Ora si fa sul serio: non contano gli scontri di regular season, chi è arrivato prima e chi dopo, ora sarà solo il campo e la voglia di vincere di giocatori ed allenatori a fare la differenza. La brama di Capobianco e i suoi di proseguire un sogno che dura da una stagione e quella di Bucchi e Co. di chiudere il più tardi possibile una travagliata annata fatta di cuore e fatica. Shackerate tutto aggiungendo spruzzate di David Moss e David Hawkins, un cucchiaio di Poeta e Vitali ed avrete la ricetta di questa Teramo-Milano di playoffs.
Chiusa, non senza polemica, la stagione regolare, la BancaTercas Teramo si appresta ad affrontare la sua prima serie play-off da quando è in serie A. Lo stato di forma è eccellente, e anche la Fortitudo ne sa qualcosa. Meravigliosa soprattutto lintensità che i ragazzi riescono a mettere in campo nonostante il tasso tecnico globale inferiore alle prime della classe. Certo affrontare lArmani Jeans non è cosa facile, soprattutto per la profondità del roster, ma la partita di andata ha dimostrato che i biancorossi aprutini possono giocarsela contro squadre di qualsiasi livello. E sotto gli occhi di tutti che la coperta teramana sia corta, ma ciò non deve togliere il merito a quei cinque ragazzi che hanno sempre risposto presente quando sono stati chiamati in campo. Naturalmente i punti di forza della truppa di Capobianco sono Poeta, che sta dimostrando di essere forse il miglior play italiano in circolazione, e [b]David Moss[/b] che probabilmente poteva anche rubare il posto di MVP a McIntyre visto la sua capacità di essere all-around nel vero senso della parola; non può mancare Brandon Brown che è attaccatissimo a questi colori e che ha trovato probabilmente la sua dimensione ideale; last but not least [b]Jaycee Bum Bum Carroll[/b]: il capocannoniere della truppa teramana, micidiale tiratore dallarco ma anche ottimo penetratore e passatore. Giocatore completo anche lui come David Moss. Il presunto punto di debolezza sarebbe la panchina, ma se andiamo a fondo possiamo notare come i vari Piazza, Jaacks, Hoover, Cerella e Lulli il loro apporto soprattutto in termini di minuti lo hanno senzaltro dato. Occhio perciò a Hoover e Jaacks, ma anche a Piazza che è in grado di gestire i ritmi quando Poeta è a corrente alternata. Difficile perciò trovare luomo chiave per i teramani. Forse lelemento da cui non si può trasecendere è David Moss, ma in una squadra in cui viene la chimica prima del singolo potrebbe anche essere la risposta sbagliata. Lunico dubbio è se si giocherà col tifo, dove si giocherà e quali saranno le sanzioni che il giudice sportivo comminerà alla Teramo Basket. Perché mai come questanno il sesto uomo è stata las curva Supporters.
L’Armani Jeans si presenta ai playoffs dopo l’ennesima stagione fatta di montagne russe.
Se prendiamo la serie di otto vittorie consecutive, l’arrivo di [b]Hollis Price[/b] a sistemare il lodo playmaking e la buonissima qualità di gioco espresse, abbiamo una Milano che annusava addirittura la seconda piazza. Poi le tre sconfitte in altrettante partite per chiudere la stagione, hanno ridimensionato classifica ed ambizioni. Quelle di Biella e Roma sono state davvero pesanti, sia per lo scarto, ma soprattutto per le deficitarie prove mostrate a livello di approccio e voglia.
L’ultima giornata, con una Siena in pantofole, ha dato qualche segnale confortante e la roulette dell’ultima giornata ha messo di fronte la truppa di Bucchi ad una Teramo già battuta due volte in stagione (unica tra le big), ma che fa comunque paura per la varietà di armi a disposizione.
Apparentemente è l’accoppiamento ideale per Milano che, stante l’assenza di Sow e Beard, potrà non subire particolarmente sotto le plance, dove il solo poliedrico Brown potrebbe creare mismatch. La chiave per la squadra milanese sarà ritrovare il Price incisivo ed efficace delle prime uscite da affiancare ad Hawkins e la difesa delle grandi occasioni. Solo così Milano può pensare di ribaltare il fattore campo e chetare l’entusiasmo dilagante di Poeta e compagni.
Un altro uomo importante potrebbe essere [b]Mike Hall[/b], che ha limato in meglio molti aspetti del suo gioco, ma i successi di Milano saranno direttamente proporzionali al suo rendimento, soprattutto da dietro l’arco.
Teramo parte da favorita come terza testa di serie del seed, ma Milano ha le carte in regola per poter ribaltare il pronostico, facendo leva sull’inesperienza teramana e sugli uomini cardine come Rocca, Mordente ed Hawkins. Sarà una bella serie e non è detto che non servano cinque gare per deciderla.
[i]Con la Collaborazione di Datruth per la parte milanese.[/i]