate da due liberi di Ibby Jaaber, Roma torna sotto di soli 5 punti.
E quì viene fuori l’esperienza, tutto il sudore che da anni i Ragazzi in casacca verde versano copioso sui parquet di tutta Europa portando a casa vittorie su vittorie: sale in cattedra Sarunas Jasikevicius ed in un baleno di nuovo +11.
Roma accusa il colpo, barcolla, vacilla e cade.
Il quarto quarto è quasi un allenamento, dal 65-72 siglato per i romani da uno spento Sani Becirovic (serata quasi da dimenticare per l’italo-sloveno), i Ragazzi di coach Obradovic rifilano un terrificante parziale di 10 a 0, stop, game over ed il resto è [i]garbage time[/i].
Coraggio Virtus, proviamoci l’anno prossimo !!!
[b]MVP ROMA[/b]
E’ quasi una consuetudine, ormai Ibby Jaaber non stupisce più nessuno per le sue evoluzioni da giocatore di basket dei nostri tempi: preciso, atletico, veloce, muscoloso, un’autentica evoluzione della specie cestitica umana. Segna, difende, fa la voce grossa al rimbalzo, segna addirittura con due [i]tape-in[/i] sulla testa e rubando il tempo a personaggi come Batiste, Pekovic, Fotsis.
Menzione anche per Riccardo Gabini: se Roma non abdica prima del tempo rischiando di generare un Oaka-bis lo deve proprio a lui con le sue triple. Perde poi purtroppo due palloni importantissimi ma ci piacerebbe vedere tutti i suoi compagni con questa grinta e questa determinazione belluina !
[b]MVP PANATHINAIKOS[/b]
Nonostante Nikola Pekovic abbia siglato un bel ventello con un finale anche di 21 di valutazione lasciateci investire di questo titolo Mike Batiste.
Nel primo quarto è stato fondamentale per far capire alla Virtus Roma che questa sera non si sarebbe verificata la debacle dell’anno scorso. Forte, cattivo al punto giusto, puntuale, una presenza indiscussa.
Applausi anche per Sua Eccellenza Sarunas Jasikevicius.
Nonostante abbia vinto praticamente tutto e dappertutto, nel quarto finale ormai con il risultato in ghiaccio, lo abbiamo visto scattare dal suo posto in panchina ad applaudire ed incitare i suoi compagni per un aiuto ben fatto in difesa, per un passaggio non concesso agli avversari. Un esempio, un vero esempio, non di simpatia ma di sostanza e professionalità.
[b]WVP ROMA[/b]
Sarebbe troppo facile dire Becirovic.
Francamente non si capisce cosa stia accadendo all’italo-sloveno ma forse in questo momento è meglio lasciarlo in pace allora diciamo Ruben Douglas.
Purtroppo il neo-arrivato è parso un corpo letteralmente estraneo, fine a se stesso, avulso da tutto il contesto del gioco: -8 di valutazione, non scriviamo altro, infierire non è bello anche perchè il panamense ha cento giustificazioni per aver letteralmente toppato la serata.
Certo, avremmo voluto vederlo meno arruffone e più attento alle letture di quanto accadeva sul parquet ma tant’è, da quì si può solo che migliorare !
[b]WVP PANATHINAIKOS[/b]
Esattamente come l’anno scorso dove il Pana prese una bella e sonora legnata dai vari Lorbek, Fucka, Stefannson & Co., anche questa sera il duo delle meraviglie elleniche Diamantidis e Spanoulis ha fatto poco poco poco per il loro standard abituale di rendimento.
Errori da sotto per il primo, difesa al limite su chiunque gli capitasse a tiro per il secondo e palleggio abbastanza arruffato e goffo.
Partita da dimenticare insomma, idem per il giovane gioiello Perperoglou: parte in quintetto, sigla solo un punticino, colleziona lo zero totale su 5 tentativi dal campo, decisamente male.
