[b]LOTTOMATICA VIRTUS ROMA – CARIFE FERRARA 88-93[/b]
[b]Parziali[/b]
(25-17; 19-22; 20-24; 24-30)
[b]Progressione[/b]
(25-17; 44-39; 64-63; 88-93)
[b]Startin’ five[/b]
[b]Lottomatica Virtus Roma[/b]: Jaaber, Hutson, Gabini, Brezec, Douglas
[b]CARIFE Ferrara[/b]: Ray, Collins, Ebi, Nnamaka, Jamison
[b]TABELLINI[/b]
LOTTOMATICA VIRTUS ROMA:
Douglas 20, Jaaber 19, Hutson 17, Datome 14, Gabini 8, Brezec 8, Gigli 2, Giachetti 0, Jennings 0. NE De La Fuente, Becirovic e Tonolli
CARIFE FERRARA:
Ray 18, Collins 16, Allegretti 15, Jamison 14, Ebi 14, Zanelli 8, Farabello 3, Nnamaka 3, Sacchetti 2. NE Rizzo e Mazzola
[b]Arbitri[/b]
Giampoalo Cicoria; Dino Mastrantoni; Massimiliano Barni
Brutta, bruttissima sconfitta quella di questa sera subita dalla Lottomatica Virtus Roma in ottica playoffs.
Perdere ci sta nello sport ma perdere oggi, alla fine del secondo Basket-Day del Campionato, è sanguinosissimo per le aspirazioni della squadra capitolina.
E’ vero, ormai l’assenza prolungata di Becirovic e quella di De La Fuente, quest’ultimo alle prese con un rognosissimo problema ad un tendine di un piede, fanno perdere lucidità e freddezza nei momenti importanti della gara ma questo roster messo in piedi dalla Dirigenza romana non dovrebbe subire questi paurosi cali di concentrazione.
Presuntuosa, arruffona, superficiale, ecco che squadra abbiamo visto questa sera al cospetto della matricola Ferrara che in certi tratti ha annichilito gli avversari uscendo tra gli applausi convinti dello sportivissimo pubblico romano.
Per carità, anche se il tonfo è stato brusco nulla è compromesso in chiave playoffs ma da questa sera Siena non è più l’unico avversario nel mirino dei Romani oltre che alle V Nere bolognesi.
Coach Gentile deve interrogarsi su molti temi e deve farlo in fretta perchè ormai il Big-Ben del Campionato non aspetta più e lo spazio di manovra si riduce di partita in partita.
No, non è certamente al momento la Virtus Roma l’anti-Siena, la Virtus Roma deve cercare di capire se può recuperare definitivamente sia Becirovic che De La Fuente, dopodicchè rimettere in piedi tutte quelle certezze che al momento sembrano evaporate.
E francamente stupisce come anche la panchina Giallorossa non abbia sentito come il sottoscritto il sinistro ma forte scricchiolio che si avvertiva forte e chiaro alla fine del terzo quarto nel castello Virtussimo ma non è bastato correre ai ripari con un quintetto agile e veloce in casa Giallorossa, alla fine è arrivato lo schianto con tanto di nuvolone di macerie e polvere a rendere l’aria irrespirabile.
Forse qualche scelta arbitrale è stata eccessivamente punitiva nei confronti di Roma nei momenti finali (dubbio l’antisportivo fischiato ai danni di Gigi Datome, reo forse di esser stato troppo irruente), forse qualche pallone di troppo è scivolato dalle mani dei Ragazzi di coach Gentile inopinatamente, fatto sta che la sconfitta di oggi potrebbe portare gravi ripercussioni psicologiche per il proseguio della stagione e francamente nessuno se lo aspettava, proprio nella tana poi dei padroni di casa, quel Pala Tiziano dove quotidianamente si allenano i vari Jaaber & Co.
