[i] This is the end[/i]. Potrebbe risunare la melliflua voce di Jim Morrison al Palace of Auburn Hills. E la fine di una storia che ha visto i Detroit Pistons per 8 anni consecutivi ai playoffs, 6 volte almeno in finale di conference, 2 volte in finale ed una volta trionfatori. Una fine ingloriosa ma già scritta a Novembre il giorno in cui [b]Joe Dumars[/b] ha deciso di cedere [b]Chauncey Billups[/b] in cambio di Allen Iverson e del suo contrattone in scadenza, facendo leva sulla freddezza che devessere componente fondamentale di un dirigente. Il tempo ci dirà se lex guardia proprio dei Pistons del back to back avrà avuto ragione, fermo restando che anche con Billups a pilotare le operazioni, i Pistons difficilmente avrebbero mai potuto ambire alla vittora finale. In ogni caso questestate a Detroit ci sarà con ogni probabilità una vera e propria rifondazione. Sicuramente saluteranno [b]Allen Iverson[/b] e [b]Sheed Wallace[/b], liberando oltre 35 milioni di dollari dal salary cap, probabilmente non ci sarà più nemmeno [b]Antonio McDyess[/b] e la posizione di [b]Rip Hamilton[/b] e [b]Tayshaun Prince[/b](che pare interessi ai Raptors di Bargnani) non è più così salda. Si ripartirà da [b]Rodney Stuckey[/b] e [b]Jason Maxiell[/b], cercando di capire cosabbia spinto un dirigente che aldilà di errori più o meno gravi non è uno sciroccato come Dumars, a dare oltre 7 milioni di dollari per i prossimi due anni ad [b]Amir Johnson[/b].
Oggi però, tra i fans dei Pistons, cè solo amarezza per una serie mai nata, dominata in lungo ed in largo non solo da un [b]LeBron James[/b] ma anche affrontata con uno spirito molto poco [i]guerresco[/i] dai giocatori agli ordini di Michael Curry.
Una situazione che è diventata [i]imbarazzante[/i] per usare le parole di uno sconsolato [b]Totò McDyess[/b] a fine partita, proprio in gara4, quando nel prepartita con James e soci in campo a fare riscaldamento, i tifosi dei Cavs sembravano in maggioranza rispetto a quelli dei Pistons, tanto da far dire scherzosamente a [b]Joe Tait[/b], radiocronista dei Cavs, in diretta che [i]E fantastico essere a Cleveland, oggi[/i] ma soprattutto quando, a fine partita si è levato il coro [i]” Let’s go Cavs!”[/i], sentito facilmente da tutti i presenti a causa delluscita prematura del grosso dei tifosi Pistons.
La cronaca di questa gara4 non si discosta, grosso modo, dalla cronaca delle gare precedenti: partita in equilibrio nella fase iniziale, nonostante i Pistons continuino ad evidenziare problemi di costruzione del gioco e di palle perse piuttosto grossi, con i padroni di casa che dopo un buon inizio si sciolgono sotto i colpi di LeBron James (anche oggi vicino alla tripla doppia: 36 punti, 13 rimbalzi ed 8 assist) e di un Mo Williams al career playoff-high con 24 punti. La partita finisce virtualmente nel secondo quarto, con Detroit tenuta a 15 punti e Cleveland che vola fino al +9. Il resto è accademia, con Mike Brown che però non concede minuti di riposo a James, West e Williams, con i Pistons che affondano proprio lì dove avevano costruito la loro storia: in difesa. Una difesa che oggi ha consentito comodi layup, schiacciate e contropiedi, con Wallace e Prince a guardare, proprio loro che sono (erano?) i migliori di specialità.
[b]MVP[/b]: Stavolta non ci si gira tanto attorno: [b]LeBron James[/b] ha chiuso una serie dominata in ogni singolo aspetto del gioco. Ok, lattegiamento dei Pistons è stato da codice penale, lui intanto per non dar adito a fraintendimenti ha scritto 32 punti 11 rimbalzi e 7 assist, [b]di media[/b] tirando con oltre il 50% dal campo e dando, nonostante le statistiche non lo premino, la sensazione di essere in miglioramento anche per ciò che concerne il jumper dalla lunga distanza.
[b]Post Partita[/b]
[b]LeBron James[/b]: [i] Io sono nato solamente con molti regali, ma io li ho sfruttati lavorandoci su. La mia etica lavorativa mi ha aiutato ad essere il giocatore che sono oggi. Questa vittoria è frutto del nostro prenderci cura di ogni dettaglio. Ora dobbiamo riposarci, visto che abbiamo una settimana da aspettare per capire chi sarà, tra Hawks ed Heat il nostro avversario, e questa possibilità di riposare è una gran cosa per noi[/i]
[b] Michael Curry[/b]: [i]Quello che posso dirvi è che quando abbiamo tradato Chauncey, siamo diventati una squadra differente. Questa serie è una sorta di cambio della guardia. Per noi quella appena conclusa è stata una stagione unica, difficile, è la prima volta che questo gruppo vive questo genere di situazioni[/i]
[b]Mike Brown[/b]: [i]Mo e Delonte sono stati fantastici oggi. Beh poi LeBron è LeBron..ha di nuovo messo insieme una quasi tripla doppia![/i]