[b](3) San Antonio Spurs vs (6) Dallas Mavericks (in stagione: 2-2)[/b]
Lultima giornata di regular season potrebbe essere stata una delle più importanti di questa stagione. Le vittorie di Portland e Dallas, ma soprattutto quella di San Antonio hanno stravolto la griglia dei playoff ad Ovest, con gli Spurs che sono riusciti a riconquistare la terza posizione (e il titolo divisionale), e di conseguenza il vantaggio del fattore campo, almeno nel primo turno. Meno pesante la vittoria dei Mavs, che erano comunque destinati a stare nella parte bassa del tabellone.
Dunque sarà San Antonio-Dallas, uno scontro che solo due anni fa valeva laccesso alle Finals, prima del biennio nero ai playoff dei Mavs, che dopo la disgraziata gara 3 contro gli Heat hanno solo raccolto delusioni dalla post season, con la clamorosa eliminazione per mano di Golden State e quella meno eclatante (ma non indolore) contro New Orleans.
[b]COME ARRIVANO AI PLAYOFF?[/b]
[b]SAN ANTONIO[/b]
Potrà sembrare una forzatura, e forse lo è, ma la sensazione è che San Antonio sia contenta di affrontare gli esperti Mavericks invece che i giovani terribili di Portland. In una conference dove i valori in campo spesso si equivalgono, con i soli Lakers forse nettamente più forti delle altre sette partecipanti ai playoff, la differenza la fanno gli accoppiamenti. San Antonio sembrava destinata ad incontrare i Blazers, squadra che con la sua profondità dorganico, latletismo e lenergia che solo la giovane età può dare avrebbe esposto i principali difetti degli Spurs, ovvero: unetà avanzata, poco atletismo e i problemi fisici di Tim Duncan. E sono proprio le condizioni del caraibico a destare più preoccupazione allombra dellAlamo, a maggior ragione dopo luscita di scena dellaltro Big 3, Manu Ginobili, fermato ancora una volta da un infortunio alla caviglia. TD è palesemente limitato da problemi alle ginocchia, ed anche se è arrivato Drew Gooden, i compagni di reparto di Duncan non sembrano poter essere troppo competitivi a livello di post season.
[b]DALLAS MAVERICKS[/b]
Diverso il discorso per i Mavs: Dallas sembrava destinata ad affrontare Denver, squadra in forma, la rivelazione ad ovest, ma comunque tutta da testare ai playoff. Ha invece pescato San Antonio che, come detto, può essere poco atletica, un po corta nelle rotazioni, ma che ha esperienza e cuore da vendere per le gare che si giocano in primavera. I ragazzi di Cuban arrivano a questa post season di rincorsa, con le solite sicurezze, Nowitzki, Terry e Kidd; nuove scoperte, un assetto più dinamico, la crescita della panchina (in particolar modo dei lunghi), e le solite incognite, limpatto di Howard su tutte e la tenuta fisica di Kidd. Coach Carlisle sembra aver trovato la quadratura del cerchio con un maggior utilizzo di Josè Barea, con il conseguente aumento del ritmo nel quale si sono esaltate le caratteristiche di Kidd e Terry. Dirk si è messo alle spalle lennesima strabiliante stagione, dimostrando ancora una volta una sconfortante (per gli avversari), continuità di rendimento.
