Sarà gara 7 a decidere chi tra Atlanta e Miami sfiderà i Cavs di LeBron James nelle semifinali della Eastern Conference. Alla American Airlines Arena una partita senza storia decreta il pareggio per 3-3 nella serie e permette agli Heat di soppravvivere all’eliminazione. Uno strepitoso Wade trascina i compagni ad una comoda vittoria acquisendo il diritto di sfidare Atlanta sul suo campo nello spareggio finale. Si parte con defezioni importanti, da una parte stanno a guardare Horford e Williams, che non riesce a giocare più di 5 minuti in cui si prende un solo tiro, sbagliandolo, dall’altra l’illustre assente è Jermaine O’Neal a causa della botta ricevuta da Pachulia in Gara 5. Inoltre Wade soffre ancora di problemi alla schiena. Prima della gara Josh Smith chiede scusa a coach Spolestra per il suo tentativo di schiacciata spettacolare nel finale di gara 5 che aveva indispettito gli Heat. La tensione non mancherà comunque, e ad ogni minimo episodio che va un pò fuori dalle righe pare possa scoppiare la rissa da un momento all’altro.
La gara è un dominio dei padroni di casa. L’assenza di O’Neal regala minuti importanti a Beasley che risponderà alla grande e a Joel Anthony, sorpresa del match, che non farà rimpiangere O’Neal per quanto riguarda la presenza sotto canestro e la sostanza. Wade parte con il freno a mano tirato, ma ci pensano Jones e Beasley a lanciare lo sprint degli Heat. In particolare Beasley firmerà la sua miglior prova ai playoff e una delle sue migliori in stagione chiudendo con 22 punti e 15 carambole. Miami riesce a limitare le bocche da fuoco di Atlanta, Smith viene contenuto benissimo dai lunghi di casa e l’attacco degli Hawks si poggia tutto su Bibby che realizza 20 punti nel primo tempo, i protagonisti di gara 5, Johnson e Murray finiscono con 13 punti ciascuno, ma la loro prestazione è stata notevolmente inferiore rispetto alla gara precedente. Le cifre dell’ex Kings non bastano a tenere Atlanta in partita, così Miami scappa sul +15 a fine primo quarto, distacco che Atlanta riuscirà a ridurre fino al -9 di metà partita, ma gli Hawks non daranno mai la sensazione di potersi veramente giocare la vittoria.
A questo punto risplende una sola stella in campo, quella di Dwayne Wade. Il fenomeno degli Heat chiuderà con 41 punti a referto, realizzati usando tutto il repertorio, dal jumper alla schiacciata dirompente in penetrazione. Wade è incontenibile per la difesa Hawks, complice qualche fischio generoso come un lapalissiano sfondamento tramutato in fallo di Evans che si prenderà anche il tecnico a causa delle sue giuste ma esagerate proteste, e con l’aiuto di Beasley scava un solco troppo profondo per Bibby e compagni, che dopo il strepitoso primo tempo personale cede di schianto. La partita è già chiusa alla fine del terzo quarto, quando il tabellone segna 78-56. Di lì in poi sarà uno one man show del 3 degli Heat, lasciato in campo moltissimo da Spolestra, nonostante una schiena che forse richiedeva maggior riposo, considerato anche il fatto che la gara non è mai stata in discussione. Finirà 98-72 per Miami, con Woodson che fa riposare i suoi in vista della bella in casa propria la prossima notte.
Atlanta ora potrà giocare davanti alla sua gente questo spareggio che si preannuncia infuocato a causa degli innumerevoli episodi che hanno generato acredine tra le due formazioni. L’atmosfera della Philips Arena si annuncia incandescente e questo potrebbe essere un vantaggio per Atlanta, che però deve essere brava a non trasformare questo vantaggio in un’arma a doppio taglio facendosi sopraffare dall’eccessiva pressione. Gli Hawks sono reduci dalla sconfitta in gara 7 dello scorso anno con i campioni in carica, i Celtics, ma allora giocarono in trasferta mentre Domenica potranno giocare alla Philips Arena. Le assenze sono pesanti, ma in Gara 5 chi è stato chiamato a sostituire i titolari ha risposto presente giocando una ottima partita, Woodson dovrà sperare di ottenere nuovamente lo stesso contributo da parte delle sue riserve, contando anche su un’altra prestazione stellare di Johnson poichè il solo Bibby, come visto in gara 6, non basta. Miami ci arriva come quella che ha meno da perdere, in più può contare su un Wade davvero carico nonostante i guai alla schiena e su un ritrovato Beasley. Dovrebbe ritornare anche O’Neal, anche se la sua presenza potrebbe influenzare la prestazione di Beasley. Sarà un’altra battaglia, l’ennesima di questa serie, stavolta però sarà senza appello per tutte e due le squadre, chi riuscirà a domare meglio la tensione e l’inesperienza potrà volare a Cleveland Martedì per il primo incontro delle semifinali di Conference.
[b]MVP:[/b] Nessun dubbio sul fatto che la palma del migliore debba andare a [b]Dwayne Wade[/b] semplicemente mostruoso, sebbene Beasley oggi si è rivelato determinante.
[i][u]Le parole del dopo gara:[/u][/i]
[b]Smith: [/b]”[i]E’ Gara 7 e non serve aggiungere altro. Sono due squadre giovani che vogliono la stessa cosa, dovremo stare molto concentrati e mettere molta energia, sperando di rispondere alla chiamata[/i]”.
[b]Wade:[/b] “[i]Non c’è pressione su di noi, partiamo sfavoriti nella serie[/i]”.
[b]Johnson:[/b] “[i]Siamo arrivati a questa serie col vantaggio del fattore campo, ora potremo giocare a casa nostra[/i]”.
[b]Woodson:[/b] “[i]Hanno fatto quello che volevano, noi eravamo semplicemente quì, ma non eravamo presenti[/i]”.