Sia chiaro, la Carife Ferrara di caoch Giorgio Valli ha disputato una vera e propria perla di partita per la gioia dei propri appassionati tifosi che l’han seguita fisicamente nella Capitale: a “prendere colpi” in silenzio nell’angolo del ring quando montava la furia aggressiva dei romani, a stringere i denti per non perdere contatto con l’avversario prima con Ebi, poi con uno strepitoso Marco Allegretti, infine letale a “matare” l’avversaria grazie all’ex di turno, quel talento vero e purissimo di Allan Ray che questa sera ha dimostrato a chi non lo aveva capito nella Capitale di cosa avrebbe potuto fare se fosse stata forse trattata con maggiore attenzione la sua esuberanza personale .
Ma anche grandi applausi a tutti i ragazzi agli ordini di Giorgio Valli, dalla strepitosa prova di Marco Allegretti e di Fabio Zanelli con il loro preciso tiro da 3, alla solidissima prova del trio stelle&striscie Jamison-Collins-Ebi, sino appunto al cesello dell’artista, quell’Allan Ray che ha gestito quasi tutte le fasi decisive del quarto quarto, cosa che a Roma non si era mai vista.
Un’impresa quella di questa sera che resterà indelebile nella storia della giovane e simpatica squadra emiliana che ad un certo punto della gara ha predicato letteralmente basket in modo pulito, lucido, incisivo ed anche a tratti spettacolare.
Dall’altra parte del campo invece lo sguardo, a fine partita, attonito del Presidente Carlo Toti del Team in maglia rossa e di caoch Gentile.
No, non se lo aspettava nessuno questa sconfitta interna, neanche nei suoi pensieri più negativi il Presidente Toti poteva immagginare questa sera una seconda sconfitta di fila fragorosa e molto più netta di quanto dica lo scarto finale ed anche più inquietante di quella subita sempre per mano della Virtus Bologna.
Infatti, mentre sette giorni fa la Virtus Roma aveva mollato di schianto comunque con qualche attenuante a favore (pallida, in verità), cercando poi vanamente di recuperare e finendo poi coll’essere travolta dai bianconeri bolognesi, questa sera la caduta è stata così fragorosa perchè Roma ha innanzitutto nuovamente evidenziato grosse e conclamate incapacità di playmakin’ nei momenti topici del match, i soliti limiti difensivi sull’uno contro uno e nel chiudere certi spazi a fronte di queste penetrazioni (presi anche questa sera altri 94 punti), si sono palesati preoccupanti limiti mentali di una squadra che anche a Bologna sette giorni fa aveva mostrato un pò la corda in certe, fondamentali fasi della partita.
Ora non è più un caso, la Virtus Roma non ha un vero leader in campo essendo poi ancora fuori contemporaneamente due importantissime pedine come De La Fuente e Becirovic e contro questa fredda e spietata Ferrara sarebbe dovuta andare in scena una squadra più concentrata, più dura, più decisa nel chiudere nel gara con cinica cattiveria.
Certo, la sconfitta non è una tragedia ma è innegabile evidenziare come anche il terzo posto sia a rischio, arrivano infatti da dietro forti e decise Teramo, Milano e Treviso, quest’ultima avversaria dei romani tra 10 giorni in terra veneta al PalaVerde in una sfida a questo punto decisiva per il futuro della stagione Virtussina.
Eppure Roma aveva iniziato con un 7-0 eloquentissimo e dopo un primo tempo dove allungava tranquillamente anche sino al 31-19 al 2° del secondo quarto di gioco, massimo vantaggio di tutta la gara, pian pianino gli emiliani costruivano il loro piccolo, immenso capolavoro: attenta in difesa contro Brezec ed Hutson, lasciava solo con frequenza il tiro da fuori per i vari Douglas, Datome, Jaaber e Gabini.
Meno 5 al primo intervallo lungo con un’avvisaglia dello strepitoso 60% da 3 che alla fine i bianconeri ferraresi metteranno a referto, protagonisti gl’inattesi Allegretti e Zanelli con Andre Collins a metter piano piano il suo becco. E Roma invece di fiutare la trappola cadeva come una piccola volpe nella terribile morsa tesagli da coach Valli.
