Philadelphia allinizio non soffre né la grande atmosfera della Anyway Arena, né la tripla di Turkoglu di gara 4 e parte subito forte con due giochi costruiti per Green e quattro punti.
Anche Orlando non sta a guardare e ricuce subito il primo mini allungo dei Sixers con un [b]Rashard Lewis[/b] sicuramente ispirato (8 per lui nella frazione). Howard scalda i motori e chiude il primo quarto con 6 punti, 5 rimbalzi e una stoppata prima che un prematuro secondo fallo non lo estrometta.
Con Redick i Magic raggiungono il +9, ma peccano di scarsa concretezza e si fanno recuperare da un canestro di Young e dalla bomba di Green (9 nel quarto), che chiudono la prima frazione sul 21-20 per i padroni di casa.
Si iscrive al match anche Iguodala con 4 punti consecutivi, ma fa lo stesso dallaltra parte Howard con buoni giochi dal post basso.La partita è in equilibrio anche se Orlando intestardendosi con il tiro da tre punti, perde qualche occasione per scavare un solco importante.
Con la defezione di Lee per un fortuito colpo preso da Howard, cè tanto spazio per Redick e Pietrus che rispondono presente dal punto di vista dellapproccio. E sempre Green con un gioco da tre punti a regalare il primo vantaggio ai Sixers dopo quello iniziale, sempre da lui propiziato
Il finale di tempo è tutto dei Magic che con una gran quantità di liberi (8 in quattro minuti) e unamnesia colossale della difesa dei Sixers, si portano al riposo sul +6 e una grande inerzia a favore.
Si ritorna in campo con lequilibrio che regna ormai da quattro match ed i primi cinque minuti scivolano via senza grossi sussulti fino al timeout di Van Gundy.
Al rientro i Magic dominano per due minuti gli avversari sigillando il canestro ed andando a segno con buona regolarità, scappando sul +10 con un canestro e un libero di Howard.
Phila ci prova con le residue idee e torna a -6, ma ancora i vorticosi cambi difenisvi inscenati da Di Leo generano attacco per i Magic che riscappano sul +11.
Ancora un ottimo [b]Iguodala[/b] ci riprova, ma i tentativi di rientrare sono sempre rintuzzati da un chirurgico Alston che capitalizza al massimo su ogni sua iniziativa.
E sempre Orlando in controllo, costantemente in doppia cifra di vantaggio, con Turkoglu e Lewis a farla da padrone nel momento in cui [b]Howard (24+24)[/b] si riposa in panchina.
La difesa dei Sixers è un colabrodo, gli esterni non tengono una penetrazione e gli aiuti dei lunghi espongono Howard ad uno show sopra il ferro degno dei migliori opposti pallavolistici.
La partita per lennesima volta sembra chiusa, ma la squadra di Di Leo non vuole saperne di abbandonare senza lottare e con il contropiede di Iguodala torna a -6 con poco piu di tre minuti sul cronometro.
A chiudere i conti definitivamente ci pensa Rashard Lewis con un paio di esiziali esecuzioni dal post basso per regalare vittoria e match point ai suoi.
Nei Sixers bene Iguodala, un pò pasticcione Miller, pervenuto a sprazzi Young, ma il nulla cosmico dalla panchina. Per Orlando grande prova di Howard e Lewis, mentre Turkoglu meno appariscente ma ugualmente importante, cosi come Alston.
[b]Quotes:[/b]
[u]Di Leo:[/u] [i]Howard è un grandissimo campione, ma non può sostare continuamente nell’area dei 3 secondi sia in attacco che in difesa. E’ un fuoriclasse e proprio per questo motivo non può godere di queste agevolazioni.
[u]Van Gundy:[/u] (avendo udito le parole di Di Leo) [i]Siamo qui per parlare del match o delle chiamate arbitrali che vorremmo nella prossima partita? Pensiamo a giocare prima che alle decisioni arbitrali. Dwight sta facendo benissimo in questa serie perchè è in grande forma e contro questo non puoi farci davvero nulla.[/i]
[u]Howard:[/u] [i]è una serie fisica, una lotta per cani (dogfight rende molto meglio in inglese rispetto all’italiano). Io sto cercando di essere il più fisico possibile per permettere alla mia squadra di vincere, non vado sicuramente in campo per far male a qualcuno.[/i]