[b]LOTTOMATICA VIRTUS ROMA-SCAVOLINI SPAR PESARO 98-76[/b]
[b]Parziali[/b]
(25-19; 24-17; 21-16; 28-24)
[b]Progressione[/b]
(25-19; 49-36; 70-52; 98-76)
[b]Startin’ five[/b]
[b]LOTTOMATICA VIRTUS ROMA: Gigli, Jaaber, De La Fuente, Hutson, Jennings[/b]
[b]SCAVOLINI PESARO: Zukauskas, Hicks, Stanic, Akindele, Curry[/b]
[b]TABELLINI[/b]
LOTTOMATICA VIRTUS ROMA:
Jaaber 19, Datome 14, Hutson 13, Douglas 13, Gabini 13, Gigli 8, Tonolli 8, De La Fuente 4, Brezec 2, Jennings 2, Giachetti 2. NE Casale
SCAVOLINI PESARO:
Akindele 20, Curry 16, Hicks 15, Zukauskas 14, Stanic 5, Roman 3, Van Rossom 3, Shaw 0. NE Myers, Amici, Tomassini, Gjinaj
[b]Arbitri[/b]
Luigi Lamonica, Roberto Chiari, Saverio Lanzarini
Vittoria doveva essere per la Virtus Roma per meglio prepararsi al big-match che varrà il secondo posto in graduatoria alle spalle della lepre senese domenica prossima contro la con-sorella bolognese e vittoria è stata.
Netta, decisa, perentoria e quasi mai in discussione se non nei primissimi minuti gioco.
Nella Bombonera del basket romano, quel palazzetto di viale Tiziano casa putattiva della societa romana ed utilizzato oggi a causa della non disponibilità del Palaottomatica, si celebrava una delle più attese sfide dellanno tra due tifoserie da tempo gemellate e che han dato vita ad uno sano e semplice spettacolo su come si dovrebbe sempre vivere questo sport, aldilà delle stucchevoli metafore che in questi casi si amano tirar fuori. Cori di sostegno, battimani ed applausi, insomma in pochissime parole quello che vorremo sempre e solo vedere nei palazzetti.
Prima di questa gara lumore delle due contendenti era completamente agli opposti:
da un lato i padroni di casa che, dopo aver onorevolmente chiuso la TOP16 di Eurolega in settimana battendo il Partizan, cercavano come accenato prima di non perdere il passo di Siena ed in vista del big-match di domenica prossima in casa dei più accreditati avversari, la Virtus Bologna; gli ospiti invece alla ricerca di una conferma corsara dopo aver superato nettamente la Snaidero Udine nellanticipo di sabato sera scorsa al Pala Carnera ed anche alla ricerca di una vittoria per la propria classifica non certo brillantissima.
Ma giunti a Roma, oltre che a dover rinunciare allinfortunato Leroy Hurd, vittima di una sublussazione alla caviglia sinistra proprio durante la partita di sabato scorso, lo staff di coach Sacripanti doveva rinunciare al Capitano Carlton Myers, mestamente seduto in panchina e leggermente beccato dai tifosi di casa, non dimentichi di qualche frase di troppo rilasciata dallo stesso Myers nel dopo-stagione ricordando gli anni della sua non proprio felicissima permanenza romana.
Ed a sorridere alla fine è stata solo Roma: devastante in certi momenti della gara, quasi imbarazzante il gap fra le due squadre come anche confermerà alla fine della tenzone lo stesso coach Sacripanti.
La partita è chiara nella sua evoluzione: Roma corre per cercare la transizione ed il tiro rapido ma anche per mettere subito soggezione ad una Scavolini forse un po timida e limitata nelle rotazioni.
E grazie ad un quintetto con Jaaber e Jennings runners implacabili, ad un ritrovato fresco e puntuale Hutson, ed alla solita verve di De La Fuente e Gigli da sotto, La Virtus Roma scappa subito a +6 al 3°, 12-6 per poi allungare in un amen a +10 sempre con Hutson e Jaaber.
Coach Sacripanti chiama time-out e Pesaro sembra respirare ma Roma non molla, 20-8 quando il primo arbitro Lamonica decide di salire in cattedra chiamando, tra lo stupore dei più, un fallo tecnico a Nando Gentile reo di essersi lamentato per qualche fischio non dato a favore dei suoi ragazzi.
E grazie ai solidi Akindele, Curry ed Hicks Pesaro lentamente rientra sino al 22-18 ove cè anche una perla del vecchio leone Zukauskas da 3.
