Due stagioni completamente diverse, praticamente agli antipodi: Cavs che chiudono la Regular Season con un record di 66-15 (39-2 in casa) squadra che si è dimostrata la più forte della lega e Pistons che a fatica raggiungono l’ottava piazza con un record di 39-43. Solo un paio d’anni fa questa disparità, sarebbe sembrata ai più, pura utopia. La serie potrebbe sembrare segnata fin dall’inizio, dove lo strapotere di Cleveland e soprattutto di Lebron James la indirizzerebbero verso un netto 4-0. Gli scontri in Regular Season sono a favore della squadra dell’Ohio, la quale ha strapazzato i Pistons con un sonante 3-1, ma si sa, i Playoffs costituiscono una stagione a parte, quasi un altro campionato e le sorprese potrebbero non mancare.
Cominciamo parlando delle chiavi che potrebbero portare Cleveland al successo: la più altisonante è senza dubbio [b]King James[/b], giocatore difficilmente arginabile da qualsiasi franchigia, devastante sotto ogni aspetto del gioco, dominante e futuro candidato al titolo di MVP.
Le cifre lo dimostrano (28.4 punti di media, 7.2 assists e 7.60 rimbalzi). James, nell’ultimo anno ha esteso il suo modo di intendere il basket e di coinvolgere i compagni ed il risultato è lampante: tutta Cleveland ha giocato a ritmi eccellenti una stagione regolare che passerà alla storia come la migliore della franchigia. Un aspetto da non sottovalutare è il miglioramento esponenziale della guardia [b]Mo Williams[/b], dotato di un ottimo tiro dall’arco, competitivo come pochi e anch’egli in grado di far pendere i pronostici della seria a favore dei Cavs. Delonte West che dopo vari problemi personali può essere un’altra freccia nella faretra di Cleveland con i suoi 11.8 punti di media, la sua pericolosità nel tiro da tre punti e la sua capicità di arrivare al ferro scardinando le difese avversarie. Da non dimenticare, sono i “soliti noti” come Ben Wallace, Zydrunas Ilgauskas, Anderson Varejao, difensore arcigno, abile rimbalzista e precettore del gioco duro oltre a Daniel Gibson, già matatore della Finale di Conference targata 2007 vinta proprio ai danni dei Detroit Pistons. Gli uno contro uno di James o Williams sono un aspetto da non sottovalutare come del resto il gioco sul lato debole, che rende i Cavs, grazie alla loro ottima visione di gioco, una squadra completa sotto ogni aspetto.
Chiavi di volta per i Detroit Pistons: La squadra ha arrancato per tutto l’anno, alternando prestazioni altalenanti e ballerine a performance di tutto rispetto.
Bisogna ammettere che le chances di vittoria per i Pistons sono davvero poche, ma va tenuto conto dell’esperienza accumulata da questo gruppo nell Post Season. [b]Rasheed Wallace[/b], giocatore di sublime eleganza e incisività (quando ne ha voglia) potrebbe essere il perno sul quale ruoterebbe la serie, accoppiato in marcatura con Anderson Varejao potrebbe metterne a nudo tutte le difficoltà a livello di centimetri e bidimensionalità. La sua capacità di svariare dal gioco in post basso fino ad arrivare al suo tiro dall’arco, che lo inserisce di diritto nell’elite della lega come percentuale e pericolosità, potrebbero creare non pochi problemi alla difesa dei Cavs. Il punto è che Rasheed Wallace deve mantenere i nervi saldi, senza farsi trasportare dall’enfasi che lo ha reso famoso, ma soprattutto deve giocare con l’intelligenza della quale è dotato, altrimenti potrebbe rivelarsi un’ arma a doppio taglio per Detroit.
La squadra, orfana di Iverson, affida le redini del gioco al giovane Stuckey, anch’gli dotato delle capacità di incidere positivamente sulla serie nonostante la giovane età e la pressochè nulla esperienza nei Playoffs.
La coppia [b]Hamilton-Prince[/b] è la vera chiave che potrebbe portare al successo i Pistons, si è visto che se loro girano a pieno ritmo, la squadra gioca meglio, ha meno preoccupazioni e soprattutto è più sicura dei propri mezzi. Le doti difensive del Principe di Compton e le capacità di Hamilton di svariare a 360° in attacco, sono armi da non sottovalutare, anche per una squadra quadrata come Cleveland.
Will Bynum potrebbe dare un cospicuo contributo dalla panchina, insieme a Jason Maxiell, il quale utilizzato come cambio di McDyess, troverebbe diversi minuti a disposizione per arginare la Front Line dei Cavs. Resta il fatto che il compito sarà arduo per i Pistons.
Detroit ha dalla sua una difesa solida, un gruppo collaudato e deve approcciarsi alla serie con umiltà, abbandonando l’altezzosità che l’ha caratterizzata nelle ultime apparizioni ai Playoffs, solo così le percentuali di vittoria si alzeranno e Auburn Hills potrà tornare a esplodere come in passato.
Detroit deve entrare in questa serie con la convinzione di essere sfavorita e con la voglia di “choccare il mondo” mettendo da parte i problemi evidenziati in stagione regolare, dimenticando il passato, semplicemente deve giocare nel modo giusto. Play the right way.
Cleveland è favorita sotto tutti i punti di vista, difesa, attacco, gioco perimetrale ecc.. la sua condizione psicologica è alle stelle, la continuità e compattezza dimostrate durante la Regular Season difficilmente verranno meno in questo 1°turno di Playoffs. Questa squadra ha dimostrato non solo di poter vincere, ma di stravincere con chiunque , ma si sa che i Detroit Pistons sono una squadra difficile da affrontare nella Post Season e la previsione potrebbe rivelarsi meno scontata del previsto.
La sensazione è che i Cavs avranno vita facile, principalmente se i Pistons non riusciranno ad arginare lo strapotere di Lebron James o sbaglieranno, raddoppiando troppo il prescelto venendo, ovviamente, puniti dalla distanza. Gli accoppiamenti difensivi saranno un punto focale di questo 1° turno, con un occhio puntato ai mismatch che potrebbero rivelarsi decisivi sia per l’una che per l’altra squadra.
Queste due squadre sono votate ad un gioco più difensivo, che offensivo, quindi difficilmente assisteremo ad una serie spettacolare, ma quello di cui sono più sicuro è che ci attenderanno delle gare dure, a basso punteggio dove le difese la faranno da padrone. Detroit potrebbe portare a casa un paio di partite, magari quelle giocate tra le mura amiche. Non di più.
Attendiamo con trepidazione l’inizio.
Massimiliano Famiglietti.