[b]Le cose da salvare Roma[/b]
La grinta c’è e si vede, il cuore pure, il gioco un pò meno ma questa squadra però emoziona e questo piace al pubblico romano.
Ora si tratta solo di riordinare le idee, terminare il più dignitosamente possibile questa Eurolega cercando almeno di battere il Partizan e cercare di terminare la Regular Season dietro Siena per ri-sfidarla per lo scudetto e riprovarci.
[b]Le cose da salvare Panathinaikos[/b]
Non vediamo grossi difetti in questo “moloch” del basket europeo. Forse maggiore attenzione in difesa dove Roma ha preso molti, troppi rimbalzi offensivi ma è come cercare il pelo nell’uovo, la corazzata ellenica veleggia a più di 12 nodi verso Berlino, Siena è avvertita !
[b]SPOGLIATOI[/b]
[b]OBRADOVICH[/b]
Sono contento, bella prova di forza e di gioco contro un’avversario che rispettavamo molto; a loro piace correre e così abbiamo pensato di essere aggressivi per evitare e limitare quest’arma di gioco.
Sì, qualcosa non è andato per il verso giusto in difesa, possiamo fare meglio, molto meglio sui rimbalzi e da domani lavoreremo duro ma non dimenticatevi che veniamo dalla Coppa di Grecia dove abbiamo sì vinto ma abbiamo sudato tanto contro i nostri rivali dell’Olympiacos.
E’ ancora però tutto in ballo per il primo posto, certo che abbiamo cominciato bene, ieri Malaga ha perso e tutto dipende da Noi, meglio così.
Non ho preferenze tra CSKA e Siena, sono tutte e due ottime squadre difficili ma prima fatemi finire il girone.
Rispetto alla brutta sconfitta dell’anno scorso siamo diversi, molto diversi. Ieri avevamo solo Batiste, oggi abbiamo anche Pekovic e questo ci consente di avere sempre la soluzione da sotto e di tenere sotto pressione gli avversari; poi abbiamo Nicholas ed anche Fotsis, insomma rispetto all’anno scorso siamo cresciuti, siamo più consapevoli ma dobbiamo migliorare se vogliamo riportare il titolo ad Atene.
[b]GENTILE[/b]
Sono contento per come abbiamo giocato, abbiamo lottato e forzato qualche tiro ma ci sta, loro son super-esperti, il divario finae di 19 non è molto reale ma a me i Ragazzi sono piaciuti molto.
In questi giorni abbiamo fatto un grosso carico di lavoro per mettere fieno in cascina, forse alla fine ne abbiamo risentito troppo di questi carichi.
Usciamo dalla Eurolega e dalla TOP16 a testa alta, abbiamo fatto una bella esperienza, ci abbiamo provato e siamo soddisfatti, di più era molto difficile fare.
Ora bisogna valutare alcune situazioni; il campionato è quello che abbiamo e che dobbiamo salvaguardare, il secondo posto è nostro e dobbiamo tenerlo ma dobbiamo anche migliorare e capire come sopperire alla stanchezza.
Non credo che il problema sia sotto canestro, oggi il Pana usa molto il P&R e con Andrè e Angelo li abbiamo contenuti molto e non dimentichiamo che loro hanno forse il miglior playmaker dEuropa anche se abbiamo subito troppi passaggi facili, lì dobbiamo migliorare.
E chiaro che ora avremo più tempo per riposare, Hutson sta rifiatando e molti altri ancora devono rifiatare per arrivare più freschi al finale di stagione.
Sani sta lavorando bene, sta ritrovandosi piano piano, ci ha provato con grinta ed orgoglio.
Douglas è arrivato con grandi prospettive, ha fatto pochi allenamenti ma oggi ha subito anche lui i carichi di lavoro.
Stiamo lavorando bene ed è dura tirarsi su, Udine sarà una battaglia ma sono molto fiducioso.