Teramo vince l’ennesima partita casalinga, in quello che, se non ci fosse Siena a miglia di distanza, sarebbe lo scontro tra le prime della classe. E’ il recupero di quella partita che si sarebbe dovuta disputare dopo il famigerato 6 aprile, ricordato non con poca emozione anche dai tifosi bolognesi con un bellissimo striscione esposto a inizio gara. In realtà, almeno per i primi due quarti sembra che Teramo sia Siena e La Fortezza il sacrificato di turno, come del resto mette ben in evidenza il risultato di metà gara: BancaTercas 44 Bologna 26. Sì, avete letto bene: la squadra di Boniciolli per poco non viene doppiata dopo solo 20 minuti in cui i biancorossi sciorinano una prestazione al limite dell’impossibile, con percentuali dal campo mostruose, tantissimi recuperi e tantissima grinta nella ricerca della vittoria. Certo la differenza dei giocatori a roster è notevole, tanto che gli ospiti riescono a portarsi anche sul -4, complici parecchie amnesie difensive dei padroni di casa e poca lucidità al tiro. Ma ci pensa uno strepitoso Jaycee Carroll a riportare i suoi dove più gli è consono, cioè con almeno tre possessi di distanza a 2 minuti dalla fine, supportato da un ottimo Poeta e da un Brandon Brown che forse ha un conto in sospeso con Ford e Terry che non riescono proprio a fermarlo. Il resto è accademia con la solita processione dei tiri liberi, condita però da una tripla favolosa di Moss che suggella così un’altra grandissima prestazione.
Finalmente Poeta sembra tornato ai suoi standard di rendimento: 14 punti, 9 assist e 8 falli subiti con una tripla doppia sfiorata. Ottimo Brandon Brown, grande gladiatore sotto le plance, buona mano da sotto senza disdegnare il tiro da lontano (14p. 8r.). Di Moss forse oramai non c’è più bisogno di parlare: uomo ovunque, mano delicatissima sia nel pitturato che fuori, e che comunque non disdegna di passare la palla ai compagni più liberi. Per lui 19 punti con 8 rimbalzi in 40 minuti. Eppure siamo a fine campionato! Anche Carroll sembra aver ritrovato la via del canestro, con i suoi 14 punti e la tripla che chiude di fatto la partita. Bene Jaacks che fa il suo lavoro e buono anche il lavoro di Amoroso che, se mette il primo canestro, riesce ad affrontare con maggiore serenità la partita. Benino Hoover che stavolta sparacchia troppo da fuori, qualche volta anche senza senso e bene Piazza che oltre a dare importanti minuti di riposo a Poeta mette anche la sua prima tripla della stagione. Bene anche il suo lavoro difensivo su Koponen e su Boykins. Per La Fortezza buona prova di Langford, ma non è una novità, se la cava Giovannoni, mentre Boykins è nettamente al di sotto delle sue possibilità fisiche visto che in settimana aveva lamentato un inofrtunio che non lo aveva fatto allenare nel migliore dei modi. Terry e Ford non sono sembrati i mattatori della semifinale di Final Eight,anzi. Forse i pari ruolo teramani avevano qualcosa da vendicare sportivamente e, ad onor di cronaca, ci sono riusciti perfettamente.
Una nota di colore: Sabatini ha sempre parlato del Maraglio Day, ma l’originale, vero, divertente, trascinatore e pulito è, resta e rimane quello dei supporters biancorossi, rinforzati dal rientro nei ranghi dell’Inferno Biancorosso. Teramo ha dimostrato di valere almeno la terza posizione, suggellata dai 36 punti in classifica, gli stessi di Roma. Le prossime due partite saranno determinanto per capire se la squadra di Coach Capobianco starà nella parte alta della graduatoria play-off o nella parte bassa. Intanto il Presidente Antonetti gongola e si gode la sua più bella creatura da sei anni a questa parte. Lui dice di essere alle elementari, ma se continua così, si arriva presto alla laurea. Prossima sfida quella contro Treviso, che potrebbe essere un succulento antipasto di una serie play-off bella, affascinante ed equilibrata, complice anche il recente innesto di Stefansonn.
[b]MVP[/b]: Senza ombra di dubbio Giuseppe Poeta tornato ad altissimi livelli
[B]Play Of the Game[/b]:Direi l’intera partita. Uno scontro affascinante, duro e leale, completo, tattico, un’esordiente come Capobianco contro un esperto come Boniciolli. Insomma per essere in tema di piatto teramano, un concentrato di “Virtù”