[b]Scavolini Spar Pesaro Angelico Biella 81-70 (21-13; 43-37; 60-53) [/b]
Con un finale di stagione diametralmente opposto a quello dellanno scorso, in cui la Scavolini Spar si vedeva sfilare i playoff da sotto il naso a causa della classifica avulsa dopo una regular season trascorsa a lungo tra le prime otto della classifica, questanno la Vuelle opera un prodigioso ed inaspettato rush finale in cui la vittoria interna su Biella, unitamente alla contemporanea sconfitta di Cantù a Roma, suggella il ritorno alla post season per la prima volta dopo lo sventurato fallimento dellera- Amadio.
Che le sorti della Scavolini non dipendessero tanto da questa partita bensì da quello che avrebbe combinato Roma sul parquet amico contro la diretta rivale Cantù, lo si intuiva fin dalla conclusione dellultimo turno ed in effetti così è stato dimostrato dal match di oggi.
Biella infatti, pur dovendo difendere un prezioso settimo posto, si è presentata allAdriatic Arena inconsciamente già appagata dal raggiungimento della post season e ciò si è notato palesemente in apertura di partita.
La Scavolini Spar, dopo un paio di minuti di studio, prende il largo e dal 6-6 si porta sul 13-6 quando sono passati circa circa quattro minuti, sospinta da un favoloso Hurd, autore di 10 dei primi 11 punti dei padroni di casa e letteralmente immarcabile per gli spaesati Gist e Garri; dopo il timeout di rito Bechi spedisce sul parquet Brunner e Jurak per gli abulici titolari e in qualche modo riesce a turare la falla.
Tuttavia è lintero pacchetto lunghi dei biancorossi a fare faville e quindi, dopo il monumentale avvio di Hurd di cui si è parlato, è Akindele a fare la differenza facendo valere i suoi centimetri sugli avversari; il primo quarto termina così sul 21-13 e quasi tutti i punti dei pesaresi sono venuti da sotto canestro.
Nel secondo quarto Pesaro allunga ancora, approfittando di una Biella evidentemente appagata e poco reattiva sia in attacco che in difesa; due triple del solito concretissimo Hicks (applaudito come miglior marcatore della stagione a fine partita) e di Myers lanciano i padroni di casa sul 31-19 dopo neanche metà tempo e poi è ancora Hurd a propiziare il massimo vantaggio sul 40-26 quando mancano tre minuti alla fine.
Sembra che la partita sia già segnata ma Biella punisce il primo rilassamento difensivo della Scavolini Spar e, con una fiammata firmata dal coriaceo Smith e dal ritrovato Gist, si porta in men che non si dica sul 40-37 con un parziale di 11-0, unico vero momento della difficoltà della partita per i padroni di casa.
Mancano tuttavia ancora pochi secondi alla fine del secondo quarto ed il solito Hicks trova il tempo per piazzare una tripla importantissima per il morale di pubblico e compagni di squadra, fissando il punteggio di metà gara sul 43-37.
Al ritorno in campo è ancora Akindele a dominare sotto il canestro avversario e, con laggiunta di un altro canestro di Hicks, propizia immediatamente un parziale di 6-0 con cui la Scavolini Spar ristabilisce ulteriormente le distanze.
Biella, pur non brillando per intensità, non molla e così, dopo che Myers (ottimo al posto dellevanescente Curry) e Hurd issano di nuovo i biancorossi sul massimo vantaggio (57-42), i piemontesi si riportano sul 60-53 in chiusura di tempo e poi sul 60-55 alla riapertura delle ostilità con un canestro di Aradori.
La partita sembrerebbe ancora aperta ma lAngelico non riesce a dare continuità alla propria rimonta ma, anzi, si impappina in una serie di attacchi sciagurati in cui il deleterio Gaines si distingue per insipienza con una serie di ripetuti palleggi sul posto ed entrate insensate a canestro.
La Scavolini Spar, pertanto, pur senza far nulla di trascendentale riesce a superare con una certa tranquillità limpasse momentaneo e, sospinta dai solito terzetto formato da Hurd, Hicks e Myers, riprende a macinare gioco in scioltezza; un paio di spettacolari azioni sullasse Myers Akindele e successivamente una tripla del moro riminese a 3:30 minuti dalla fine pongono la parola fine sulla partita.