[b]GLI SCONTRI INDIVIDUALI[/b]
[b]Tony Parker Jason Kidd[/b]
[b]Le cifre negli scontri stagionali[/b]
[b]Parker[/b]
G GS MPG FG% 3P% FT% OFF DEF REB APG SPG BPG PPG
4 4 37.8 .515 .286 .821 0.3 3.3 3.5 7.3 1.0 0.0 31.3
[b]Kidd[/b]
G GS MPG FG% 3P% FT% OFF DEF REB APG SPG BPG PPG
4 4 38.3 .513 .450 1.000 1.8 5.5 7.3 8.8 1.5 0.5 13.0
Ancora tu? Ma non dovevamo vederci più? Deve essere stato più o meno questo il pensiero del Signor Longoria. Il franco belga degli Spurs ritrova Jason Kidd dopo le finali che gli sono valse il suo primo titolo in maglia nero argento, e dopo le quali sembrava imminente lo sbarco in Texas di Jason. Parker ha risposto alle parole coi fatti, vincendo altri due titoli, lultimo dei quali nobilitato dal trofeo di MVP. Per ovvi motivi anagrafici il valore tra i due giocatori è diverso: Kidd sta sparando gli ultimi colpi di una carriera stratosferica, mentre TP entra solo ora nel suo prime. Ma ugualmente la serie si potrebbe decidere qui: Jason non ha la minima possibilità di tenere Parker che ora, oltre alla solita capacità di giocare in zone del campo che a uno col suo fisico sarebbero vietate, può contare su un tiro dalla media molto migliorato, unopzione che rende Tony difficilmente arginabile. Da parte sua Kidd potrebbe far valere il maggior peso fisico, e la voglia di riscatto dopo i playoff dello scorso anno, nei quali è stato cestisticamente massacrato da CP3, al secolo Chris Paul. Jason ha chiuso la stagione con il 40% al tiro da 3 (secondo per tentativi dietro solo a Terry), e questa sua buona vena dalla distanza potrebbe essere la variante impazzita di uno scontro che sembra comunque tutto a vantaggio degli Spurs.
[b]Tim Duncan Dirk Nowitzki[/b]
[b]Le cifre negli scontri stagionali[/b]
[b]Duncan[/b]
G GS MPG FG% 3P% FT% OFF DEF REB APG SPG BPG PPG
3 3 43.3 .482 .000 .727 4.7 9.0 13.7 3.7 1.0 1.3 23.3
[b]Nowitzki[/b]
G GS MPG FG% 3P% FT% OFF DEF REB APG SPG BPG PPG
4 4 42.8 .494 .300 .824 0.8 9.0 9.8 2.8 0.2 1.0 25.8
Da una parte il giocatore che, sommando attacco e difesa, è considerato la migliore ala forte della storia della Lega, dallaltra uno che ha rivoluzionato il ruolo di ala, proponendosi come il modello per tutti i sette piedi dotati di tiro da fuori e coordinazione da esterno.
Tim Duncan e Dirk Nowitzki, uno scontro tra due ex MVP, uno scontro tra la solidità e la pulizia tecnica di Duncan e limpressionante talento offensivo di Nowitzki.
Raramente si marcheranno: Tim non ha mai amato allontanarsi troppo dallarea, e col passare degli anni e degli acciacchi questa sua antipatia per la zona non colorata è via via cresciuta, Dirk non può essere esposto alla sue deficienze difensive, in uno scontro vicino a canestro contro uno dei migliori lunghi ogni epoca. Dunque un accoppiamento indigesto a entrambi gli allenatori che però, quando giocheranno con quattro esterni, potrebbero essere costretti loro malgrado a fare. Se Parker sarà un rebus irrisolvibile per i Mavs, è altrettanto vero che anche il tedescone non ha dallaltra parte, un giocatore in grado di poterlo veramente limitare: Bowen è piccolo, ed anche se in passato è stata una discreta soluzione gli anni passano e così anche lefficacia difensiva e lautonomia. Bonner è un onesto lavoratore del parquet, con tiro da fuori, ma non può nemmeno intravedere il livello di gioco raggiunto da Dirk. Ci proveranno anche Drew Gooden e Kurt Thomas, il primo ha fisico ma scarse attitudini difensive, il secondo potrà spendere qualche colpo proibito ma nulla più. Saranno della staffetta contro il numero 41 anche lex compagno Michael Finley e Ime Udoka, con che risultati si vedrà.
Tim Duncan arriva a questi playoff con problemi alle ginocchia che ne limitano in modo evidente il dinamismo. Ma sottovalutare il cuore e lorgoglio della bandiera degli Spurs potrebbe essere rischioso, e cè da scommettere che Tim tirerà fuori almeno fuori dal cilindro, almeno tre prestazioni di livello assoluto.
