In questa stagione le due franchigie si sono affrontate tre volte con il bilancio favorevole a Boston (2-1). Da tempo questo scontro tra 2 delle più titolate e famose squadre nel mondo non è stato decisivo per proseguire lungo la strada per l’anello. Riparte invece da qui, in questi playoffs 2009, la corsa al bis dei Boston Celtics. Nelle ultime gare di regular season i Bulls sono stati capaci di regolare i sempre enigmatici Pistons come di perdere con Toronto, con i canadesi ormai esclusi dalla post-season.
Sul fronte Celtics invece il finale di stagione è andato in crescendo e anche nell’ultima gara con Washington i biancoverdi hanno dimostrato di avere risorse nascoste e imprevedibili (per i più), così come già appurato nello scorso finale di stagione. Pescando a piene mani dalla propria panchina Doc Rivers ha saputo ovviare all’assenza prolungata di [b]Garnett[/b], sempre ai box per il famoso problema al ginocchio (si parla per lui di stagione finita), riuscendo a far tirare il fiato anche a quei Pierce e Allen costretti agli straordinari per l’assenza del numero 5. Addirittura contro gli Wizards Steph Marbury ha riassaporato la sensazione data dal partire in quintetto base, dando ulteriore conferma dell’utilizzo che ne farà Rivers nei playoffs, nelle speranze dei Celts simile a quello messo in mostra da Sam Cassell nel 2008.
I Boston Celtics collezionano una stagione che in altri tempi sarebbe stata celebrata come ottima, un record che dice 62 vinte e 20 perse, l’obiettivo spesso non raggiunto dalla maggior parte delle franchigie. Ma quando porti il trifoglio sulle uniformi e arrivi da una cavalcata come quella conclusasi col titolo 2008 non puoi accontentarti di questo. Essere superati nell’intera Lega da Cavs e Lakers rappresenta in prospettiva finali di conference e finalissima NBA un dato allarmante, se consideriamo l’importanza del fattore campo nelle serie decisive per il titolo. L’evenutale rientro a pieno regime di Garnett non può non essere l’ago della bilancia per i Celtics che però hanno dimostrato fin qui di sapersela cavare anche senza, sapendo “decidere” di volta in volta se andare da Pierce o Allen, Davis o House. Ma per arrivare in fondo servirà di nuovo il miglior KG. La difesa rimane il punto di forza di Boston che con [b]Rondo[/b], Tony Allen e Perkins può contenere l’energia e la gioventù dei Bulls.
I Chicago Bulls hanno raggiunto i playoffs con un record esattamente del 50%. Hanno sperato fino all’ultimo di agguantare addirittura il 6° posto ad est che avrebbe significato incontrare gli Orlando Magic, una formazione che probabilmente fa sua la stessa filosofia dei rossoneri incentrando il gioco sulle guardie, pur avendo sotto le plance niente meno che Dwight Howard. Nella sfida con i Celtics dovranno tenere sotto canestro e sul gioco a metà campo imposto da Boston, sapendone smorzare di volta in volta le bocche da fuoco rappresentate dai Big Three, ma anche da House. I Bulls hanno giocatori versatili come Noah e Tim Thomas, entrambi leggerini però contro Perkins e Big Baby Davis. Tutto nelle mani di Gordon e Rose che soprattutto in casa dovranno saper sfruttare la spinta che di certo non mancherà dai propri supporters dello United Center.
Pronostico: 4-1 Celtics.