Il punteggio, infatti, è sul 71-58 e Biella, nonostante Smith e Brunner ci mettano tutto il loro impegno, ha oramai tirato i remi in barca; daltra parte le notizie che giungono da Roma, che riportano una Lottomatica comodamente in vantaggio, soddisfano ampiamente entrambe le formazioni.
I minuti finali non hanno nulla da raccontare e consentono al pubblico di casa di festeggiare anticipatamente, visto che la notizia della sconfitta di Cantù giunge prima del finale del match.
Pesaro riacciuffa così quella post season malamente sfuggita lo scorso anno ed il fatto di ritrovarsela in mano dopo unannata tuttaltro che facile fa passare in secondo piano la consapevolezza di essere delle vittime sacrificali sullaltare della cannibalesca Siena.
Diverso discorso per Biella che, pur non partendo certamente con i favori del pronostico nel suo quarto di finale e dovendo giocare contro la fortissima Lottomatica, si ritrova in ogni caso ad affrontare dei terrestri con una minima speranza di vittoria.
[b]Play of the game:[/b] linizio di partita fenomenale di Hurd viene suggellato da una sua giocata di gran classe in cui, dopo essere stato lanciato in contropiede in seguito ad una palla recuperata dalla difesa pesarese, sfida in uno contro uno Gist, lo ubriaca con una finta, lo lascia sul posto e si incunea come un felino sulla linea da fondo depositando dolcemente a canestro con un movimento da guardia pura.
[b]Sacripanti:[/b] [i]inutile dire che sono molto contento per questa vittoria; fino a tre giornate dalla fine della regular season rischiavamo la retrocessione e adesso siamo nei playoff. Arrivare ottavi è stato un grande risultato anche perché abbiamo avuto tanti infortuni e anche un po di sfortuna in qualche partita persa dun soffio. Penso però che la vera impresa, più che oggi, sia stata fatta giovedì scorso a Cantù, quando abbiamo vinto una partita difficilissima in un campo infuocato. Penso che oggi alla fine la fortuna ci abbia ripagato della sfortuna che abbiamo patito nel corso della stagione. Venendo alla partita di oggi il nostro obiettivo era riuscire a tenere basso il loro ritmo e attaccare al meglio le loro difese continuamente variate e direi che ci siamo riusciti: direi che è stata una vittoria pienamente meritata.[/i]
[b]Bechi:[/b] [i]La differenza di energia messa in campo è stata la chiave della partita. Dopo un inizio un po stentato noi siamo riusciti a ritrovare la giusta energia, però limpatto iniziale della Scavolini aveva già scavato un solco che poi si è rivelato fondamentale. Negli altri tempi ho visto una squadra che è stata in grado di reagire: per due volte eravamo tornati a contatto dopo essere stati sotto di 15 punti ma poi, come spesso accade, quando spendi tante energie nella rimonta poi la squadra in vantaggio riesce sempre ad operare il contro-break. Noi abbiamo provato a buttarla sul ritmo come nostro solito ma oggi non avevamo né quello né la nostra abituale fluidità nel gioco, quindi abbiamo provato a vincerla in difesa ma, ripeto, oggi non eravamo i solitianche se la nostra intenzione iniziale era quella di guadagnarci il 7° posto sul campo, anche se poi è arrivato lo stesso.[/i]
[b]Scavolini Gruppo Spar Pesaro:[/b] Tomassini n.e., Zukauskas, Stanic (0/2 da tre), Curry (0/7), Akindele 17 (7/8), Myers 15 (1/2 3/6), Hicks 21 (5/8 3/5), Gjinaj n.e., Shaw 2 (1/3), Amici n.e., Van Rossom 6 (0/1 2/2), Hurd 20 (6/8 2/5).
[b]Angelico Biella:[/b] Jurak 4 (1/4 0/2), Raspino, Spinelli 4 (2/2 0/2), Ceccarelli n.e., Jerebko 8 (4/7 0/3), Margheri n.e., Garri 4 (2/2), Gist 22 (4/7 3/5), Smith 16 (1/6 3/4), Aradori 4 (2/3), Brunner 5 (1/2), Gaines 3 (1/2 0/2)