I tifosi di Avellino, quella trentina giunti a Siena seppur in giornata lavorativa guidati sicuramente da tantissimo amore per la propria squadra, non l’hanno presa benissimo, anzi diciamo pure che l’hanno presa proprio male. Al termine della gara cori ironici nei confronti dei propri “beniamini” (resteremo in serie A) e qualche battibecco a distanza, dagli spalti alla panchina, con qualche componente dello staff irpino. Probabilmente nessuno, in Campania, si era illuso che Siena sarebbe stato il campo più adatto ove cogliere due punti fondamentali per coltivare ancora speranze di approdo ai play-off, però i tifosi si aspettavano di sicuro una prova di tutt’altro spessore. Del resto i loro corregionali di Caserta, neppure 4 giorni prima, erano usciti sconfitti dal campo minato di viale Sclavo ma avevano tenuto in apprensione la capolista per 30 lunghi minuti riuscendo anche, in un paio di occasioni, a mettere la testa avanti nel punteggio parziale. Avellino invece si è presentata a Siena in vesti molto dimesse e l’assenza, sicuramente pesante di Williams, non basta da sola a giustificare la mollezza di chi è sceso in campo. Il 17-4 con cui si è concluso il primo quarto la dice lunga su quale tipo di approccio abbiano avuto alla gara i giocatori irpini e nei tre quarti successivi nulla è avvenuto perchè il tran tran della partita mutasse. Siena, dal canto suo, ha giochicchiato senza neppure spingere troppo sull’acceleratore, ha tenuto a riposo Sato, si è privata per lunghi minuti dell’apporto di McIntyre e di Stonerook ai quali è stata risparmiata una fatica francamente inutile. La partita, come è ampiamente intuibile da queste premesse, è stata piuttosto noiosa ed avara di spettacolo, la Montepaschi è subito fuggita e l’Air poco o niente ha fatto per cambiare rotta alla contesa. Individualmente, in casa irpina, si sono sollevati dal grigiore generale Radulovic (impiegato solo nella ripresa), Warren (MVP della partita) e l’ex Diener (applauditissimo), qualche lampo di Porta e Cinciarini hanno portato rari sprazzi di luce in un buio, per il resto, assoluto. In casa senese da notare, finalmente, una partita positiva di Henry Domercant, lo statunitense che è stato, quest’anno in ombra in tante, troppe occasioni. Domercant è risultato l’MVP della sua squadra con 15 di valutazione, ha segnato 22 punti con un ragguardevole 4/5 dall’arco dei 6,25 e si è scrollato di dosso la ruggine che lo ha accompagnato dall’inizio della stagione, almeno così tutti sperano a Siena……………….. Buone cose anche da Finley chiamato per lunghi minuti a sostituire McIntyre e da un precisissimo McDonald autore di 4 bombe.
Dello svolgimento della partita c’è davvero poco da dire, 2-2 alla partenza con un botta e risposta tra Eze e Crosariol, poi 4-4 ancora firmato da Eze e da Slay e da questo momento in poi Avellino non segnerà più per tutto lo svolgimento del primo quarto di gioco. 13-0 di parziale di Siena che vola sul 17-4 alla sirena e l’impressione è che la partita sia già decisa dopo soli 10 minuti di gioco. Nel secondo quarto qualche timido segnale di risveglio in casa irpina si intravede, ma la Montepaschi mantiene saldamente la testa della gara. Tusek prova qualcosa (sua una tripla) prima di infortunarsi ad un ginocchio ed essere costretto a rientrare in panchina, anche Diener, da buon ex, ci mette del suo cercando di tappare qualche falla ma la Mens-Sana vola indisturbata con un vantaggio costantemente in doppia cifra. Si va al riposo lungo sul 37-25 per Siena. Al rientro dagli spogliatoi c’è Radulovic in campo ed è proprio il lungo biancoverde a cercare di dare una scossa ai suoi ma la Montepaschi non perde la maniglia e, anzi, vola sul +15 grazie alla buona vena dalla distanza di Domercant e McDonald e alle solite scorribande nel pitturato di Kaukenas. Una bomba frontale di Lavrinovic porta il risultato sul 58-39 e si va all’ultimo quarto con il punteggio di 67-43. La partita è chiaramente finita, entra anche il panchinaro Centanni che sporca il proprio tabellino dalla lunetta. Finisce 84-68 una partita onestamente bruttoccia e noiosa.
MONTEPASCHI: Domercant 22, McIntyre 8, Finley 12, Eze 9, Carraretto 2, Lavrinovic 5, Kaukenas 5, Ress 1, Centanni 1, Lechtaler 4, McDonald 12, Stonerook 3.
AIR AVELLINO: Warren 12, Radulovic 15, Porta 10, Cinciarini 9, Crosariol 2, Slay 5, Tusek 3, Diener 12.
THE PLAY OF GAME: nulla da segnalare, davvero.
PIANIGIANI: Bene in difesa, abbiamo avuto la possibilità di provare qualcosa di particolare nei due lati del campo. Sono contento di come abbiamo attaccato e di come abbiamo mosso la palla, bene nei recuperi e bene nel gioco di contropiede. Cominciamo a pensare ai play-off dove vogliamo vedere la finalizzazione del nostro lavoro. E’ comunque importante che in queste partite, dove il risultato per noi non conta nulla, mettiamo sempre la nostra voglia di vincere.
MARKOVSKY: Il risultato è irrilevante, qui hanno perso tutti. Abbiamo tentato dei giochi nuovi che cercheremo di attuare nelle ultime partite, abbiamo difeso molto a zona ma l’efficacia straordinaria di Siena ci ha reso tutto troppo difficile. Bruttissimo il nostro primo quarto quando ci siamo intestarditi con gli uno contro uno e abbiamo segnato solo 4 punti, meglio dopo.