Primo stop sul 25-19 grazie ad una tripla sontuosa di Datome sul filo della sirena ed al rientro Roma ri-allunga, Pesaro soffre in difesa e sente i pochi centimetri che può mettere sul parquet: Gigli ed Hutson prima, Brezec e Datome con De La Fuente adesso provocano seri grattacapi sotto le plancie e la palla non si trasferisce come vorrebbe Sacripanti da un lato allaltro.
Nuovo allungo di Roma con Douglas e Brezec al +13 al 4°, 34-21.
Sacripanti gioca dastuzia, quitentto basso con Stanic, Curry, Van Rossom e Hicks, -7 adesso per Pesaro e Gentile chiama adesso time-out.
Al rientro la Virtus Roma sferra un altro fendente mortifiero, con Datome e Gabini e Jaaber, 40-27 ed azzanna metaforicamente un avversario che dimostra insospettati limiti per una squadra che vanta due buoni passatori e circolatori di palla come Stanic e Van Rossom.
La Scavolini vacilla definitivamente e perde il contatto visivo con gli avversari, non li riprenderà mai più sotto le dieci unità di scarto.
E stupisce infatti la difficoltà nel gestire i palloni per i pesaresi: alla fine saranno ben 22 le palle perse dai marchigiani e quì forse sta anche la lettura di una gara condotta ad un certo punto quasi in scioltezza da Roma che cerca lo spettacolo con i vari Jabber, Jennings ed anche un atletissimo Gigi Datome.
Momenti di apprensione per una botta che Brezec prende sullo zigomo, lo sloveno esce dal campo, verrà trasportato in ospedale dopo un giramento di testa successivo negli spogliatoi ma fortunatamente con TAC negativa.
All’inizio del terzo quarto, iniziato sul 49-36 per Roma, coach Sacripanti cerca di confondere le idee al collega Gentile ma questa sera Roma è decisa, precisa e sembra anche aver perso le remore difensive che sino ad oggi ha condizionato le proprie gare.
Dall’altra parte sembra quasi un “Hicks contro tutti”: il bravo Michael penetra, sgomita sotto i tabelloni, cerca la strada per rientrare ma senza grande aiuto dai compagni.
Sigla da solo 7 punti ma infonde energia e voglia di crederci, Roma risponde con uno strepitoso Douglas, uomo da striscia, che buca da 3 con precisione e continuità seguito anche da Capitan Tonolli che viene osannato dalla folla nella tana del Pala Tiziano.
Si chiude con un quarto quarto di pura accademia tra gli applausi dell’entusiasta folla romana e dal nutrito pubblico bianco-rosso, oggi la Virtus Roma era decisamente più forte e l’applauso in comune è l’ennesimo bel gesto di una splendida serata di sport.
[b]MVP ROMA[/b]
Ottimo Jaaber, non fa più notizia, ma la notiza è….I 13 punti di Roberto “El Tanke” Gabini con un 19 di valutazione addirittura superiore alla guardia compagno di squadra !
Ottimo anche Gigi Datome con un bel 17 di valutazione: vivace, reattivo, preciso come da un pò che non lo si vedeva.
Nozione di encomio anche per Angelone Gigli: fattosi male Brezec ha avuto più minuti e spazio facendosi trovare pronto e disponibile come al solito.
Infine applauso anche per Capitan Tonolli, bella solita grinta e canestri anche da 3 nel tripudio generale.
[b]MVP PESARO[/b]
Akindele da NBA: intimidazione in area, punti nel pitturato e da sotto con mano morbida e sensibile, assist anche per i compagni, insomma una prova magistrale con 20 punti nel carniere ed un bel 22 di valutazione.
Applausi anche per Michael Hicks e Ramel Curry: 15 e 16 punti per i due ragazzi neri.
E siccome Tonolli aveva ben figurato, plauso anche per “Nonno” Zukauskas con tiro da fuori e rimbalzi importanti.
[b]WVP ROMA[/b]
Non riusciamo a trovare stasera un ragazzo in negativo con la maglia Rossa della Lottomatica Virtus Roma, han dato tutti il massimo anche se forse Iacopo Giachetti ci è parso un pò spaurito e fuori dal clima acceso della gara.
[b]WVP PESARO[/b]
Francamente deludente la coppia Van Rossom-Stanic: troppe palle mal gestite e troppe volte compagni non adeguatamente messi nelle migliori possibilità di colpire Roma.
[b]Le cose da salvare Roma[/b]
Una prova che sa di positivo sotto ogni punto di vista: fisicità, aggressività, reattività, corsa, difesa, cosa chiedere di più ?
Ma…Non sarà che forse l’aria del palazzetto ove ogni giorno ci si allena, come a Siena, fa bene ai giocatori ?
[b]Le cose da salvare Pesaro[/b]
Poco, poco quello da salvare per i ragazzi allenati da coach Sacripanti.
