Dopo nove giorni torna in campo Cleveland per la prima partita del secondo turno dei playoff, la prima da MVP di LeBron James. Alla Quicken Loans Arena i Cavaliers ricevono gli Atlanta Hawks, che al contrario dei padroni di casa non hanno goduto di un lungo riposo, poiché sono dovuti ricorrere a gara 7, giocata nello scorso week-end, per eliminare i Miami Heat ed avanzare finalmente alle semifinali di Conference dopo dieci anni. Cleveland spazza via ogni dubbio sul fatto che il lungo riposo possa aver lasciato un po di ruggine sui giocatori dei Cavs, parte fortissima ricominciando da dove aveva lasciato con Detroit.
La prima palla per James si trasforma subito in una schiacciata. E però di Atlanta il primo minibreak della partita; gli Hawks provano a sorprendere i padroni di casa cercando di coglierli alla sprovvista, con Smith che firma il punto dell11-4 Atlanta. Ma la reazione della miglior squadra della regular season non si fa attendere, si arriva al 15 pari con James e Williams a rispondere alle sfuriate di Josh Smith. La partita scorre sui binari di un sostanziale equilibrio nei primi 12 minuti, a Johnson risponde ancora James, lMVP con un primo quarto da 16 punti fissa il punteggio sul 25-21 per Cleveland.
Il secondo quarto si apre con la prima accelerazione dei padroni di casa, spinti nella seconda frazione dal supporting cast. Con i punti dei comprimari Cleveland arriva fino al +12, Atlanta si aggrappa al talento di Smith e Johnson e alla precisione balistica di Bibby per rimanere in partita. Lex Kings infatti con due triple molto importanti contribuisce a ricucire il margine che i Cavaliers stavano gestendo senza troppi patemi, portando gli Hawks a sole 5 lunghezze da James e compagni.
Il terzo quarto comincia con gli Hawks che rimangono in linea di galleggiamento, ritornano a 12 punti di svantaggio, poi si riportano sul -7 grazie a 4 punti di Johnson e Murray, ma una tripla di James il suo 27esimo punto – ricaccia indietro Atlanta. Sono i primi tre di sette punti filati del 23 che porta i suoi, in collaborazione con Ilgauskas e Szczerbiak, al nuovo massimo vantaggio sul +15, 74-59, massimo vantaggio rettificato un minuto dopo con un gioco da tre punti di James a 7 secondi dalla fine del terzo periodo, chiuso da LeBron a quota 34.
Nellultimo quarto Atlanta alza definitivamente bandiera bianca. Scappano sul +20 i Cavaliers con Williams, West e Pavlovic. Bibby e Pachulia provano a salvare almeno lonore, ma sul 91-69 frutto di due liberi di Pavlovic a quattro minuti e mezzo dalla fine è tardi anche per quello. Cè ancora il tempo di vedere in campo Gibson che si toglie la soddisfazione di firmare 4 punti negli ultimi minuti. La sirena sancisce la 42 vittoria casalinga su 44 partite per i Cavaliers e l1-0 nella serie. Seconda metà di gara da dimenticare per gli Hawks, che realizzano solo 28 punti tra terzo e quarto periodo, tirando con un 9 su 30 dal campo da dimenticare in fretta. Atlanta ha sbattuto violentemente contro il muro della difesa eretto dai Cavaliers, che ha negato loro punti facili ed ha tolto loro il ritmo. Gli ospiti si sono lasciati scoraggiare da questo, perdendo ogni velleità e dimenticando negli spogliatoi laggressività che li aveva tenuti in partita nei primi due quarti. Giocando così diventa impossibile sperare in unimpresa che già appare improbabile.
[b]MVP:[/b] Scontato, è lo stesso della stagione regolare. Non cè nemmeno bisogno che si sporchi le mani nel quarto periodo, poiché chiude il terzo con 34 punti che consegnano il match e il primo punto nella serie ai Cavaliers con 12 minuti di anticipo. Parliamo ovviamente di [b]LeBron James[/b].
[u][i]Le parole del dopo gara:[/i][/u]
[b]Smith:[/b] [i]E inaccettabile, siamo avanzati al nuovo livello nella post season, ma questa mancanza di cuore non ci ha permesso di giocare e di dare tutto nella seconda metà di gara. Lui è lMVP ed è il più aggressivo giocatore sul campo, non possiamo fermarlo individualmente, dobbiamo fare un lavoro di squadra su di lui, stasera ho sentito che non ci siamo aiutati[/i].
[b]James:[/b] [i]Io e la squadra sapevamo della cerimonia, ma sapevamo anche che avevamo una gara da giocare. Abbiamo sofferto qualche mancanza nei primi due quarti, ma nel terzo e nel quarto abbiamo messo maggior attenzione sulla partita[/i].
[b]Brown:[/b] [i]Non importa quanto riposo abbiamo nelle ossa, possiamo ancora giocare bene i difesa[/i].