Partiamo da qui: quanti canestri avranno segnato in carriera, sulla sirena, Paul Pierce o Ray Allen? Fa parte del loro “mestiere”, del loro DNA di campioni, anzi…Campioni! Alla rispettabile e ristretta casta s’è iscritto per una notte, una sola al momento, anche Glen “Big Baby” Davis. Con i Celtics sul -1 e 11 secondi dal tornarsene a Boston sotto 3-1, l’ala da LSU infila il jumper che regala la W ai biancoverdi, porta la serie sul 2-2 e ristabilisce il vantaggio del fattore campo a favore di Boston.
Questa gara 4 è stata la più equilibrata della serie. Ben 17 volte è cambiata la squadra che conduceva nel punteggio e 16 volte è stata ristabilita la parità! Se la partita, che solitamente viene considerata come quella che “gira” una serie è la 3°, in questo caso tra Boston e Orlando potrebbe proprio essere quello di stanotte l’episodio decisivo.
Partita combattuta, dicevamo, fin dalla palla a due, ma con i Celtics guidati da Pierce (27 punti) e Rondo (21 con 14 rimbalzi) sempre in controllo. Orlando alterna nella serie prestazioni maiuscole ad altre meno brillanti, e quando fatica dal perimetro (18.5% da 3 punti) non ha alternative alla palla dentro per Howard (23+17). Redick litiga col tiro, sbagliando tutte e 5 le sue conclusioni da dietro l’arco e solo Lewis contribuisce in modo sensibile alla causa con 22 punti, compresi i tiri liberi del momentaneo sorpasso con i famosi 11 secondi sul cronometro.
Nell’ultimo quarto infatti, con Pierce a lungo in panchina dopo aver commesso un “sospetto” 5° fallo ai danni di Turkoglu, i Magic infilano un parzialone che sembra spezzare le gambe a dei Celtics che vedono la propria panchina produrre solamente 2 punti in tutta la gara (Marbury)!
Time-out Celtics, palla a Pierce che viene raddoppiato in lunetta, scarico verso l’angolo a Big Baby e vedi sopra.
Anche questa serie andrà almeno a gara 6, con grosse possibilità di arrivare alla 7. La maratona continua martedì, a Boston, dove i Campioni NBA proveranno ad allungare sul parquet amico per garantirsi almeno la suddetta gara 7 tra le mura del Garden.
[b]Quotes[/b]
G.Davis:”Ogni volta che tiro sento di avere quel feeling necessario per segnare, come se fosse un tiro decisivo, allo scadere. Così un tiro come questo devi solamente credere di poterlo segnare”.
R.Rondo: “Alla fine è stato semplicemente il tiro più importante della sua (Davis) carriera, specialmente per la svolta che ci ha dato: potevamo essere sotto 3-1, invece abbiamo pareggiato la serie tornando a casa col vantaggio del fattore campo riconquistato”.