E’ vero che le assenze di Myers e Hurd sono state pesanti ma in certi istanti sembrava che Roma scherzasse con l’avversario.
Salviamo allora la voglia di crederci del trio di colore Akindele-Curry-Hicks ma al rientro a casa sul mar adriatico occorre darsi una regolata perchè questa squadra comunque perde molto del suo carisma e delle sue certezze fuori dalle mura amiche e se si desidera conquistare i playoffs le prove come quelle di oggi non portano da nessuna parte, anzi…
[b]SPOGLIATOI[/b]
[b]SACRIPANTI[/b]
Abbiamo perso una partita in modo netto, non posso accampare….Scusanti, Roma ha dominato da e sul perimetro, tanti errori nostri sulle palle da far girare, tante, troppe palle perse e quindi troppi contropiedi subiti anche sui tiri liberi, insomma prova negativa e quindi travolti da una Roma molto energica e positiva.
La chiave siano le 22 palle perse, bravi loro ad aggredire mentre noi non siamo stati bravi nel capire come dovevamo variare il gioco nelle diverse zone del campo.
Non mi è piaciuto il fatto che non abbiamo lavorato senza palla, allinizio del terzo quarto abbiamo provato a rientrare ma loro han tirato molto bene da 3 con Douglas, Gabini ed anche Tonolli.
Ci è mancata la grande tenacia, la grande aggressività, cerchiamo di recuperare Hurd e Myers per cercare di riprendere con serenità da domani ma anche per vedere dove abbiamo sbagliato.
Da salvare la ottima prestazione di Akindele ma, ripeto, prova sottotono dal perimetro che non mi aspettavo. Abbiamo ripeto subito troppo lenergia e lintensità di Roma con canestri di altissima classe e noi abbiamo sbagliato anche troppi tiri liberi, insolito per noi.
Dispiace i troppi punti di distacco ma credo che a questo punto perdere di troppo o poco conti relativamente.
Sì, in certi casi ed in certi frangenti abbiamo forse avuto anche una discreta presunzione nelluno contro uno ma le abbiam provate tutte.
Allandata cè stata unaltra partita, non posso dire che ci sia una correlazione tra quella e questa, loro ad un certo punto han tirato i remi in barca all’andata con noi sopra di 34.
Ad un certo punto abbiamo cercato di aprire più il campo con i 3 piccoli ma Roma ci ha sovrastato, bravi veramente loro.
[b]GENTILE[/b]
Soddisfatto, sì, molto soddisfatto anche perchè voglio darVi un dato importante che desidero sottolineare nelle belle statistiche di questa sera: sono i 19 assist, ed è la prima volta che accade questanno e la cosa mi inorgoglisce e mi riempie di soddisfazione, significa che i ragazzi si cercano, si aiutano.
E siamo sulla buona strada, Pesaro è un’ottimo team, non fatevi ingannzare, sono una buonissima squadra e sapevo che avevamo da temere il fatto che loro avevano poca pressione.
Li abbiamo aggrediti e ci siamo riusciti fin dallinizio, siamo soddisfatti dei quasi 100 punti siglati ma voglio rimarcare i 19 assist.
Brezec ha preso un brutto colpo allo zigomo, la TAC non ha dato riscontro dopo la botta subita.
Altre cose positive sono la rapidità d’esecuzione e si è vista anche più aggressività nei rimbalzi dai vari Gigli, Hutson ed anche Gigi Datome.
Angelo ha sempre avuto un bel feeling con le palle che vagano dal ferro in area ed anche Gigi lo è se poi riesce a partire da lontano, così riusciamo ad essere più fisici.
Nonostante quindi luscita di Primoz abbiamo gestito molto bene questo aspetto contro Pesaro che lascia giocare molto sotto questo profilo.
Bene Douglas, ha fatto una buona prestazione sia in attacco che in difesa. Ci aspettiamo da lui tiro da fuori ma anche difesa.
Bene anche Jennings fin dal primo minuto, e deve continuare così con le sue velocissime leve e mi è piacuto molto perché sta lavorando bene da play come anche contro il Partizan.
E vero, è ancora un po incerto sulle scelte ma sta migliorando bene.
Nel terzo quarto siamo partiti male ma non abbiamo mollato in difesa e sono soddisfatto, a volte capita di deconcentrarti se la palla non va e quindi subisci canestri facili.
E vero che Hurd e Myers non cerano ma abbiamo fatto comunque una bella prestazione.
Domenica a Bologna contro una grande squadra e ci giochiamo il secondo posto anche se sono convinto che non sarà decisiva.
Sì….Ci piace il Pala Tiziano ma dobbiamo fare canestro anche al Pala Lottomatica.