CARIFE FERRARA AIR AVELLINO 94-77 (26-21, 43-38, 65-56)
CARIFE: Jamison 5 (2/3), Farabello 3 (1/2 da tre), Nnamaka 5 (1/3, 1/2), Allegretti 4 (2/3, 0/1), Ferrari n.e, Collins 28 (5/8, 6/7), Sacchetti, Rizzo n.e., Ray 21 (7/11, 0/3), Mazzola, Ebi 23 (8/12, 1/4, Zanelli 5 (1/1, 1/2). All.: Valli.
AIR: Warren 15 (3/10, 1/4), Radulovic 6 (2/2, 0/3), Porta 13 (0/4, 3/5), Best 5 (1/1, 1/1), Cinciarini (0/1), Crosariol 9 (3/6), Lisicky n.e., Cerullo n.e., Slay 16 (4/6, 2/3), Tusek 9 (3/6, 1/2), Diener 4 (0/2, 1/3). All.: Markovski.
ARBITRI: Taurino, Duranti e Tullio: voto 6.
Note tiri liberi: Carife 12/16, Air 18/20. Percentuali di tiro: Carife 36/62 (26/41, 10/21), Air 25/59 (16/38, 9/21). Rimbalzi: Carife 31 (23 difensivi, 8 offensivi); Air 31 (20 difensivi, 11 offensivi).
Uscito per 5 falli: Zanelli al 37′ (77-72). Fallo antisportivo a Slay al 20′ (41-38), fallo tecnico a Markovski al 28′ (60-51).
spettatori 3.019 incasso euro 29.285.
Pagelle – CARIFE: Jamison 6, Farabello 6,5, Nnamaka 6,5, Allegretti 6, Collins 8, Sacchetti 6, Ray 7,5, Ebi 8, Zanelli 7. AIR: Warren 6, Radulovic 6, Porta 6, Best 5,5, Cinciarini 5, Crosariol 5,5, Slay 6, Tusek 6, Diener 6.
FERRARA Il mese terribile della Carife è finito, e si vede. Dopo quattro sconfitte (trasferte a Pesaro, Treviso e Milano, zero punti ma tante pacche di consolazione sulle spalle!) e il match casalingo contro Siena, il calendario è diventato più umano mettendo in cartello una di quelle partite che perdere non si può. Vittima sacrificale non una squadra qualunque, ma lAir Avellino, anchessa per giunta in striscia negativa (poker di sconfitte in campionato come Ferrara, più la partita della F8). Insomma, ingredienti per palati fini e risultato di unimportanza strategica per le restanti nove partite della regular season. E se Ferrara si accontenterà della sua prima salvezza, equivalente a uno scudetto, per Avellino lobiettivo minimo è la partecipazione ai playoff. Non è tanto la sconfitta in terra estense a compromettere la rincorsa per i lupi di Markovski, quanto la prestazione che conferma un palese stato di crisi, e da una squadra che si è fatta onore in Eurolega è lecito, a questo punto della stagione, chiedere di giocare partite di ben altro tenore.
La Carife è diventata matura e contro lAir è stata anche cinica, dote che le mancava fino a poche settimane fa. Non è squadra di vertice ma contro le squadre di vertice sta in campo eccome (ricordiamo il suo ruolino di vittorie: Treviso, Roma, Rieti, Teramo e Avellino in casa; Avellino e Montegranaro in trasferta), a tre quarti di campionato si sta giocando le carte della salvezza, quella salvezza per cui è stata creata pur nel travaglio di momenti difficili ma per fortuna già dimenticati.
Bella partita, atmosfera da sfida importante, il nervosismo è subito palpabile, con errori banali e paura di sbagliare, il canestro sembra più stretto del solito. Markovski, che ha Best con i cerotti e palesemente sottotono, preferisce Slay a Williams (che allandata venne ridicolizzato da Jamison), forse non sapendo che il gigante di Ferrara ha una caviglia in disordine e non può forzare. Chi invece sta benone è Ebi, la follia cestistica fatta persona, che stenta a ingranare, sembra dormire come in altre occasioni, ma quando vede Allegretti sul cubo dei cambi si sveglia: tripla e recupero, stoppate, difesa, insomma un iradiddio. Finirà con 34 di valutazione (13 rimbalzi, 6 stoppate, 4 recuperi), una presenza ovunque, e tanto spettacolo che non guasta mai per dare più sapore alla già gustosa vittoria.