[b]LE CHIAVI DEL MATCH[/b]
Oltre allo scontro tra Kidd e Parker e a quello (più a distanza), tra Duncan e Nowitzki, questa serie poteva riservare anche quello tra i due migliori sesti uomini della Lega, anche se in questo caso si parla di due titolari camuffati da riserve: Jason Terry e Manu Ginobili. La sfortuna, sottoforma di caviglia malconcia dellargentino, ci ha però privato di questo interessante duello. Ma unaltra delle chiavi su cui questa serie potrà girare è proprio limpatto di The Jet: Terry è appena sotto i 20 punti di media, è un tiratore micidiale e soprattutto è in grado di mettere tanti punti a referto in poco tempo, una vera e propria scarica dadrenalina quando esce dalla panca. San Antonio è una delle miglior squadre nel difendere sul tiro da tre punti, e se gli Spurs riuscissero a non concedere a Terry le sue usuali sfuriate dallarco, per Popovich e i suoi giocatori sarebbe già un grosso passo avanti nel piano partita. Come detto in precedenza, linfortunio a Ginobili ha limitato non di poco la potenza di fuoco degli Spurs, togliendo agli speroni il giocatore di maggior fantasia, il vero creatore di gioco dei Texani che ora hanno solo in Tony Parker il giocatore in grado di uscire dagli schemi (ma quando lo fa difficilmente coinvolge i compagni). In questottica il rendimento di Roger Mason sarò importantissimo: il tiratore ex Wizard (visto anche in Europa), è reduce da una stagione regolare ben sopra le aspettative della dirigenza nero argento, che però sa bene quanto diversa sia la tensione e la pressione ai playoff, e quanto un tiratore a maggior ragione con poca esperienza, possa subirla. Ultima annotazione di una certa importanza riguarda la rotazione dei lunghi. Già detto delle condizioni precarie di Duncan, focalizziamo lattenzione sui compagni di reparto del 21.
Popovich non può rinunciare a Bonner, che con il suo tiro apre il campo per gli uno contro uno di Duncan ma soprattutto per le incursioni di Parker, ma se in attacco il rosso può dire la sua in difesa la sua presenza è un limite per San Antonio. Non che il buon Matt non si sbatta, ma va sempre sotto a rimbalzo e in uno contro uno è tuttaltro che insuperabile. Kurt Thomas è dopo Duncan lunica certezza sotto canestro: Dirty Kurt è solido, un maestro della difesa in post basso e può pungere col suo tiro dalla media. Coach Pop non potrà usarlo per troppi minuti assieme a Tim, pena essere costretto a dirottare uno dei due su Nowitzki, con esisti che potrebbero essere infausti per la difesa degli Spurs. Dando per scontato il non utilizzo di Oberto, rimane Gooden, lultimo arrivato, il giocatore di maggior talento tra i lunghi di riserva, ottimo rimbalzista in particolar modo in attacco, ma soggetto da sempre a vuoti di concentrazione che si rispecchiano in rotazioni mancate in difesa, e in brutte letture offensive (il più classico dei giocatori che rompono il gioco). La rotazione dei Mavs sembra più profonda e attrezzata, cè un giocatore di peso come Dampier, un giovane emergente come Brandon Bass e James Singlenton, che nellultima parte di stagione è entrato stabilmente nella rotazione con anche discreti risultati. Sarà utile anche la presenza di Ryan Hollins, giocatore verticale che può dare minuti denergia alla causa.
Prima di chiudere non si può non menzionare Josh Howard. Lex Wake Forest viene da una stagione travagliata dentro e fuori dal campo, ma sul suo talento non si può discutere. Per lui vale lo stesso discorso fatto per Nowitzki: cè un giocatore degli Spurs in grado di limitarlo con continuità? Forse un nome cè: lo stesso Howard.
[b]CHI PASSA IL TURNO?[/b]
Assieme alla serie che vede di fronte Blazers e Houston, quella tra i Mavs e gli Spurs è forse la sfida più equilibrata di questi playoff. Ad una prima analisi il roster di Dallas è più ricco di talento, con una panchina forte e con uno stato di forma migliore di quello di San Antonio, che però può mettere in campo esperienza da vendere e abitudine a certe gare (soprattutto abitudine a vincerle), oltre a due fuori classe come Parker e Duncan. Il fattore campo a favore degli speroni potrebbe essere la vera discriminante della serie: se Dallas troverà le energie per stappare una gara in casa di San Antonio, potrà cercare di chiudere la serie in 6 gare, ma se si dovesse arrivare a gara 7, sul campo degli Spurs, chi se la sente di scommettere contro il cuore dei campioni?