Il Palascapriano è sempre più un fortino inespugnabile per la BancaTercas Teramo: anchè Cantù è costretta a cedere l’onore delle armi alla compagine biancorossa, al termine di un match equilibrato, combattuto ma non certo bellissimo. Infatti i primi due quarti sono all’insegna dell’errore; entrambe le formazioni hanno la mira decisamente storta: la NGC tira male dall’arco con appena il 21% dal campo, mentre Teramo è deficittaria sotto i tabelloni dove non riesce quasi mai a concludere positivamente come testimonia il 29% da due del primo tempo. Anche l’assenza più mentale che fisica di Poeta si fa sentire, visto che il play biancorosso è un fantasma in campo per quei pochi minuti che Capobianco lo tiene in campo. Chiuso il primo tempo con un canestro quasi impossibile dell’ex Hoover, Teramo rientra in campo con una grinta e una voglia diversa anche se il primo parziale canturino di 5-0 rimette i brianzoli in partita. Poi una sciocchezza di Pinkney (fallo tecnico per reazione) sotto canestro (che se l’era promessa un attimo prima con Amoroso) conduce Teramo ad un meritato +6. Da lì in poi la squadra di Capobianco mena le danze e non dà mai l’impressione di poter essere recuperata. Se ci deve essere una nota stonata nella partita, la troviamo dalla linea della carità dove Teramo è tutt’ora deficitaria.
Come al solito ci pensa un immenso Moss (20p. 8r.) con tanto lavoro sporco a portare i due punti nel carniere biancorosso. Che dire! Probabile MVP non della partita (scontato) ma dell’intero campionato: quando ha la palla lui qualcosa succede, in qualsiasi ruolo giochi. Bene Carroll che, però, fa di tutto per togliersi dal match nel primo tempo. Al rientro in campo pare abbia il cortello tra i denti e un conto in sospeso con Cantù: 18 punti ma tanta grinta a rimbalzo anche dopo l’errore e tanto altro lavoro oscuro ma importante. Bene anche Valerio Amoroso che subisce otto falli, mette quattordici punti e fa una difesa decisamente eccellente. Decisamente sottotono Peppe Poeta, ma anche il suo ginocchio non sembra perfettamente in ordine. Però passare da -5 di valutazione a 7 in 13 minuti con la bellezza di 6 assist la dice lunga sulla grande qualità del play campano. E al suo posto il giovane Piazza non demerita certamente. Peccato che non sia lucido in fase conclusiva, ma l’applicazione con cui mette in pratica i dettami del suo coach è lodevole come il suo impegno e i suoi tre recuperi, uno più prezioso dell’altro. Jaacks e Lulli mettono il loro mattoncino mentre Cerella dà un pò di meritato riposo a Moss. Doppia doppia per un più che ritrovato Brandon Brown (13p. 10r.). Buona anche la prova di Hoover che in fase di impostazione lascia ancora un pò a desiderare. Ma decisamente meglio dall’inizio del campionato. Dal lato Canturino solita bella prova di Tourè che è veramente immarcabile e completo (21p. 9r. 2a.), discreto Gaines ma ci aspettavamo qualcosa di più, come era lecito attendersi di più da Pinkney che ne mette 12, ma solo 2 nel primo tempo. Discreto Mazzarino, da rivedere Lydeka, Berti e soprattutto Elder che fa 4/15 dal campo.
Teramo consolida così la sua terza posizione, Cantù fa capire che è una squadra che in campionato può dire la sua e si gode comunque una buona posizione di classifica. Dove arriveranno i biancorossi del presidente Antonetti? Ormai la salvezza sarebbe da dire più che scontata visti i 14 punti che li separano dalla penultima in classifica, mentre sogni di disputare i primi play-off in LegA stanno diventando sempre più realtà, come è reale la posizione di classifica che pone la Banca Tercas Teramo sì al terzo posto, ma con quattro punti di distacco dalla quinta e gli scontri diretti a favore. Sognare per la truppa di Capobianco è più che lecito. Basta non montarsi la testa e sentrisi arrivati. Ma il campo ancora una volta ha dimostrato la fame di vittoria dei beniamini teramani che fanno del gioco di squadra la loro arma principale.
[b]MVP[/b]: Mi sa che siamo monotoni, ma chi scegliereste al posto di David Moss? Ormai l’unico ruolo che ancora non ricopre è quello di magazziniere…Ma per quello c’è tempo!
[b]Play of the Game[/b]: Assit di Poeta per Carroll che in Alley Hoop infila la retina avversaria