L’Air però non è squadra che si lascia impressionare e con calma trova canestri giusti, va avanti 12-16 ma perde di vista Collins (19-18). Tusek non incide, entra Crosariol, ma per il centro irpino, dopo le recenti buone prestazioni, non è proprio serata. Valli ha unintuizione: mette il sergente Zanelli su Warren, e questa mossa si rivelerà vincente. Dopo il primo riposo la Carife quasi non si accorge che il gioco è ripreso, l’Air invece sì (29-27), Farabello e soci fanno confusione in attacco, Valli chiama time out, Porta da 8 metri infila il 28-32, e in quel tiro si vede tutta la voglia di vincere della squadra. Reagisce Ferrara, tiene bene Avellino, poi Ray si ricorda di avere giocato a Boston e fa vedere tutto il suo talento, mettendo la firma sul finale del primo tempo (parziale aperto di 9 a 0), rischiando grosso su un fallaccio di Slay che lo ferma brutalmente mentre è lanciato a canestro, ma è solo un po di paura.
Ripresa. La Carife vuole chiudere la pratica in fretta, affonda portando il parziale a 21-0 (55-38 al 25′), costringe due volte i lupi ai 24, Markovski è furioso, la sua squadra capisce il momentaccio e reagisce contenendo il passivo con Warren e Slay, nove punti da recuperare in volata sembrano possibili. Ultimo quarto, l’Air ha un sussulto (67-62, poi 74-68), la Carife però ha mani caldissime mentre sul cruscotto dellAir si accende la spia della riserva. Ebi continua il suo show, Collins è impietoso, Ray mette tutto il suo talento a disposizione della squadra e all’Air non resta che arrendersi con onore.
Markovski è un signore, scambia la sala stampa per un confessionale, e con tono esageratamente pacato, ma comprensibile, non cerca alibi: E’ proprio un brutto periodo, non cè mai la reazione dovuta, non riusciamo più a fare le cose che sappiamo fare. Ferrara ha messo in campo la giusta intensità e la voglia di non mollare mai, quel parziale di 21 a 0 ci ha proprio massacrato. La mia panchina a rischio? Non direi, io sono tranquillo, anche se non mi nascondo che il mio compito sta diventando difficile. Cinque sconfitte in campionato, più quella in Coppa Italia, per l’Air il cammino verso i playoff è difficile: deve recuperare energie nervose e fisiche (Best), non la voglia di lottare ma la lucidità nel difendere con efficacia.
A distanza di sette giorni dallo scippo del Palalido, si presenta ai taccuini il fratello felice di Giorgio Valli: Ringrazio la squadra per essersi fatta trovare pronta a una prova importantissima della stagione. Anche con Jamison in panchina per problemi fisici, tutti hanno trovato lo spirito giusto che serve per portare a casa queste partite. Vorrei citare Zanelli, che ha difeso benissimo su Warren togliendolo praticamente dalla contesa. Però invito tutti a frenare i facili entusiasmi, non abbiamo ancora fatto nulla (stessa frase che il coach ripeteva lanno scorso quando era a un passo dalla promozione ndr), dobbiamo continuare così nelle restanti nove partite, la strada è ancora in salita.
Invece per questa Carife la strada è in discesa, considerando il calendario, il gioco che esprime e le disgrazie altrui.
Se è vero che con lattacco fa vendere più biglietti mentre con la difesa si vincono le partite, contro lAir la squadra ferrarese ha compiuto una meravigliosa sintesi. Il trio Ebi-Collins-Ray (in ordine alfabetico per non far torto ad alcuno) ha dato spettacolo garantendo anche tanta sostanza nel tutelare il patrimonio conquistato. Citazione dobbligo anche per Nnamaka, mister utilità che ha fatto partite i titoli di coda con una tripla devastante, e per capitan Farabello, esperienza e sei deliziosi assist al servizio della squadra.
Per Ferrara quindi una serata da incorniciare, un passo importantissimo verso la salvezza e la consapevolezza di avere giocatori che nei momenti delicati sanno dare sempre il massimo.
Riccardo Comastri