Tripla di Jaaber al 4° del terzo periodo per un rassicurante 50-41 per Roma ma prima Jamison e dopo un incredibile Marco Allegretti con 8 punti di fila spingeva Ferrara di nuovo addirittura a -3 al 6°.
Per Roma benissimo Datome in attacco, male in difesa come quasi tutta la squadra romana che, tanto per cambiare, faticava sulle penetrazioni uno contro uno e perdeva incredibili possessi con scelte discutibili in contropiede con Gabini, lo stesso Datome e Douglas (mani troppo scivolose quelle dell’ex Pamesa Valencia !?!?).
E quando ormai tutto il pubblico romano aveva esorcizzato la presenza dell’ex Ray, luomo del Bronx si destava dal leggittimo stato d’emozione che probabilmente lo aveva reso sino a quel momento quasi inoffensivo (solo un 4 su 4 e solo dai tiri liberi), segnando la tripla che portava Ferrara a -1 proprio allo scadere del terzo tempo, 64-63.
E nel quarto periodo era proprio lui ad impattare sul 66-66 pari con un’altra tripla dopo un semi-rassicurante canestro da fuori di Hutson (ottima la sua prova), ed a regalare il primo vantaggio della gara a Ferrara con un bellissimo gioco da 3 al 2° minuto, 9 punti in un amen !
Roma sbandava, cercava di rifarsi sotto per ricontrollare la gara ma troppa frenesia a volte uccide e mentre un caldissimo Zanelli bucava la retina da 3 e la premiata ditta Collins & Jamison si faceva spazio, solo Ibrahim Jaaber con le sue solite bombe da 3 teneva viva la fiammella della controrimonta Giallorossa con l’unico modo per cercare di venirne a capo, ma Ferrara teneva duro e dopo una sequela quasi orrorifica di palle perse in attacco da parte di Roma e tiri liberi sbagliati dai bianconeri ne veniva a capo per la gioia irrefrenabile di tutto lo staff emiliano.
[b]MVP ROMA[/b]
Solito Ibby Jaaber, solite triple, solita prova concreta ma qualcuno faccia presente che non può sempre fare pentole e coperchi.
Benissimo anche Hutson, Andre sta lentamente tornando, 23 di valutazione, ottimo.
Bene anche Douglas e Datome ma entrambi devono fare un [i]mea culpa[/i] per qualche gesto atletico di troppo ad uso della folla il sardo, per l’eccessiva sudorazione delle mani il colored virtussino. Non guasterebbe, infine, per entrambi un’applicazione più granitica in difesa.
[b]MVP FERRARA[/b]
Facile, troppo facile dire Allan Ray ma oggi non possiamo che scriverlo con sincerità ed evidenza.
Mai lo si era visto con la maglia della Virtus con questa fredda lucidità nei momenti caldi della gara, siamo contenti per lui perchè un talento così cristallino per il bene del basket non deve andar sprecato.
Standin’ ovation infine per gli italiani Allegretti-Zanelli, straordinari con le loro triple e la loro applicazione in difesa, un vero ciclone per la Virtus Roma.
[b]WVP ROMA[/b]
Purtroppo spiace mettere questa sera in evidenza la brutta gara sia di Jennings che di Giachetti e la prova un pò anonima di Angelo Gigli. Ha pesato anche molto la loro assenza a referto eccezion fatta per Gigli ma anche qualche errore di troppo nelle fasi gioco non possono passare inosservate.
[b]WVP FERRARA[/b]
Forse il figlio del Grande Meo Sacchetti ma si può trovare un qualcosa di negativo in questa serata storica ?
[b]Le cose da salvare Roma[/b]
Inutile nascondersi, qualcosa non va più nel bel meccanismo di un mese fa, Roma sembra essersi liquefatta nel carattere e nell’applicazione, non andiamo oltre, crediamo che sia già necessario evidenziare quanto.
[b]Le cose da salvare Ferrara[/b]
E cosa dovremmo dire ? APPLAUSI, BRAVI, BRAVI BRAVI !!!